IL SENSO DELLA VITA (Testi, Poesie, Riflessioni filosofiche)

+5
suggestione
Luciano
Viola
Stef
Nadir78
9 partecipanti

Pagina 2 di 3 Precedente  1, 2, 3  Successivo

Andare in basso

IL SENSO DELLA VITA (Testi, Poesie, Riflessioni filosofiche) - Pagina 3 Empty Re: IL SENSO DELLA VITA (Testi, Poesie, Riflessioni filosofiche)

Messaggio  Ospite Gio Mag 24, 2012 12:35 pm

[quote="canterel II"]
Lucreziarock ha scritto:

Se si crede in un Dio cioè il bene si crede anche ad un diavolo, quindi il male. Ciò che ci accde nella vita di brutto non viene da Dio ma dall'altra parte, forse

Non è obbligatorio per un credente, neppure per un cristiano, credere all'effettiva esistenza del diavolo, o di un diavolo. né tantomeno è obbligatorio identificare il diavolo con il principio del male. l'alienazione degli aspetti negativi dell'esistenza è anche riconoscibile come un carattere fondamentalmente patologico della tradizione occidentale.

porre due principi equipotenti comunque conduce verso formulazioni direi gnostiche o manichee, decisamente eretiche.

l'aspetto più divertente per me è che se il male non appartiene al dio unico, viene meno logicamente l'unicità e l'onnipotenza del dio stesso. [/quot

Come parli complicato , scusa sarò ignorante io, ma non ho capito cosa volevi dire puoi spiegarti in maniera più semplice?

Ospite
Ospite


Torna in alto Andare in basso

IL SENSO DELLA VITA (Testi, Poesie, Riflessioni filosofiche) - Pagina 3 Empty Re: IL SENSO DELLA VITA (Testi, Poesie, Riflessioni filosofiche)

Messaggio  canterel II Gio Mag 24, 2012 1:26 pm

volevo dire che
1. nel tuo intervento poni come necessaria per il credente (suppongo cristiano) anche la fede nel diavolo, considerato come entità efficiente e dotata dell'attributo dell'esistenza.
2. poni inoltre come necessaria l'identificazione del diavolo con il principio del male.
intendevo risponderti che né la prima né la seconda affermazione corrispondono a pilastri universalmente condivisi dell'esperienza religiosa (prendi a caso un centinaio di cattolici, intervistali sul diavolo e vediamo quanti di loro credono alla sua esistenza),
che tali affermazioni non sono conseguenti l'una rispetto all'altra,
e infine che anche nella dottrina della chiesa, porre il male come opera del demonio e porre il demonio come entità avversaria di dio crea dei problemi e dei cortocircuiti logici. se si arriva a concepire il rapporto tra dio e satana come una lotta tra principi equipotenti (entrambi autonomi e sovrani ma opposti) si rischia di uscire dalla dottrina accettata e si incorre nelle eresie gnostiche o manichee (non ho qui voglia né spazio per illustrare i contenuti delle due denominazioni, anche perché non sono così ferrato nell'antropologia religiosa, ma se sei interessata puoi svolgere ricerche su internet).
in particolare, il diavolo è un principio di alienazione (cioè rappresenta qualcosa che dio respinge da sé) e in questo modo mette in crisi diversi attributi di dio stesso: la perfezione e la totalità. se dio crea il male e l'imperfezione, allora questi attributi gli appartengono, dio vuole anche il caos, il male e l'imperfezione, e il demonio agisce secondo l'interesse e la volontà di dio (in tal caso il dubbio metafisico di stef a cui hai risposto con l'argomento demoniaco resta valido). se il male e l'imperfezione invece sono variabili indipendenti dal progetto di dio, allora dio non è l'unico dio e non è in se stesso immagine del tutto (e allora appunto si incorre nell'eresia dei due infiniti, del buono e del cattivo demiurgo, degli gnostici e via speculando).

