fallimento.

ciao a tutti.
ho deciso di mettermi completamente a nudo qui, visto che solo da dietro uno schermo riesco a farlo.
allora.. sono una ragazza di 21 anni e fondamentalmente sono un totale fallimento.
frequento l'università, ho dato 12 esami in 2 anni che frequento, cioè l'equivalente praticamente di un anno di corso (sono 36 esami per la triennale).
mi sento una cacchina.. devo ancora finire gli esami del primo anno (uno l'ho dato 5 volte e non l'ho ancora passato. vabè che è un esame assurdo ma 5 volte sono tante).
avevo un esame oggi ma non sono andata, nonostante se mi avesse detto c*** probabilmente lo avrei passato.. la fifa, sapete com'è. se non so le cose alla perfezione non mi presento proprio per evitare la figura di cacchina dell'orale. durante la preparazione poi divento una iena..me la prendo con tutti e mia madre e mia sorella poi non vedono l'ora di farmi sentire in colpa negandomi la parola per giorni se una volta rispondo male. l'unico che un po' capisce che lo faccio perché ho ansia è mio padre.
al liceo ovviamente andavo di cacchina, perché non avevo voglia di studiare, sono uscita con 64. in alcune materie andavo benissimo senza studiare, non nego di avere talento e un certo livello di intuizione superiore alla media, tipo prendevo 9 in inglese ascoltando solo le lezioni quando la media della classe era 6 e mezzo (ho imparato l'inglese solo ascoltando canzoni). per dire, una volta ho preso di più di una ragazza che ha l'attestato madrelingua..e il professore mi fece pure i complimenti per il compito. stessa cosa con latino, se mi girava bene prendevo anche 8 e mezzo alle versioni, sennò 4-4 e mezzo.. mai una via di mezzo. rarissimamente. idem italiano, se gli altri prendevano 4, io sicuro avevo preso minimo 7.. però per dire, al primo compito presi 3 meno meno (che fa pure ridere come voto..).
sono brillante anche negli sport.. ho fatto nuoto, danza, tennis (per 7 anni, poi ho dovuto smettere purtroppo), basket, pallavolo.. e me la cavo in tutti.. la mia maledizione è che so fare tutto ma in realtà non so fare niente.
insomma non ci ho mai capito niente di come funzionavo/funziono.
a 18 anni ho fatto anche l'ammissione al conservatorio al quarto anno di pianoforte, così frequento da due anni (devo iniziare il terzo) ma siccome sono una cagasotto, ho rimandato l'esame di solfeggio per un anno e non ho potuto dare quest'anno il quinto di pianoforte (per farlo devi aver dato solfeggio). così adesso a giugno devo dare sia solfeggio che quinto anno e già mi sta prendendo l'ansia da adesso.
adesso passiamo alle relazioni sentimentali: mai avuta una storia seria.
mi spaventa da morire la troppa vicinanza con l'altro, vado in ansia, dico cazzate e mi viene voglia di tornare a casa, chiudermi in camera ad ascoltare musica e..... morire davanti al computer.
ho avuto qualche storiella così alle medie e nei primi anni di liceo, poi ho fregato pure il ragazzo a mia sorella a 17 anni, i sensi di colpa mi sono durati circa due anni.
comunque quel ragazzo poi è tornato da mia sorella, cosa che mi ha umiliato, sinceramente..
io da quella volta non ho praticamente avuto più contatti fisici con un ragazzo.
anche quando qualcuno prova interesse per me sono sempre distaccata, evito, faccio in modo che si rompa le palle e ci ripensi insomma.
in quanto alle amicizie, di amici veri ne ho praticamente 3, il che non è male, visto il mare di falsità e ipocrisie in cui siamo immersi, però il rapporto potrebbe andare meglio se io non fossi così tanto una cacchina.. infatti secondo me la gente con me si annoia/si deprime e dopo un po' o si sente in imbarazzo o si rompe semplicemente le palle e cambia aria. si annoia perché siamo proprio su due lunghezze d'onda diverse.. infatti a me piace parlare di musica, idee, faccio battute con una base "logica" e spesso la gente non le capisce perché preferisce cazzeggiare.. sia chiaro che non li biasimo per questo e non mi sento di certo superiore, solo che sono diversa, sono così, non ci riesco a fare come loro, risulto innaturale.
le gente nuova che conosco si sente per lo più in imbarazzo, dato che non sono capace di avere amicizie "normali" o comunque di compagnia e basta.. senza profondità, amicizie in cui si cazzeggia. infatti sto la maggior parte del tempo zitta e la gente ovviamente se ne va, perché il silenzio imbarazza (non riesco nemmeno a guardarla negli occhi, la gente che ho appena conosciuto).
quindi ricapitolando non ho un ragazzo da 4 anni, ho 3 amici con cui mi sento a mio agio e nello studio vado di cacchina.
certe volte penso perché cazzo i miei genitori abbiano avuto la malsana idea di mettermi al mondo.. che se non c'ero era uguale, anzi, gli avrei fatto risparmiare un bel po' di soldi.
vabè, ho scritto tanto, chi arriva fino in fondo ha tutto il mio rispetto.. ma anche no, perché ce ne vuole a leggere un papirozzo del genere scritto da una che neanche si conosce su un forum.

