Che attività lavorativa fate.

Cosa fate per sopravvivere? Intendo dire che attività avete, oppure se non lavorate?
Io sono un tecnico e lavoro nel campo dell'edilizia. Prima lavoravo per grosse imprese un po' da tutte le parti del mondo. Da qualche anno purtroppo a causa della crisi che ha colpito il settore, lavoro in zona e nemmeno sempre e comunque come libero professionista.
Ci sbarcate il lunario a fine mese, oppure no?

la mia la sai già...
prima lo facevo per l'azienda di famiglia, ora che è fallita lo faccio per un'altra azienda. non mi lamento, il mio stile di vita è radicalmente cambiato ma la povertà è un 'altra cosa ancora.

Io sono operaio presso un azienda che produce arredamenti per parrucchieri...lavoriamo per le catene di negozi francesi...il lavoro é calato ma per ora tiriamo ancora avanti...

Vado all università, da 8 anni oramai e da due anni ho cominciato ad aiutare mio padre nell azienda di famiglia. Ho enormi problemi bello studio e nella socialità quindi fare qualsiasi cosa per me è difficile. Il tempo avanza inesorabile io mi faccio sempre più grande e mi sento sempre più in colpa e al tempo stesso inetto...

io non so lavorare

non è una battuta

Ti senti privi di capacità?

ti stavo rispondendo di là, ma non sono in condizioni di fare neanche quello ed è sparito tutto.
comunque si ricollega a questa domanda.. mi sento privo delle capacità necessarie per entrare in competizione con questa società, che come volevo scriverti dall'altra parte, alla fine ha bisogno di noi, di persone in questo stato, ne ha bisogno per mantenersi effeciente, siamo noi a rendere migliori gli altri, capisci che intendo? come quello che fa beneficenza per i bambini che muoiono di fame. la fame, come la guerra e gli altri mali del mondo, sono lubrificante per le rotelle del sistema. vale anche per noi. il vicino sfigato serve al vicino vincente per andare avanti. noi diamo senso alle loro vite. non so se mi spiego. si nutrono della nostra infelicità, ecco. della disperazione e delle disgrazie altrui. eliminate quelle, hai eliminato la società. ecco dove sta l'amaro paradosso. in una società perfetta non esisterebbero vertici e poteri, crollerebbero borse e governi. non ci sarebbe  nessuna società.  ecco perché l' uomo che non vede piedistalli sui quali elevarsi è un illuminato, ma di quelli buoni. perché è libero.
a questo punto mi sono perso, ma quello che dovevo dire è stato detto.

non è una mondo perfetto, ma la loro società lo è anche grazie a noi.

Interessante necropolitano. In effetti hai ragione sul vicino che gode se tu fallisci.