Ruoli familiari e Depressione.
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Ruoli familiari e Depressione.
Quanto incidono i ruoli familiari?
Ad esempio: in una famiglia c'è sempre una divisione del lavoro.
Di solito, ci sono regole chiare su chi deve fare i lavori di casa. Giustizia e logica vogliono che siano divisi in modo equo... di solito non accade così.
Personalmente, penso che, per capacità organizzativa, per sentimento di pulizia, per creatività le donne si muovono per prime e, quasi sempre, vengono poi lasciate sole dagli uomini.
Gli uomini si rifiutano radicalmente di aiutare in modo stabile in casa? I ruoli maschili, nella società italiana di oggi sono ancora così definiti? A me sembra di sì.
Questa divisione dei ruoli, (prettamente borghese), quanto deprime? Prima che mio padre stesse male, io facevo i ruoli di casa. Ora che mio padre è all'Ospedale mi sono letteralmente lasciato andare. Casa è un porcile.
Letteralmente.
Prima riuscivo a fare tutto... curare il balcone, fare la spesa, le commissioni... ora che mio padre è all'Ospedale non faccio quasi più nulla. Non me ne frega nulla. E ciò che penso è questo: alla morte di mamma, penso di aver preso il suo posto.
Quindi, vivo più identità.
Ma, mi chiedo, chi è Paolo? Chi è veramente Paolo? (Dio quanto mi piace il mio nome italiano!). Io voglio essere Paolo. Basta Pavél. Viva Paolo. Ma Paolo chi è? Chi sono io? Cosa amo? Perché non perseguo ciò che amo? Ciò che mi appare chiaro è, anche, una regola. Di solito un figlio rimane in casa con i genitori per prendersi cura di loro. Anticamente, era le figlie che lo facevano. (L'Italia viene da una stupidissima società borghese e patriarcale). Mio padre quanto desidera avere una "figlia" che lo accudisca? Quanto incide questo suo desiderio nella mia malattia?
In questa mattina di maggio, penso questo.
Ad esempio: in una famiglia c'è sempre una divisione del lavoro.
Di solito, ci sono regole chiare su chi deve fare i lavori di casa. Giustizia e logica vogliono che siano divisi in modo equo... di solito non accade così.
Personalmente, penso che, per capacità organizzativa, per sentimento di pulizia, per creatività le donne si muovono per prime e, quasi sempre, vengono poi lasciate sole dagli uomini.
Gli uomini si rifiutano radicalmente di aiutare in modo stabile in casa? I ruoli maschili, nella società italiana di oggi sono ancora così definiti? A me sembra di sì.
Questa divisione dei ruoli, (prettamente borghese), quanto deprime? Prima che mio padre stesse male, io facevo i ruoli di casa. Ora che mio padre è all'Ospedale mi sono letteralmente lasciato andare. Casa è un porcile.
Letteralmente.
Prima riuscivo a fare tutto... curare il balcone, fare la spesa, le commissioni... ora che mio padre è all'Ospedale non faccio quasi più nulla. Non me ne frega nulla. E ciò che penso è questo: alla morte di mamma, penso di aver preso il suo posto.
Quindi, vivo più identità.
Ma, mi chiedo, chi è Paolo? Chi è veramente Paolo? (Dio quanto mi piace il mio nome italiano!). Io voglio essere Paolo. Basta Pavél. Viva Paolo. Ma Paolo chi è? Chi sono io? Cosa amo? Perché non perseguo ciò che amo? Ciò che mi appare chiaro è, anche, una regola. Di solito un figlio rimane in casa con i genitori per prendersi cura di loro. Anticamente, era le figlie che lo facevano. (L'Italia viene da una stupidissima società borghese e patriarcale). Mio padre quanto desidera avere una "figlia" che lo accudisca? Quanto incide questo suo desiderio nella mia malattia?
In questa mattina di maggio, penso questo.
Re: Ruoli familiari e Depressione.
Pavely ha scritto:
Personalmente, penso che, per capacità organizzativa, per sentimento di pulizia, per creatività le donne si muovono per prime e, quasi sempre, vengono poi lasciate sole dagli uomini.
Gli uomini si rifiutano radicalmente di aiutare in modo stabile in casa? I ruoli maschili, nella società italiana di oggi sono ancora così definiti? A me sembra di sì.
Questa divisione dei ruoli, (prettamente borghese), quanto deprime?
A me questa divisione dei ruoli non deprime per nulla, ma fa inca**re profondamente.