wow, 13 visite e nessuna risposta..
un fallimento di topic ( )

ho letto qualche post qua e là e notato che alcune cose che ho scritto sono state già scritte da qualcun altro.. mi sento un po' meno isolata in un certo senso..

tchocky ha scritto:wow, 13 visite e nessuna risposta..
un fallimento di topic ( )

ho letto qualche post qua e là e notato che alcune cose che ho scritto sono state già scritte da qualcun altro.. mi sento un po' meno isolata in un certo senso..

no tchoky, probabilmente 13 visite non corrispondono a 13 utenti, ma a un paio che aprendo i thread, riaprendoli, aggiornando la pagina e altro hanno fatto girare il contatore. l'attività sul forum da un po' di tempo è bassa. gli utenti più attivi frequentano poco. ad ogni modo, per instaurare una comunicazione e rispondere in questo contesto è normale che ci si prenda del tempo. ho letto la tua presentazione, e a parte il ricorso frequente al lemma cacchina leggo comprensibili e comuni motivi di insoddisfazione, ma non è detto che siano anche indici di qualche patologia o disturbo. forse dovresti ridurre il volume delle tue attività per concentrarti serenamente su qualcuna di queste. Per conto mio posso solo invidiare una persona che riesce a imporsi di fare sport, suonare il pianoforte, frequentare l'università ecc. A 21 anni è un po' presto per considerare deragliata la propria carriera universitaria. Con ciò, ribadisco, comprendo bene tutti i motivi di insoddisfazione.
saluti

canterel II ha scritto:

tchocky ha scritto:wow, 13 visite e nessuna risposta..
un fallimento di topic ( )

ho letto qualche post qua e là e notato che alcune cose che ho scritto sono state già scritte da qualcun altro.. mi sento un po' meno isolata in un certo senso..

no tchoky, probabilmente 13 visite non corrispondono a 13 utenti, ma a un paio che aprendo i thread, riaprendoli, aggiornando la pagina e altro hanno fatto girare il contatore. l'attività sul forum da un po' di tempo è bassa. gli utenti più attivi frequentano poco. ad ogni modo, per instaurare una comunicazione e rispondere in questo contesto è normale che ci si prenda del tempo. ho letto la tua presentazione, e a parte il ricorso frequente al lemma cacchina leggo comprensibili e comuni motivi di insoddisfazione, ma non è detto che siano anche indici di qualche patologia o disturbo. forse dovresti ridurre il volume delle tue attività per concentrarti serenamente su qualcuna di queste. Per conto mio posso solo invidiare una persona che riesce a imporsi di fare sport, suonare il pianoforte, frequentare l'università ecc. A 21 anni è un po' presto per considerare deragliata la propria carriera universitaria. Con ciò, ribadisco, comprendo bene tutti i motivi di insoddisfazione.
saluti

non mi impongo niente.. ho fatto sempre sport ma ormai lo faccio saltuariamente.. insomma a conti fatti non penso di fare niente di eccezionale o.. "invidiabile"..comunque non penso di soffrire di un qualche disturbo (ho avuto qualche episodio depressivo dovuto più all'ansia/panico che a una patologia in sé..), ci sono anche cose che ho tralasciato, vista la lunghezza del post (che è più uno sfogo che una presentazione).
poi, riguardo all'università, non penso che 21 anni sia presto per certe considerazioni..almeno non per quello che mi ero prefissata io.. cmq grazie per la risposta ..e soprattutto per essere arrivato fino in findo al post..!

cmq tchocky in questo periodo il forum è davvero un po' poco attivo, magari gli utenti (io pure) passano leggono, ma per vari motivi non si prendono il tempo di dare una risposta (il che in generale è meglio che dare una risposta affrettata a caso). Anzi, non è che non se lo prendono, sicuramente proprio non ce l'hanno.
Per questo alcune visite, ma nessuna risposta...in ogni caso questo tartarughismo del forum è una cosa che accade periodicamente, ci sono parecchi utenti ma quelli che intervegono regolarmente sono pochi quindi questi periodi di stasi capitano.

