che vitaccia...
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che vitaccia...
Ciao a tutti, sono nuovo.
Arrivo subito al dunque: come può una persona, già depressa e in cura, superare un importante e improvviso lutto?
Non vi racconto i dettagli, perché non vorrei annoiarvi, ma sono in una fase parecchio instabile della mia vita...
Grazie...
Arrivo subito al dunque: come può una persona, già depressa e in cura, superare un importante e improvviso lutto?
Non vi racconto i dettagli, perché non vorrei annoiarvi, ma sono in una fase parecchio instabile della mia vita...
Grazie...
hugod- Numero di messaggi : 1
Data d'iscrizione : 13.09.16
Re: che vitaccia...
Ciao hugod,
innanzitutto, mi dispiace.
Ti scrivo per provare, se riesco, a tranquillizzarti: non cadere nell'inganno di pensare che un dolore forte e una fragilità personale per forza si sommino o si amplifichino, non è necessariamente così.
Un lutto importante è un'esperienza dolorosissima, faticosa e destabilizzante per tutti, depressi o no; tuttavia, l'attraversarlo può anche far scoprire risorse nuove, significati nuovi e infine anche ridimensionare i propri problemi e le proprie opportunità di gestirli. E l'essere psichicamente vulnerabili non implica tout court che l'elaborazione sarà più lunga o più dolorosa; premesso che facile non è mai, e cmq molto dolorosa, un lutto si elabora concedendosi di piangere senza mettere in campo particolari difese psichiche, perché anche se non sembra a un certo punto il dolore si smorza e diventa qualcos'altro.
Può accadere che una persona apparentemente più fragile non abbia a disposizione proprio quelle difese psichiche che rallentano e a volte complicamente un lutto. E può accadere che proprio l'attraversare un dolore forte reale e concreto, dia poi una lettura diversa del modo di gestire i propri problemi.
Insomma, non spaventarti. Cerca comunque di restare a stretto contatto con chi ti segue. Insonnia, ansia e astenia sono normali quando c'è un dolore forte, quindi potresti aver bisogno di ritarare la cura.
innanzitutto, mi dispiace.
Ti scrivo per provare, se riesco, a tranquillizzarti: non cadere nell'inganno di pensare che un dolore forte e una fragilità personale per forza si sommino o si amplifichino, non è necessariamente così.
Un lutto importante è un'esperienza dolorosissima, faticosa e destabilizzante per tutti, depressi o no; tuttavia, l'attraversarlo può anche far scoprire risorse nuove, significati nuovi e infine anche ridimensionare i propri problemi e le proprie opportunità di gestirli. E l'essere psichicamente vulnerabili non implica tout court che l'elaborazione sarà più lunga o più dolorosa; premesso che facile non è mai, e cmq molto dolorosa, un lutto si elabora concedendosi di piangere senza mettere in campo particolari difese psichiche, perché anche se non sembra a un certo punto il dolore si smorza e diventa qualcos'altro.
Può accadere che una persona apparentemente più fragile non abbia a disposizione proprio quelle difese psichiche che rallentano e a volte complicamente un lutto. E può accadere che proprio l'attraversare un dolore forte reale e concreto, dia poi una lettura diversa del modo di gestire i propri problemi.
Insomma, non spaventarti. Cerca comunque di restare a stretto contatto con chi ti segue. Insonnia, ansia e astenia sono normali quando c'è un dolore forte, quindi potresti aver bisogno di ritarare la cura.
merla- Numero di messaggi : 2206
Data d'iscrizione : 09.01.08
Età : 48
Località : Torino
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