Soprattutto, come ho sostenuto varie volte, è colpa delle madri italiane, compresa la mia, che per quanto ex-68ttine, a noi ci hanno fregato fin dall'infanzia con la storia 'dai dai..giochiamo un po' a stirare i fazzoletti' (la crudeltà recondita dietro questa operazione di mistificazione su una 5enne è incommensurabile), mentre ai figli maschi hanno per lo più celato tutto il retroscena che sta dietro al passaggio dal cesto della biancheria sporca (quando va bene, perchè a volte il passaggio avviene direttamente dal pavimento della camera da letto) al cassetto dove fazzoletti, camicie e cose varie sono tutte perfettamente stirate e piegate.
Poi per pigrizia o a causa del cromosoma Y difettoso (si vede subito che gli manca una stanghetta per diventare una normalissima e completissima X: è ovvio e dimostrabile empiricamente) anche giunti all'età della ragione non approfondiscono questa evoluzione del fazzoletto, per cui rimangono (o fanno finta di rimanere) convinti che dietro ci sia un'operazione quasi esoterica, una strana influenza paragonabile a quella delle maree o dei cicli lunari, per cui in mano di una donna da sporchi e spiegazzati si trasformano magicamente in puliti, stirati e inamidati.
Tutta colpa delle nostre madri....
merla
PS: a comprova di questo, mia mamma, che sostiene anche di essere/essere stata femminista, quando per un qualche ciocco tra morosi, inizio a farmi i fatti miei, se per caso glielo accenno, mi guarda indignata e si permette di dire 'ma come??? non gli hai fatto neanche un piatto di pasta? e come fa poverino?'. Poverinoooooo????????????
merla- Numero di messaggi : 2206
Data d'iscrizione : 09.01.08
Età : 48
Località : Torino
Re: Ruoli familiari e Depressione.
confermo anche io con il mio caso particolare questa generalizzazione sulle madri italiane. come parziale attenuante per la mia, presento solo la certezza che non fu sessantottina o femminista, ma si immolò invece in tenera gioventù ad un destino matrimoniale tra i più clericofascisti. per me è dura carpirle i segreti dell'igiene e dell'economia domestica. insegnarmeli le fa quasi ribrezzo. insisto da molti anni perché mi permetta di farmi carico di molte faccende. ho ottenuto di usare la lavatrice, di lavare i piatti, di far da mangiare qualcosa, di pulire un po' il bagno, ma sono tutte battaglie che ho dovuto condurre con grande tenacia per spuntarla.
non fosse che la mia è probabilmente l'ultima generazione (vedo dei ragazzini e lavoro per aiutarli, ma non ci credo che quella è un'altra generazione, seriamente) potrei sperare qualcosa dalle mie coetanee per il futuro. almeno a me capita di affezionarmi o di innamorarmi quasi solo di donne che non stirano e non fanno da mangiare un gran che, e certamente non arrivano a farlo per gli altri.
non fosse che la mia è probabilmente l'ultima generazione (vedo dei ragazzini e lavoro per aiutarli, ma non ci credo che quella è un'altra generazione, seriamente) potrei sperare qualcosa dalle mie coetanee per il futuro. almeno a me capita di affezionarmi o di innamorarmi quasi solo di donne che non stirano e non fanno da mangiare un gran che, e certamente non arrivano a farlo per gli altri.
i ruoli
Direi che i ruoli sono nati agli albori della ns. specie per questioni pratiche:
L'uomo era più forte e doveva procurare il cibo e difendere la famiglia
La donna era più debole e faceva i figli, quindi se ne stava a casa ad accudirli e a fare le faccende domestiche.
Ma anche nell'antichità esistevano eccezioni.
Ora direi che i ruoli sono rimasti per pura comodità. Avere dei ruoli ben precisi semplifica la vita. Tu ti occupi di questo ed io dell'altro ecc.
Purtroppo il ruolo maschile prevede privilegi che la donna non ha ed è questo che fa incavolare.
Se all'interno di una coppia o di una famiglia, vengono assunti i propri ruoli in modo condiviso e a seconda delle proprie inclinazioni, penso sia una cosa positiva. Meno casini e miglior gestione.
Mentre se i ruoli vengono imposti dalla società o dalla religione ecc. ecco che ricadiamo in una costrizione che può andare contro la natura dell'individuo.
Personalmente devo ritenermi fortunata perchè, nonostante mia madre mi abbia allevato secondo i canoni, sono sempre ed inesorabilmente stata una "maschiaccia" da piccola e si è dovuta conformare.
Però mi piace cucinare e sono contenta di fare il part-time per correr dietro ai miei pargoli.