In ogni caso anche a me sembra che tu faccia tante cose, per cui stenterei a definirti un "totale fallimento", anzi.
A 21 anni io avevo abbandonato qualsiasi attività sportiva, all'università (nonostante mi piaccia studiare e sia priva di difficoltà intrinseche) sono andata fuori corso, perchè sostanzialmente passavo il tempo a giocare a briscola in 5, e il fidanzato non ce l'avevo (credo perchè ormai son passati 13 anni e non sono portatissima per la cronologia) e in ogni caso se ce l'avevo, era un c**ne che mi mollò un 13 febbraio dopo due anni di tira e molla (e con il senno di poi, meno male)...
Facevo qualche lavoretto per tirare su due soldi, ma nulla di che. Se tu sei un fallimento totale, io che ero?
Indubbiamente affiancare università e conservatorio è impegnativo, e da quel punto di vista forse ha ragione cant, sei un po' stanca, e magari non ti è ancora chiaro cosa vorrai poi fare (condizione normalissima alla tua età).

Sugli amici e le storie serie...non so...è un po' un cliché che uno debba avere almeno un numero a doppia cifra di amici sennò è solo, ed avere/avere avuto XX storie serie nella vita, sennò è solo.
Non so ecco...dall'inizio della depressione amici ne ho persi molti (persi...declassati a buoni conoscenti forse è più corretto) e di storie serie (se con serie intendi storie a cui intendi dare una prospettiva) ne ho avuta una che continua tuttora (i due anni di tira e molla non li metto nella serietà, ad esempio).
Anche il concetto di fallimento, di per sé, è un cliché: c'è chi si laurea in 3 anni, chi in 5, chi in 10 e chi mai...ma ognuno ha la sua storia e il sentirsi 'falliti' (che è diverso da insoddisfatti) è una condizione del tutto personale, magari un po' spinta da chi ci circonda, non so.
Più che altro potresti parlarci della tua insoddisfazione, che magari è più fondamentale per te stessa...

ciauz
merla

L'insoddisfazione è il pane della creatività.
Le cacchine in fondo sono un ottimo concime, se usate nel modo giusto.

Tutti gli insoddisfatti di sè non riescono a stabilire relazioni buone con chi gli sta intorno.
E molto spesso chi è scostante nella vita lo fa come modus operandi per non fermarsi a pensare, per non soffrire. Chi non si espone più di tanto poi non soffre, giusto? Chi non si impegna più di tanto non rischia nulla: se va bene Ok, altrimenti tanto non ha fatto nessuna fatica!

In realtà questa è tutta fifa! Fifa di esporsi, di prenderla nei denti, di sentirsi ancor più "fuori".

Purtroppo ci sono tante persone superficiali, ma allora cambia ambiente! Cioè è difficile incontrare persone profonde ad un Happy hour. Sarà un luogo comune il mio, ma ognuno cerca di frequentare i posti dove si sente più a suo agio e dove si diverte. Tu dove vai?

E poi frequentare il conservatorio e contemporaneamente l'Università non è cosa da poco. Io ho studiato musica per diversi anni e sono una di quelle che si è ritirata prima di fare l'esame del quinto. Ho fatto quello di solfeggio e poi non ce l'ho fatta più.
Capivo di non avere un vero dono per il pianoforte e che volevo fare altro, ma i sacrifici che avevano fatto i miei per mandarmici mi han trattenuto finchè non sono scoppiata.

Non ti conosco e quindi non so bene cosa dirti. L'unica cosa è che il cambiamento si ottiene prima con la comprensione vera dei propri limiti. E questo non vuol dire dirsi della "cacchina", ma fare un elenco delle cose che ci fanno stare male e che capiamo dipendono da nostri difetti.
Poi se ne affronta uno piccolo e ci si sforza fino ad ottenere un risultato decente.
Insomma.... passo dopo passo.

E smettila di dire tante parolacce quando ti esprimi (anche nei confronti di te stessa). Iniziare a parlare con garbo aiuta te e le persone ad instaurare un dialogo e a non sentirsi offesi quando magari sei un pochino più aggressiva; e permette a te di rimanere meno rabbiosa ed insoddisfatta.

