La malattia e la relativa capacità di amare.

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Messaggio  Lost_in_a_moment Ven Lug 15, 2016 1:22 am

Buonasera,

stavo riflettendo su una questione, che nella mia vita di "malata" con le mie turbe e problemi interiori che si protraggono, mi hanno sempre portata a distruggere le mie relazioni sentimentali più intime, perchè chi non è in pace con sè stesso prima o poi porterà dei problemi anche alla persona con la quale si ha il legame più stretto, è palese.
Per di più, io non so se sia vero, ma per la mia bassa autostima e poca fiducia in me stessa, mi rendo conto di non amarmi davvero: sono anzi, molto critica verso me stessa, ma sempre e comunque, mi trovo sempre qualcosa da rimproverarmi, sia fisicamente (da quando ho iniziato coi disturbi alimentari ) ma anche sulla base personale ..,. In parole povere non mi amo affatto, anzi nei momenti peggiori mi odio totalmente.A questo punto chiedo, se non siamo noi i primi ad amarci, come possiamo amare qualcun altro? Se dentro di noi proviamo dei sentimenti negativi, come possiamo pensare di dare all'altra persona qualcosa di buono?
io credo che ciò non sia possibile, e l'amore deve essere non una condivisione di problemi, o meglio sì, ma problemi esterni che possono essere superati insieme con la dforza dell'amore, ma non è giusto vomitare i nostri problemi esistenziali nella nostra relazione, non è amore questo: ma chi sta male, come me, prima o poi deve farci i conti.
Dico male? Voi come la pensate? siete magari riusciti a vivere una relazione serena e dare amore nonostante il vostro mal di vivere interiore? E magari, a differenza mia, grazie alla forza dell'amore siete riusciti a superare il vostro malessere?
Aspetto vostre opinioni..

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Messaggio  bukoski Ven Lug 15, 2016 9:33 am

Io credo di amare i miei animali domestici e di amarli veramente, mentre non provo lo stesso sentimento per le altre persone, a differenza dei miei figli, per il quale si prova comunque amore anche se non lo si dimostra.
Penso comunque sia una cosa abbastanza comune nella persone che hanno problemi di depressione, avere aridità sentimentale.

bukoski

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Messaggio  Lost_in_a_moment Mar Lug 19, 2016 5:28 am

Sì è vero, ma quindi in sostanza un depresso non amerà mai nessuno, io mi sento incapace di amare, posso voler bene tanto, ma se poi qualcosa mi fa allontanare significa che non l'ho mai provato, che probabilmente non saprò mai cosa vuol dire sentirsi legati incondizionatamente ad un'altra persona... Non sono preoccupatissima, ma comunque non ne sono felice, significa che mi mancherà qualcosa che fa parte della vita...
E tu parli dell'amore per i figli. Lo so che quello deve essere qualcosa di superiore a tutto. Altro motivo per cui mi dispiace non trovare quel sentimento che genera i figli...
Tu dirai, che non è necessario... beh sì forse, ma lo trovo abbastanza egoistico come ragionamento.
So cosa significa avere due genitori che non si amano , per quanto un genitore ti vorrà bene non cresci sereno... Io ad un mio ipotetico figlio non potrei mai fare una cosa del genere.. . se i figli crescono in un nucleo famigliare compatto legato dall'amore, per quanti problemi si presenteranno avranno dei punti di riferimento solidi... io la vedo così, a me non è mai mancato nulla di materiale, ogni desiderio quasi sempre veniva esaudito, la mia vita era piena di agi ma alla base mancava la sensazione di affetto e di calore, percepivo sempre il gelo ed il distacco tra i miei genitori... ecco perchè non posso mettere al mondo dei figli così solo per godermi la gioia di essere madre... Ma se non sarò in grado di amare davvero non potrò averla... però sono comunque disposta a negarmelo, perchè mi metto in secondo piano rispetto ai figli che vorrei. Cavolo, ho odiato i miei per avermi fatto passare questo, se lo facessi anch'io sarei un'incoerente...