Ma non chiedetemi di cucire o ricamare! Preferisco fare un impianto elettrico.
Io sono una fervente sostenitrice che i genitori sono molto importanti nella formazione di un essere umano. Essi, quando siamo piccoli, ci servono come riferimento primario.
Se hanno delle grosse pecche o se percepiamo il loro rifiuto, inevitabile la sofferenza e l'alterazione mentale.
Ma non sono sempre la causa di tutti i mali. Anche la nostra indole fa la sua parte.
Spesso vedo fratelli cresciuti insieme, essere totalmente diversi.
Non è sempre facile però per un genitore sapersi adeguare ai propri figli e riuscire a trasmettergli amore e principi seguendo la diversa natura di ognuno.
Moolto difficile!! Ma non impossibile.
L'uomo era più forte e doveva procurare il cibo e difendere la famiglia
La donna era più debole e faceva i figli, quindi se ne stava a casa ad accudirli e a fare le faccende domestiche.
Ma anche nell'antichità esistevano eccezioni.
Ora direi che i ruoli sono rimasti per pura comodità. Avere dei ruoli ben precisi semplifica la vita. Tu ti occupi di questo ed io dell'altro ecc.
Purtroppo il ruolo maschile prevede privilegi che la donna non ha ed è questo che fa incavolare.
Se all'interno di una coppia o di una famiglia, vengono assunti i propri ruoli in modo condiviso e a seconda delle proprie inclinazioni, penso sia una cosa positiva. Meno casini e miglior gestione.
Mentre se i ruoli vengono imposti dalla società o dalla religione ecc. ecco che ricadiamo in una costrizione che può andare contro la natura dell'individuo.
Personalmente devo ritenermi fortunata perchè, nonostante mia madre mi abbia allevato secondo i canoni, sono sempre ed inesorabilmente stata una "maschiaccia" da piccola e si è dovuta conformare.
Però mi piace cucinare e sono contenta di fare il part-time per correr dietro ai miei pargoli.
Ma non chiedetemi di cucire o ricamare! Preferisco fare un impianto elettrico.
Io sono una fervente sostenitrice che i genitori sono molto importanti nella formazione di un essere umano. Essi, quando siamo piccoli, ci servono come riferimento primario.
Se hanno delle grosse pecche o se percepiamo il loro rifiuto, inevitabile la sofferenza e l'alterazione mentale.
Ma non sono sempre la causa di tutti i mali. Anche la nostra indole fa la sua parte.
Spesso vedo fratelli cresciuti insieme, essere totalmente diversi.
Non è sempre facile però per un genitore sapersi adeguare ai propri figli e riuscire a trasmettergli amore e principi seguendo la diversa natura di ognuno.
Moolto difficile!! Ma non impossibile.
anthea- Numero di messaggi : 857
Data d'iscrizione : 14.11.08
Età : 54
Re: Ruoli familiari e Depressione.
Per cronaca: far da mangiare a me piace anche. cucire, ricamare etc. etc. pure ma a livello hobbistico.
per quanto riguarda lo stirare, la mistificazione (purtroppo o per fortuna) non è riuscita, quindi, tranne casi di emergenza estrema (tanto secondo me un uomo non è in grado di stirare, perchè gli mancano le basi che si acquisiscono nell'infanzia, tipo che se molli il ferro sulla camicia perchè il Toro ha segnato poi la camicia si brucia) sono una ferrea sostenitrice delle tintorie e ho piacere di supportare quelle libere professioniste che hanno raggiunto una professionalità tale da stirare una camicia perfettamente in 6/7 minuti max.
per quanto riguarda lo stirare, la mistificazione (purtroppo o per fortuna) non è riuscita, quindi, tranne casi di emergenza estrema (tanto secondo me un uomo non è in grado di stirare, perchè gli mancano le basi che si acquisiscono nell'infanzia, tipo che se molli il ferro sulla camicia perchè il Toro ha segnato poi la camicia si brucia) sono una ferrea sostenitrice delle tintorie e ho piacere di supportare quelle libere professioniste che hanno raggiunto una professionalità tale da stirare una camicia perfettamente in 6/7 minuti max.
merla- Numero di messaggi : 2206
Data d'iscrizione : 09.01.08
Età : 48
Località : Torino
Re: Ruoli familiari e Depressione.