Sugge ha ragione... non c'è nulla che in natura serva più della cacchina!!

bè tre amici non sono male!te lo dice chi non ne ha neanche uno!
troppe barriere e troppi ostacoli messi da te stessa,sono sempre del pensiero che possiamo cambiare tutto in meglio,basta il coraggio e la forza............

ciao.. grazie a tutti delle risposte.
non rispondo singolarmente ad ognuna, anche se lo meriterebbero, perché sono stata fuori tutto il giorno e sono stanca.
comunque l'altro giorno ho dato un esame e non l'ho passato.. la cosa che mi fa innervosire è che probabilmente non l'ho passato perché ho dato retta a un suggerimento sbagliato, cosa che mi è capitata 20394283 volte durante tutta la mia carriera scolastica. il mio amico a cui ho passato gli appunti e che sapeva la metà delle cose che sapevo io ovviamente, invece, l'ha passato. ma vabè, a parte ciò, ho capito che è quasi esclusivamente un problema di autostima, perché ho visto persone che, datemi della presuntuosa ma è la verità, considero meno intelligenti di me andare bene solo perché, nella loro ignoranza, non erano consapevoli di essere stupidi e allora si presentavano fiduciosi all'esame.. potrà sembrare un discorso arrogante ma secondo me non lo è.. è oggettività. ultimamente sono arrivata al punto che tutto mi sembra tremendamente inutile e "finito", pippe mentali esistenzialiste insomma. studio e intanto penso "vabè, ma effettivamente a cosa mi serve sapere queste cose, cosa se ne farà l'umanità del fatto che ho imparato il ciclo vitale delle gymnosperme?".. dall'altra parte soffro perché ci tengo a fare un corso universitario bello e non con i soliti risultati mediocri di chi lo fa per passare il tempo.. insomma c'è sempre questa dicotomia, mentre studio. cmq questa settimana ho iniziato anche a lavorare, almeno mi sento meno inutile, niente di eclatante.. è un lavoretto così che mi permette soprattutto di isolarmi e studiare senza distrazioni.
per quanto riguarda il tono che ho usato nel primo post..a voce non mi esprimo mai così, anzi sono sempre molto razionale e riflessiva, (com'era quel proverbio e che si teme più la rabbia del/della tipo/a calmo/a?ecco ) mi esprimo così solo tra me e me, quindi direi che gli altri non percepiscono in me aggressività, o almeno nessuno me lo ha mai fatto notare.
cmq io in sostanza ci tengo a essere intelligente, capace, brillante ma per un motivo o per un altro gli obiettivi mi sfuggono smpre dalle mani, è come se ogni volta perdessi il treno per pochi secondi, come se arrivassi di corsa e le porte mi si chiudessero in faccia, tanto che inizio a pensare che in realtà non lo voglio prendere quel treno, perché non so dove arriva.

Magari credi di stare per prendere un treno, (che pensi di perdere), ma in realtà sei su un altro treno? Come la vedi? Senza accezioni negative ok? Anche stare sul treno sbagliato è imparare...Io preferisco guidare il treno. Solo un diverso punto di vista, niente consigli.

Nella vita non ci sono treni da prendere o da perdere, nella vita ci sono momenti che vanno compresi con l'intuizione.
Le abitudini, le convinzioni, le convenzioni e pure l'esperienza, possono limitare le possibilità che la vita ci offre.

Credere di sapere cosa sa e cosa pensa un altra persona è un'altra di quelle convenzioni che la gente usa impropriamente, quando oramai ben sappiamo che non è possibile fare delle letture mentali.
Attenzione ai paragoni che costruiamo usando questo procedimento, non solo sfalsa la realtà, ma i falsi dati disorientano il nostro agire e il nostro vero valore.

Un buon metodo di studio da dei buoni risultati.
Forse è questo che ti manca.

Quando siamo arrabbiati esprimiamo le nostre frustrazioni più profonde e ci sfugge sempre qualcosa di vero.
Prima ti dai della cacchina e poi parli di dicotomia e del fatto che ti senti intelligente, magari più di altri che sono stupidi e non lo sanno (ovviamente se lo sapessero non lo sarebbero, non credi? )

Insomma hai tanta confusione in testa, a parer mio. Sei una cacchina o sei brillante ed intelligente ma sfigata? Sei dicotomica? Ti senti così? Divisa in due entità inseparabili ma così distanti l'una dall'altra da non potere identificarsi in nulla?
A me sembri molto esigente con te stessa. E' frustrante dover sempre rispecchiare canoni che non ci appartengono e puntualmente fare i conti con una realtà fatta di errori umani, stress, sfiga ecc.