la filologia dei testi sacri non aiuta: nella bibbia i riferimenti a satana, lucifero eccetera non sono per niente chiari e la loro interpretazione ha subito oscillazioni molto significative nella tradizione giudaico-cristiana. la verità è che tutto il chiacchiericcio dottrinale sul demonio si nutre di fonti spurie, orali, folcloristiche e raggiunge storicamente dei picchi di vivacità in corrispondenza di momenti espansione o riorganizzazione del culto che rendono utile l'uso di un simbolo negativo per ridefinire i confini della comunità dei credenti. il satana ebraico rappresenta di volta in volta re mesopotamici e culti cananei ostili al credo delle tribu israeliane. il satana cristiano tradizionale appare chiaramente come un assemblaggio di tratti tipici delle religioni contadine e pagane che i monaci dell'età tardo-antica fecero tanta fatica ad estirpare dall'europa. prendi il bafometto, il caprone con le tette che fa festa nei boschi, e ti ritrovi in buona sostanza a contemplare una caricatura di dioniso e di simboli legati a culti misterici levantini, riti del raccolto, o spiriti naturali del folclore gotico, magia sessuale, e tutto ciò che comprensibilmente gli abitanti delle aree rurali preferivano di gran lunga ai vangeli e ai modelli di misticismo diffusi dalle diocesi urbane e dai centri abbaziali.
immaginare un principio negativo astratto, fonte di tutte le negatività, significa logicamente creare un simbolo vuoto e funzionale, come nella logica e nella matematica esistono simboli per contrassegnare valori negativi. il demonio mi è sempre sembrato un involucro privo di stabili contenuti, che le agenzie dell'educazione religiosa possono usare quando serve a costruire un discorso per contrasto, ma che allo stesso tempo deve essere controllato e gestito con parsimonia, perché come ho indicato sopra produce cortocircuti che mettono in crisi gli attributi di dio.
canterel II
canterel II
Admin

Numero di messaggi : 2819
Data d'iscrizione : 08.01.08

https://www.youtube.com/watch?v=RIOiwg2iHio

Torna in alto Andare in basso

IL SENSO DELLA VITA (Testi, Poesie, Riflessioni filosofiche) - Pagina 3 Empty Re: IL SENSO DELLA VITA (Testi, Poesie, Riflessioni filosofiche)

Messaggio  canterel II Gio Mag 24, 2012 1:49 pm

non credo sia facile discutere di queste cose usando un linguaggio meno complicato, perché son cose complicate, partorite da monaci medievali che studiavano logica tutto il santo giorno, o da filologi che hanno analizzato i sacri testi.
però con un' immagine più attuale e spiccia direi che in sostanza la funzione del demonio nella religione cristiana è simile a quella del doppio fustino di detersivo ignoto che il tentatore della pubblicità offre all'acquirente in cambio del suo dash.

canterel II
canterel II
Admin

Numero di messaggi : 2819
Data d'iscrizione : 08.01.08

https://www.youtube.com/watch?v=RIOiwg2iHio

Torna in alto Andare in basso

IL SENSO DELLA VITA (Testi, Poesie, Riflessioni filosofiche) - Pagina 3 Empty Curiosità..

Messaggio  Ospite Ven Mag 25, 2012 9:18 am

In cosa sei laureato canterel ? Suppongo filosofia...

Ora non ho tempo...ma appena potrò "scandaglierò" il tuo post per cercare di capire qualcosa di più di quel poco che ho capito.

OT e P.S.
Very Happy lo vedi che non sono l'unica a "lamentarsi" del tuo linguaggio poco "comprensibile" ? Razz

Ospite
Ospite


Torna in alto Andare in basso

IL SENSO DELLA VITA (Testi, Poesie, Riflessioni filosofiche) - Pagina 3 Empty Re: IL SENSO DELLA VITA (Testi, Poesie, Riflessioni filosofiche)

Messaggio  canterel II Ven Mag 25, 2012 11:24 am

silverina ha scritto:OT e P.S.
Very Happy lo vedi che non sono l'unica a "lamentarsi" del tuo linguaggio poco "comprensibile" ? Razz

ciao silverina. non ti curare di andare off topic, perché qui siamo nell'universo dell'off topic assoluto, che si oggettiva in una libera infinità di off topic circostanziali.
come non sei la prima persona che a fronte del mio abito linguistico manifesta qualche perplessità, così non sarai l'ultima, per cui serenamente accolgo questi rilievi.
non ho lauree ma è vero che ho studiato e letto un po'. più che altro da autodidatta e senza costruire specifiche competenze.
canterel II
canterel II
Admin