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Messaggio  bukoski Mar Lug 19, 2016 12:08 pm

Credo che le regole dell'amore prescindono comunque dall'essere o meno depressi. Ci sono persone pur non depresse che non si amano e viceversa. Sono altresì convinto però che la depressione lasci dentro l'anima un solco profondo, una cicatrice spesso non rimarginabile. Almeno per quello che ho visto e non solo per ciò che provo. Mi sembra che le persone che siano passati dalla depressione siano profondamente segnati dall'evento e dalla malattia e credo che questo influenzi anche le emozioni ed il sentimento dell'amore. A me a condizionato non poco, mi ha distaccato dalle persone però mi ha dato allo stesso tempo un grande amore per la vita altrui, soprattutto per quella animale e per le creature più insignificanti. Non uccido mai un ragno, uno scorpione, un insetto, cerco di dargli sempre la libertà quando si sentono in trappola. Credo che questo sia un grande amore che compensa quello che non provo per le persone.

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Messaggio  lorenzobg75 Mar Lug 19, 2016 12:51 pm

LOST.
Anche scrivere su questo forum e cercare di essere comprensivi e affettuosi fra di noi è un atto di amore.
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Messaggio  Owl Mar Lug 19, 2016 3:09 pm

quello di amare se stessi è un concetto che non ho mai compreso. Forse è per via del mio autismo, ma sento di non avere una vera identità e quindi proprio per questo non ho mai capito cosa dovrebbe significare amare se stessi. Spesso provo disgusto per me stesso, ma non si tratta tanto di odio, quanto di repulsione per la mia fisicità: come se la mia presenza fosse un corpo estraneo rispetto alla mia mente senziente.

Nonostante questo sento forte e dolorosa la capacità di amare: 8 anni fa ho sofferto da morire quando mi sono innamorato senza essere corrisposto. Per mia madre poi provo da sempre un amore sconfinato e a volte immagino atterrito come dovrò sentirmi una volta che lei non ci sarà più Sad
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Messaggio  persa Mer Lug 20, 2016 8:24 am

Buongiorno,
mia sorella mi ha ripetuto più volte che se avesse avuto un fidanzato/marito, non staremmo più a parlare di depressione. Arrivata a 50 anni non ha avuto una relazione seria che sia una ma quando le viveva era un'altra persona. Trasformata, FELICE. Lei ha una bassissima autostima... "sono un cesso", "sono vecchia", "sono brutta nessuno mi vuole", ... Forse l'altra persona percepisce questo e non si sente di andare avanti? A prima vista si capisce subito che è una donna triste; ha proprio il viso imbronciato e piangente.. L'unica cosa che funziona è il lavoro che però svolge fino alle 14. Il resto della giornata? Letto e tv. Lei mi dice che se avesse qualcuno che la supportasse, che la incoraggiasse.. forse ne uscirebbe. Ma evidentemente quella persona non è nessuno della famiglia.. perchè lei pensa che le diciamo cose belle solo per dovere..
E' dura..

persa

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Messaggio  Lost_in_a_moment Dom Lug 24, 2016 4:17 am

persa ha scritto:Buongiorno,
mia sorella mi ha ripetuto più volte che se avesse avuto un fidanzato/marito, non staremmo più a parlare di depressione. Arrivata a 50 anni non ha avuto una tano relazione seria che sia una ma quando le viveva era un'altra persona. Trasformata, FELICE. Lei ha una bassissima autostima... "sono un cesso", "sono vecchia", "sono brutta nessuno mi vuole", ... Forse l'altra persona percepisce questo e non si sente di andare avanti? A prima vista si capisce subito che è una donna triste; ha proprio il viso imbronciato e piangente.. L'unica cosa che funziona è il lavoro che però svolge fino alle 14. Il resto della giornata? Letto e tv. Lei mi dice che se avesse qualcuno che la supportasse, che la incoraggiasse.. forse ne uscirebbe. Ma evidentemente quella persona non è nessuno della famiglia.. perchè lei pensa che le diciamo cose belle solo per dovere..
E' dura..

Ma io capisco soffrire la solitudine ed io capisco l bisogno di essere amati più o meno importante per certe persone, ma addirittura basare il proprio umore sull'opinione degli altri no è solo una scusa. Se si è depressi sul serio intesi cm malattia nn basteranno le parole ed i complimenti di nessuno per cambiare idea.. almeno per me funziona cosi senza l'autostima non si va fa nessuna parte gli altri non servono...

Lost_in_a_moment

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