Ogni volta che facciamo una scelta, modifichiamo il nostro futuro e non sappiamo se in bene o in male. Meglio non stare troppo a sindacare quello che è passato. Meglio accettare di essere fallaci e poi cercare di capire il perchè ci dà così tanto fastidio.

Oggi mi sono beccata la mia razione quotidiana di velate accuse circa la mia presunta mancanza di attenzione materna verso i miei figli, perchè non ho visto che la mia "tremenda" non si era lavata bene i capelli.
Ovviamente lì per lì ci sono rimasta malissimo. Poi ho riflettuto e mi sono detta che, tutto sommato, a parte qualche svista, mi sento invece una madre molto presente. E mi sono detta che sono soddisfatta di me e dei miei figli. Razionalmente e a freddo ho estrapolato l'episodio dal resto della mia vita di madre e ho capito che, se lì ho effettivamente mancato, nel complesso ne esco stravincente.
Evviva! 1 a 0 per me!!

Meglio non dividere la nostra parte "buona" da quella "cattiva". In realtà siamo tutti così: imperfetti. Dobbiamo solamente capire come siamo e dove ci interessa migliorare. Concentrarci su una cosa alla volta e ogni tanto riepilogare anche i nostri successi, non solo le nostre "cavolate".

Che strumento suoni?

anthea ha scritto:Quando siamo arrabbiati esprimiamo le nostre frustrazioni più profonde e ci sfugge sempre qualcosa di vero.
Prima ti dai della cacchina e poi parli di dicotomia e del fatto che ti senti intelligente, magari più di altri che sono stupidi e non lo sanno (ovviamente se lo sapessero non lo sarebbero, non credi? )

Insomma hai tanta confusione in testa, a parer mio. Sei una cacchina o sei brillante ed intelligente ma sfigata? Sei dicotomica? Ti senti così? Divisa in due entità inseparabili ma così distanti l'una dall'altra da non potere identificarsi in nulla?
A me sembri molto esigente con te stessa. E' frustrante dover sempre rispecchiare canoni che non ci appartengono e puntualmente fare i conti con una realtà fatta di errori umani, stress, sfiga ecc.

Ogni volta che facciamo una scelta, modifichiamo il nostro futuro e non sappiamo se in bene o in male. Meglio non stare troppo a sindacare quello che è passato. Meglio accettare di essere fallaci e poi cercare di capire il perchè ci dà così tanto fastidio.

Oggi mi sono beccata la mia razione quotidiana di velate accuse circa la mia presunta mancanza di attenzione materna verso i miei figli, perchè non ho visto che la mia "tremenda" non si era lavata bene i capelli.
Ovviamente lì per lì ci sono rimasta malissimo. Poi ho riflettuto e mi sono detta che, tutto sommato, a parte qualche svista, mi sento invece una madre molto presente. E mi sono detta che sono soddisfatta di me e dei miei figli. Razionalmente e a freddo ho estrapolato l'episodio dal resto della mia vita di madre e ho capito che, se lì ho effettivamente mancato, nel complesso ne esco stravincente.
Evviva! 1 a 0 per me!!

Meglio non dividere la nostra parte "buona" da quella "cattiva". In realtà siamo tutti così: imperfetti. Dobbiamo solamente capire come siamo e dove ci interessa migliorare. Concentrarci su una cosa alla volta e ogni tanto riepilogare anche i nostri successi, non solo le nostre "cavolate".

Che strumento suoni?

grazie, questo messaggio mi è piaciuto particolarmente.. ce ne fossero in giro di mamme così equilibrate e riflessive (mia sorella lavora con i bambini e ce ne racconta di tutti i colori!).
comunque fondamentalmente sono in un periodo in cui non so neanche io cosa sono.. finché ero al liceo non mi impegnavo e contavo solo sull'intuito (ho studiato veramente pochino a ripensarci a posteriori) e bene o male me la cavavo, all'università ovviamente non posso fare lo stesso e non l'ho mai fatto da che la frequento, però continuo a non sapermi dare un valore oggettivo, nonostante i voti "oggettivi" degli esami (infatti mi sento perennemente impreparata.. non voglio andare poi magari mi costringono a provare e prendo 28).
fondamentalmente sono confusa, sì, e mi spaventa il futuro..come penso che spaventi tutti/e i/le ventunenni.
suono il pianoforte.anche se a casa quando non c'è nessuno ascolto per lo più roba del genere (shh.. )

come scrivevo nell'altro post...le troppe aspettative che ci mette la società in cui viviamo: è normale che una ventunenne si senta spaventata dal futuro.