Numero di messaggi : 2819
Data d'iscrizione : 08.01.08

https://www.youtube.com/watch?v=RIOiwg2iHio

Torna in alto Andare in basso

IL SENSO DELLA VITA (Testi, Poesie, Riflessioni filosofiche) - Pagina 3 Empty Re: IL SENSO DELLA VITA (Testi, Poesie, Riflessioni filosofiche)

Messaggio  Ospite Ven Mag 25, 2012 11:50 pm

"La teologia cristiana ritiene il demonio non solo un'allegoria del male, ma un reale spirito angelico che opera contro il bene, avendo scelto liberamente di non servire Dio e di usare contro di lui i suoi doni. Dio, secondo il Cristianesimo, è una potenza infinitamente superiore al demonio, in quanto suo creatore ed essere onnipotente, perciò fondamento del suo essere e della sua essenza (come per tutte le altre sue creature). Pertanto, la concezione cristiana di Satana non deve essere confusa, ad esempio, con lo Zoroastrismo o con qualsiasi altra concezione che opponga due principi equipotenti (cioè il bene e il male). Le ragioni che portano al rifiuto della possibilità di un doppio principio sono puramente teoretiche, come ebbe a dimostrare Sant'Agostino contro l'eresia del Manicheismo, che proponeva una visione dualistica della metafisica, divisa in parti uguali tra bene e male.

Il Cristianesimo non nega il male, ma vi vede la spiegazione del sacrificio di Cristo sulla croce: senza questo evento non sarebbe stato possibile nient'altro che il male, per l'uomo. Infatti ad un male apparentemente così vincitore è contrapposto un bene ancora più potente ("lì dove ha abbondato il peccato, è sovrabbondata la grazia" afferma San Paolo), il bene assoluto e vittorioso.

Con il Cristianesimo l'attenzione verso il male si sposta dai mali terreni, come cataclismi, terremoti e malattie, ai mali dell'anima, all'azione del demonio che non mira tanto a peggiorare l'esistenza terrena dell'uomo, quanto a farlo peccare e dannare in eterno, provocando la cosiddetta "morte secunda", com'è chiamata da San Francesco, ovvero la morte dell'anima.

Tuttavia sarebbe errato costringere per intero il Cristianesimo nella posizione unilaterale già sostenuta da Platone (il quale ebbe comunque il merito enorme della sua scoperta come dimensione fondante dell'uomo), e tuttavia enfatizzata (per via di fattori storici e intellettuali) dal Cristianesimo medievale: la cura dell'anima non prescinde dall'attenzione verso il mondo, non è una fuga, al contrario, è il compimento dell'uomo verso il mondo e nel mondo.

Radice di tale punto di vista è il passo biblico in cui a Mosè viene ordinato di innalzare il serpente di rame, affinché gli Israeliti morsi dalle serpi nel deserto non morissero: Dio non elimina il male (fisico o metafisico) nell'uomo, ma gli dà invece i mezzi con cui affrontarlo e superarlo. Addirittura nel libro di Giobbe Satana si rivolge a Dio istigandolo a mettere Giobbe (paradigma dell'uomo giusto), alla prova.

Satana, come tutti gli angeli e come l'uomo, possiede intelligenza e volontà, pertanto la possibilità di scegliere se porre come fine delle proprie azioni Dio (corrispondendo a Dio e quindi permettendo l'instaurazione di una relazione d'amore), oppure no. Nel caso di Lucifero si tratta della prima infrazione. Tenendo ben fermo che l'uomo non è in grado di esulare dal proprio contesto spazio temporale, e che quindi la riflessione verte su un tempo eternamente presente (ovvero: la caduta di Lucifero e dell'uomo non è interna alla creazione fisica, quindi un fatto; è bensì uno stato spirituale), 'prima' che Lucifero si ribellasse non esisteva il male.

Sant'Agostino si interrogò a lungo sul problema del male, sulla natura del male. Per quel che riguarda il male morale: non si tratta di scegliere tra un bene e un male, bensì di decidersi tra un bene inferiore e uno superiore, in quanto nulla di ciò che è stato creato da Dio può essere detto cattivo, a meno che non ci si voglia assurgere a giudici della creazione. Non si può scegliere il male: si può solo scegliere male. Il peccato è un disordine dell'anima che invece di rivolgersi a ciò che è migliore, più elevato, si abbassa."


