senso di vuoto e disgusto

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Messaggio  Belmondo Mar Set 05, 2017 4:21 pm

Salve a tutti
ho 40 anni e ho sofferto in passato di attacchi di panico, ansia e depressione.
In questo periodo, pur non potendomi definire depresso (ho molti interessi e, nonostante una certa pigrizia, riesco comunque a lavorare e a fare molte cose), mi capita frequentemente, anche nell’arco della giornata, di avere sensazioni di nausea (non in senso fisico), vuoto e disprezzo nei confronti di situazioni o persone.
Diciamo che si amplificano sensazioni che appartengono comunque alla mia sfera caratteriale, provocandomi però un profondo malessere. Sono sempre stato abbastanza chiuso e insofferente rispetto alle relazioni umane (pur avendo comunque una mia cerchia di amici), fino al limite della misantropia,ma questo di per sé non sarebbe un problema. Il problema è invece quando questa sensazione di insofferenza e disprezzo acquisisce quasi una portata “cosmica”, un senso di vuoto devastante, che magari dura pochi secondi ma che in quegli istanti mi sembra definitivo.
Leggere un commento stupido o banale su Facebook, ascoltare un amico, un familiare o un collega che parla, in certi momenti mi diventa insostenibile. Ovviamente sono consapevole che si tratta di stati di malessere che prescindono dalla situazione contingente ma che in essa si sfogano e si amplificano. Vorrei riuscire a capire di cosa si tratta, visto che non la definirei depressione in senso stretto (anche se in certi momenti gli somiglia molto), e in che modo può essere trattata, considerando che in passato ho già fatto psicoterapia per diversi anni e che non ho tempo né voglia di ricominciare. Qualcuno ha mai provato sensazioni del genere?
Grazie

Belmondo

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Messaggio  mazzonrocky Mer Set 06, 2017 11:27 am

Io non ho mai provato la sensazione di disgusto nel leggere o sentire quelle che consideravo banali fesserie o peggio, ma ho provato senso di vuoto e di inutilità della vita (nei miei periodi di abbattimento) oppure rabbia. Credo che le storie individuali contino anche molto...
Mi pare di aver percepito a volte in altre persone questa sensazione. Persone che in genere tendono appunto a non esporsi, a non criticare perchè non serve, a non arrabbiarsi perchè tanto è inutile, a non dire la propria perchè tanto gli altri non cambieranno mai idea e continueranno a sbagliare, a non impegnarsi nel fare qualcosa perchè dovrebbero farlo altri...Ovvio che non ti conosco, non ho idea se tu sia fatto così. Le persone nelle quali io ho creduto di vedere queste sensazioni hanno avuto "vita facile", nel senso che tutto è proceduto in modo lineare, programmato, senza troppe difficoltà (visto dall'esterno, almeno), un pò piatto. Sono a mio avviso in questo state sfortunate, e tendono un pò a proteggersi con un atteggiamento apparentemente un pò superiore.


mazzonrocky

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