Una volta di cui parlavo di questo con i miei, mia madre mi disse che è questa società che ci mette ansie e paure che loro assolutamente non avrebbero avuto.
21 anni sono l'età delle speranze e delle possibilità, non delle paure. Goditeli fino in fondo tchocky, con un po' più di fiducia in te stessa.
Se poi all'università ci metti un anno in più o se l'esame del quinto lo dai l'anno prossimo o se l'uomo della tua vita lo trovi tra 5 o 10 anni, che ti frega?
Goditi il tuo momento, che alla tua età è ancora tutto tuo e pieno di prospettive. Hai la vita davanti!!!

Ale

E ti dirò chi sei!!

ARGG! Sei proprio dicotomica!!
Suoni il pianoforte e ti ascolti il topo/pipistrello/draculoide....
Non è mica sano eh!

Uhm... al di là che non condivido i tuoi gusti musicali.... direi che ora comprendo l'incapibile che c'è in te.
Passa a Gioca Jouer o al Ballo di Simone e vedrai che il cielo ti sembrerà più azzurro ed il mondo più sorridente!!

Ciao e dimmi cosa vuol dire il tuo nick.

tchocky è il soprannome di Thom Yorke, leader e cantante della band inglese Radiohead, che è anche la mia band preferita (quelli di creep, che vasco rossi ha coverizzato recentemente, per capirci..!)

comunque ascolto anche roba "normale", tipo questa che secondo me semplicemente non può non piacere (a me poi fa piangere, ma io sono un caso a parte).
il punk mi piace perché è sporco e essenziale (odio i manierismi) ma non è il mio genere preferito e di sicuro non è l'unico che ascolto.
io a capirmi praticamente ci ho rinunciato dopo che ho capito che non rientravo e non sarei mai potuta rientrare in nessuna categoria, perché non lo so ma è sempre stato così.. sì lo so che in realtà tante categorie sono "fittizie" e create per convenienza, la cosa è un po' più complicata però, io mi sento proprio nel territorio del niente.. né carne né pesce. non è una cosa razionale, piuttosto una sensazione di non appartenenza. beati i superficiali, ho sempre pensato, beati perché in questo mondo vivono oggettivamente meglio.

merla ha scritto:come scrivevo nell'altro post...le troppe aspettative che ci mette la società in cui viviamo: è normale che una ventunenne si senta spaventata dal futuro.

Una volta di cui parlavo di questo con i miei, mia madre mi disse che è questa società che ci mette ansie e paure che loro assolutamente non avrebbero avuto.
21 anni sono l'età delle speranze e delle possibilità, non delle paure. Goditeli fino in fondo tchocky, con un po' più di fiducia in te stessa.
Se poi all'università ci metti un anno in più o se l'esame del quinto lo dai l'anno prossimo o se l'uomo della tua vita lo trovi tra 5 o 10 anni, che ti frega?
Goditi il tuo momento, che alla tua età è ancora tutto tuo e pieno di prospettive. Hai la vita davanti!!!

Ale

grazie della risposta.. non lo so se è la società o sono io (probabilmente entrambi).. ho letto le cose che hai scritto nell'altro topic e sono sostanzialmente d'accordo sul fatto che ormai la sofferenza è vista come una cosa di cui vergognarsi, che bisogna sempre mostrarsi solari e soprattutto essere "simpatici", pure quando magari la persona che hai davanti la disprezzi nel profondo. io purtroppo non ci riesco, sicuramente se ci riuscissi vivrei più in pace con gli altri.. se riuscissi a fregarmene e a dire più falsità opportunistiche, ma ogni volta che ci provo mi sento una cretina, ahimé.
cmq la mia università fa totalmente schifo.. talmente che ti fa passare la voglia di frequentare; hanno fatto in modo che sia praticamente impossibile laurearsi in 3 anni come sarebbe giusto (dovresti dare tutti gli esami + 4 attività a scelta... ehm), in più mettono appelli a casaccio e ti avvertono 10 giorni prima, il sito funziona una volta sì e 20 no e non è quasi mai aggiornato.. poi vai agli esami e scopri che quelli che imparano le cose a pappardella prendono 30 e lode senza magari capire una cippa.. e ti cascano le braccia. insomma è un po' tutta una serie di cose che mi fa demoralizzare e/o perdere la voglia di impegnarmi.

il gioca jouer ehehehhe mitico.....

marco ha scritto:il gioca jouer ehehehhe mitico.....