Fonte: Wikipedia

ho evidenziato i punti che ritengo importanti, in sostanza : libero arbitrio.



Ospite
Ospite


Torna in alto Andare in basso

IL SENSO DELLA VITA (Testi, Poesie, Riflessioni filosofiche) - Pagina 3 Empty Re: IL SENSO DELLA VITA (Testi, Poesie, Riflessioni filosofiche)

Messaggio  canterel II Sab Mag 26, 2012 4:01 am

penso si potrebbe dire che per risolvere il problema dell'alienazione del negativo la dottrina cattolica fa ricorso a un movimento dialettico.
l'infinità e la totalità del dio unico deve ammettere il negativo come antitesi, e superarlo con una sintesi che ricomprende tutto nel disegno di dio, alla fine dei tempi. con questa articolazione le cose si mettono a posto sul piano della logica e della cosmologia. purtroppo una grande religione monoteista universale non è solo cosmologia, ma anche educazione. sul piano dell'educazione e dell'esperienza umana, la conseguenza della logica dialettica è che l'essere umano vive il momento dell'antitesi (tra gli appellattivi del maligno c'è pure quello di signore di questo mondo). ricorrendo a qualche passo bliblico oscuro, ai nomi di satana o lucifero, al pervertimento di qualche culto orientale e all'importazione del "demone" socratico (a sua volta già una forma pervertita della demonologia tradizionale greca), si è costruito un bell'edificio che serve a ricordare all'uomo che la sua vita è sprofondata nell'errore, una parentesi di sfiga cosmica tra una perfezione delle origini e una dopo il giudizio, e che il compito assegnato alle creature non è scoprire, imparare e giocare, bensì esercitare il libero arbitrio (la libertà assegnata come compito è un bel paradosso, specie se è libertà di scegliere tra l'adesione a una norma etica e la dannazione infernale, e ancor di più se è libertà di fare questa scelta secondo un progetto che il dio unico ha già in sé compreso e realizzato).
sul piano dell'educazione inoltre è prevalso l'impiego dell'avversario o del maligno nella veste che proporrei di fustino malefico utile a segnalare per contrasto la bontà del dash clericale. il demonio è un marcatore del confine sociale della comunità, e quando viene impiegato in questo senso il suo aspetto, all'occorrenza, si avvicina a quello del potente supercriminale dotato di facoltà magiche (che in momenti più distesi e speculativi della sua propaganda l'stituzione stessa tende a rigettare come fonte di eresie dualistiche), in modo da poter diventare immagine paranoica ed imputabile delle religioni degli altri, dei costumi degli altri, dell'emarginazione degli altri. non per niente una buona parte della tradizione moderna e illuminista e molte espressioni polemiche dell'intellettuale eroico, da byron, a baudelaire a carducci, hanno rilevato quest'uso politico del satanismo e lo hanno rovesciato conservandone i termini, consegnandoci perle come les litanies de satan.

se il ruolo di satana nella cosmologia cristiana resta oggetto di discussione specialistica, tutti noi a corto di teologia e di sant'agostino siamo nutriti di immagini e riferimenti concernenti il satanismo grazie piuttosto all'uso e all'abuso politico di questo curioso simbolo promosso dall'istituzione religiosa per i suoi scopi politici e la sua ingegneria sociale.
canterel II
canterel II
Admin

Numero di messaggi : 2819
Data d'iscrizione : 08.01.08

https://www.youtube.com/watch?v=RIOiwg2iHio

Torna in alto Andare in basso

IL SENSO DELLA VITA (Testi, Poesie, Riflessioni filosofiche) - Pagina 3 Empty Re: IL SENSO DELLA VITA (Testi, Poesie, Riflessioni filosofiche)

Messaggio  Contenuto sponsorizzato


Contenuto sponsorizzato


Torna in alto Andare in basso

Pagina 2 di 3 Precedente  1, 2, 3  Successivo

Torna in alto

- Argomenti simili

 
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.