canterel II ha scritto:confermo anche io con il mio caso particolare questa generalizzazione sulle madri italiane. come parziale attenuante per la mia, presento solo la certezza che non fu sessantottina o femminista, ma si immolò invece in tenera gioventù ad un destino matrimoniale tra i più clericofascisti. per me è dura carpirle i segreti dell'igiene e dell'economia domestica. insegnarmeli le fa quasi ribrezzo. insisto da molti anni perché mi permetta di farmi carico di molte faccende. ho ottenuto di usare la lavatrice, di lavare i piatti, di far da mangiare qualcosa, di pulire un po' il bagno, ma sono tutte battaglie che ho dovuto condurre con grande tenacia per spuntarla.
non fosse che la mia è probabilmente l'ultima generazione (vedo dei ragazzini e lavoro per aiutarli, ma non ci credo che quella è un'altra generazione, seriamente) potrei sperare qualcosa dalle mie coetanee per il futuro. almeno a me capita di affezionarmi o di innamorarmi quasi solo di donne che non stirano e non fanno da mangiare un gran che, e certamente non arrivano a farlo per gli altri.
Ti capisco,anche mia madre è fatta così
(i miei sono anzianotti,diciamo che sono nata per sbaglio )
lunatica- Numero di messaggi : 925
Data d'iscrizione : 29.01.09
Località : profondo sud
Re: Ruoli familiari e Depressione.
merla ha scritto:Per cronaca: far da mangiare a me piace anche. cucire, ricamare etc. etc. pure ma a livello hobbistico.
per quanto riguarda lo stirare, la mistificazione (purtroppo o per fortuna) non è riuscita, quindi, tranne casi di emergenza estrema (tanto secondo me un uomo non è in grado di stirare, perchè gli mancano le basi che si acquisiscono nell'infanzia, tipo che se molli il ferro sulla camicia perchè il Toro ha segnato poi la camicia si brucia) sono una ferrea sostenitrice delle tintorie e ho piacere di supportare quelle libere professioniste che hanno raggiunto una professionalità tale da stirare una camicia perfettamente in 6/7 minuti max.
Stirare è una delle attività domestiche più odiose che ci siano,soprattutto in estate,quando il caldo ti toglie il fiato.Aggiungo lavare i pavimenti,anche se di meno
lunatica- Numero di messaggi : 925
Data d'iscrizione : 29.01.09
Località : profondo sud
Re: Ruoli familiari e Depressione.
Comunque per fortuna i ruoli stanno pian piano cambiando.Anche gli uomini ormai si occupano delle faccende domestiche e hanno pure imparato a cucinare...era ora che imparassero,perchè la distinzione dei ruoli è antiquata e molto deprimente
lunatica- Numero di messaggi : 925
Data d'iscrizione : 29.01.09
Località : profondo sud
OT
lunatica ha scritto:
Stirare è una delle attività domestiche più odiose che ci siano,soprattutto in estate,quando il caldo ti toglie il fiato.Aggiungo lavare i pavimenti,anche se di meno
da quando ho traslocato che ho lavato le vecchie lenzuola (da 1 piazza e 1/2) che ora potrebbero servire solo per eventuali ospiti, e ogni giorno le guardo perchè dovrei stirarle e metterle via imbustate.
E ogni volta che le guardo mi viene male...non ce la fo, non è nella mia natura.
merla- Numero di messaggi : 2206
Data d'iscrizione : 09.01.08
Età : 48
Località : Torino
Re: Ruoli familiari e Depressione.
Mamma mia, i lavori di casa...
Grazie. Avete scritto coser vere. E' bello ascoltarvi.
stirare...
Finalmente un uomo che ci capisce! E bravo Paolo!
Ehm, sì, effettivamente stirare e lavar pavimenti non è un idillio. Però penso sia peggio lavorare ad una catena di montaggio, in miniera, in una ceramica, calzificio ecc.
Almeno se lavi e se stiri poi i risultati te li godi tu e non i "capoccia".
Ehm, sì, effettivamente stirare e lavar pavimenti non è un idillio. Però penso sia peggio lavorare ad una catena di montaggio, in miniera, in una ceramica, calzificio ecc.
Almeno se lavi e se stiri poi i risultati te li godi tu e non i "capoccia".
anthea- Numero di messaggi : 857
Data d'iscrizione : 14.11.08
Età : 54
Re: Ruoli familiari e Depressione.
anthea ha scritto:Finalmente un uomo che ci capisce! E bravo Paolo!
Ehm, sì, effettivamente stirare e lavar pavimenti non è un idillio. Però penso sia peggio lavorare ad una catena di montaggio, in miniera, in una ceramica, calzificio ecc.
Almeno se lavi e se stiri poi i risultati te li godi tu e non i "capoccia".
Certo che hai ragione.
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