Cara ragazza,
la musica ed il cantante mi sono piaciuti, ma il testo è......
bohh!!
Sai, io sono abituata a parlare come mangio e quindi...
Spiega il senso del testo alla nonnetta qui presente, dai!

Rientrare negli schemi è quello che ci chiede la società perchè il diverso da sempre fa paura. E' un istinto atavico animalesco: "diffida di ciò che non conosci."
E se questo istinto consente agli animali di sopravvivere, a noi umani ora non serve più, anzi gioca a sfavore di chi rimane un po' sopra le righe o è diverso per altre cose.

A me il diverso attrae. Cioè sicuramente penso di poter trarre giovamento da qualcuno che porta con sè qualcosa di nuovo che non conosco. Mi arricchisce.
Poi posso non condividere, ma sicuramente è più ricco il confronto.
L'unica diversità che non accolgo è quella "integralista" dello scontro. Cioè della serie "io sono diverso e sono meglio. Io sono nel giusto e tu no!" tipico degli invasati religiosi o politici.

In realtà siamo tutti umani. I modi di arrivare al soddisfacimento dei nostri bisogni può essere diverso, ma i bisogni rimangono i medesimi per tutti: cibo, salute, amore, sicurezza, soddisfazione e felicità, amicizia nei rapporti umani.
Poi c'è il "potere" che per molti risolve tutti gli altri bisogni messi insieme, anche se poi non è così.

Però per me, a differenza degli animali che nella loro semplicità sanno benissimo cosa serve per soddisfarli, noi umani rendiamo tutto molto più difficoltoso.
Sarà che noi vogliamo di più e aspiriamo all'eternità... sarà che siamo troppo "intelligenti"... insomma riusciamo spesso a rovinarci la vita senza accorgercene.

Il mio cane insegna

Comunque per risponderti, non è necessario sventolare sempre la propria diversità. Non sempre le persone mentono quando parlano e si uniformano; alcune volte lo fanno per creare un rapporto e rispettare le idee altrui. Magari esistono diversi modi per affermare le proprie convinzioni senza arrivare allo scontro ed al rifiuto totale.

eheheh.. i testi dei radiohead sono quasi sempre "boh!!", diciamo che mi piacciono soprattutto per quello, per la libera interpretazione.. oltre che per la poeticità. i radiohead comunque descrivono come nessun'altra band, almeno secondo me, lil sentimento di alienazionee la "claustrofobia" dell'era moderna e dell'uomo che in essa vive..e il suo conseguente bisogno/desiderio di fuga col quale deve convivere (vabè, posterei la traduzione di almeno un paio di pezzi per far capire meglio che intendo, ma mi risparmio sennò non finisco più )

l'idea di karma police è venuta durante un tour in cui i componenti della band, ogni volta che qualcuno faceva qualcosa di sbagliato, gli dicevano di stare attento che la polizia del karma lo avrebbe preso (ovviamente in senso ironico!).. insomma in sostanza non ha senso, se non quello che gli dai tu (un po' come i film di David Lynch, se conosci). in compenso le musiche esprimono anche troppo. (nel caso qualcuno volesse approfondire: click)

cambiando argomento, che gli animali siano "avanti" l'ho sempre pensato, a partire dal fatto che loro vivono e basta.. e sono completamente a loro agio con ciò.. noi umani siamo dei disadattati, fondamentalmente .. sul discorso del diverso sono abbastanza d'accordo, anche se penso che molti non proprio mentano ma scendano a compromessi con sé stessi per convenienza.. e questa non è quasi mai una bella cosa, anche se spesso si è più che altro costretti (o forse ci si convince di esserlo per non affrontare questioni sconosciute/scomode che ci impauriscono)

tchocky ha scritto: sul discorso del diverso sono abbastanza d'accordo, anche se penso che molti non proprio mentano ma scendano a compromessi con sé stessi per convenienza.. e questa non è quasi mai una bella cosa, anche se spesso si è più che altro costretti (o forse ci si convince di esserlo per non affrontare questioni sconosciute/scomode che ci impauriscono)

AP (Mi invento l'acronimo Ante Scriptum che fa tanto intellettuale, anche se ho qualche dubbio sulla desinenza ): tra i due voto per Gioca Jouer, musicalmente non c'è paragone e siamo d'accordo, ma i Radiohead mi mettono una tristezza, ma 'na tristezza..

Cmq volevo scriverti altro...nei tuoi post intravedo una visioni tranchant di te stessa e anche degli altri, quindi penso di potermi permettere di essere tranchant anche io.

Premesso che i principi, gli ideali inossidabili e le ferme convinzioni spettano ai 21 anni come lo champagne spetta a panna e fragole, ma ho l'impressione che tu ti freghi con le tue mani: alte pretese da te stessa e alte pretese dagli altri e l'abitudine di tagliare con l'accetta te stessa e gli altri.
Compromessi/coerenza, fallimenti/successi, falsità/verità, stima/disprezzo....sono paroloni tchocky e soprattutto sono ideali. Nessuno è veramente un fallito, se non nella sua mente, nessuno è totalmente falso, e nessuno (o quantomeno molto pochi) è totalmente coerente con se stesso, a meno che non voglia rimanere sempre uguale fossilizzato sulle sue idee e posizioni, che a mio parere è quantomeno limitante.
cmq in questo modo ti dai la zappa sui piedi: da una parte ad esempio critichi (pure a ragione eh) il criterio di valutazione universitario, al tempo stesso sembra che tu ambisca ad essere valutata equamente proprio da quel criterio di valutazione. Se il criterio è insensato, è così importante il voto?
Tanto per rimanere sull'università (ma poi il ragionamento lo puoi fare per tutte le questioni che ci hai detto crearti del disagio) o cambi il mondo e il sistema universitario ma mi pare poco praticabile, oppure cerchi semplicemente di dare il meglio di te, cosciente del fatto che la valutazione non sarà necessariamente equa, o ti adatti al criterio di valutazione e studi a memoria (magari cercando anche di capire tutto così studi il triplo degli altri ).

E questo vale per tutto, il conservatorio, gli amici, le relazioni....anzi lì ancora peggio perchè mentre i sistemi in fondo si possono cambiare, le persone con cui ti relazioni meno, e proprio il principio di accettarle per quello che sono è alla base della relazione stessa.
Quindi o ti accontenti e cerchi di essere soddisfatta di quel che hai, magari con la consapevolezza che si possono sempre incontrare persone nuove e che prima o poi ne troverai altre con cui ti trovi davvero bene o scendi un po' a compromessi, accettando che tizio magari è un po' affettato, però per altri versi è una persona interessante e che caio ha un cuore d'oro ma ascolta soltanto il peggio hip hop per le tipe dei video hanno un gran bel fondoschiena.

In fondo...come hai detto chiaramente tu, è solo questione di autostima, qualunque siano le scelte che fai in ogni ambito: soprattutto cerca di non usare parametri tanto taglienti nel giudicare te stessa, perchè è dall'accettazione di sé che si arriva all'accettazione dell'altro.

Ciauz
Ale

Io a differenza tua ho fatto Ingegneria Elettronica, Sociologia, Psicologia e Scienze Politiche - senza mai fare un esame.
Col pianoforte iniziai a fare la scala di do maggiore e poi l'arpeggio degli accordi: questo più di trantacinque anni fa, e lì sono rimasto perché mi scocciai di continuare.
Ho praticato Karate fino a diventare persino cintura gialla (è un grado molto alto!) e poi Tai Chi-Chuan per quasi un anno. Poi niente più. Nel frattempo mi sono fatto una pancia che mi prendono per una donna incinta al 6° mese di gravidanza.
Però io sono meglio di te perché le lauree che ti ho detto non erano triennali ma di quattro o addirittura cinque anni! E poi ero più figo di te perché erano solo 5 esami l'anno, e questo per le più difficili. A te è tutto più difficile e sei sfortunata perché sei brutta. Io invece sto a posto perché sono sposato e tu no anche se il mio matrimonio sta andando in frantumi (anzi, già lo è).
A proposito, io ho avuto relazioni sentimentali anche senza contatti intimi (diciamo così), e tu?
E allora chi è meglio dei due?

tchocky ha scritto: i radiohead comunque descrivono come nessun'altra band, almeno secondo me, lil sentimento di alienazionee la "claustrofobia" dell'era moderna e dell'uomo che in essa vive..e il suo conseguente bisogno/desiderio di fuga col quale deve convivere

ma anche il gioca jouer direi

canterel II ha scritto:

tchocky ha scritto: i radiohead comunque descrivono come nessun'altra band, almeno secondo me, lil sentimento di alienazionee la "claustrofobia" dell'era moderna e dell'uomo che in essa vive..e il suo conseguente bisogno/desiderio di fuga col quale deve convivere

ma anche il gioca jouer direi

quello è proprio l'alienazione fatta canzone!

meglio il ballo dell'estate infatti.