chi la cura?che terapia? psicologia, psichiatria.. dubbi

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Messaggio  Lost_in_a_moment Dom Mag 08, 2016 4:44 am

In passato all'inizio del mio incubo, precisamente dieci anni fa, tentai terapia psicologica.. pareva la classica crisi adolescenziale... inutile... non sto a spiegare il degenero, comunque diventò depressione grave che era anche invalidante... neuropsichiatra ... alcuni farmaci... beh l'ho interrotta io.. ora sono più grande ma non riesco più a intraprendere cure... volevo capire , come bisognerebbe almeno provare, per curare il malessere della depressione?? anche se non è una malattia tipo psicosi o altro, almeno la medicina servirebbe, la psicologia la vedo come soluzione a crisi minori, turbe appunto psicologiche non gravi... la depressione, se c'è una cura è una malattia che necessita di un professionista... o sbaglio? io comunque temo che nemmeno basti, senza la convinzione totale del paziente.
Qual è la vostra opinione al riguardo? E le vostre esperienze con le terapie?

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Messaggio  serpico Dom Mag 08, 2016 11:50 am

oggi ho avuto una profonda illuminazione: la depressione è iniziata il giorno in cui sono nato e non mi ha mai lasciato del tutto: ho avuto dei momenti di crisi profonde alternate da momenti di relativa noia/apatia che io paragonandoli alle crisi scambiavo per normalità (non avendo mai conosciuto felicità, pensavo che la noia/apatia fosse la normalità).... Nel mio caso non parlerei nemmeno più di malattia ma di disagio esistenziale: sono nato un misantropo e misogino e nel corso della vita ho sempre lottato a inserirmi nella società ed ho avuto diverse relazioni amorose: tutti i miei tentativi sono stati inutili e nonostante ciò fino a ieri pensavo di poter trovare la felicità. Da oggi non la ricercherò più è tutto inutile, nel mio caso non esiste cura, al massimo posso tamponare le crisi più invalidanti con un antidepressivo! Mi dedicherò ad altro: inizierò a scrivere come Leopardi o a filosofeggiare come Schopenhauer: che sfigato che sono non mi rimane nemmeno più l'illusione che mi ha fatto ricercare finora: chi cerca trova! E' vero! Peccato che la ricerca non sia stata delle più appaganti!

Lost-in-a-moment:
Spero vivamente che il tuo caso non sia come il mio, che sia una malattia curabile e non un disagio. Io per esempio ho cancellato tutta la mia infanzia e mi ricordo solamente gli apici più dolorosi, nessun ricordo bello niente, ho rimosso completamente tutto... Da qui sono arrivato a comprendere che il mio disagio è nato con la nascita, non ho mai conosciuto una persona che non si ricordi la sua vita da piccolo!

serpico

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Messaggio  merla Dom Mag 08, 2016 1:22 pm

Ciao Lost-in-a-moment,
forse te ne avevo già scritto. in ogni caso sono guarita, prendendo psicofarmaci per un 7 anni circa e seguendo diversi percorsi di psicoterapia, spalmati su 8 anni circa.
Dall'episodio più grave, che mi ha convinto a cercare un aiuto professionale, a oggi in cui, se non entro in dissertazioni filosofiche che hanno il tempo che trovano, mi sento serenamente di dire che sono guarita, sono passati 11 anni. Negli ultimi anni mi è accaduto di attraversare situazioni molto dolorose, disorientanti e improvvise, ciononostante non ho perso la bussola: non sono diventata una persona "forte", nel senso che le cose, anche le scemenze, continuano a volte a toccarmi molto profondamente, ma ho semplicemente imparato a lasciarmi toccare, fiduciosa che tutto cambia, sempre, e che mal (o ben) che vada, cambio io.

Nel corso degli 11 anni, per diverse ragioni, in parte contestuali, in parte legate proprio al percorso che stavo seguendo, ho avuto episodi anche molto più gravi e violenti, non solo depressivi in senso stretto, di quelli che inizialmente mi hanno portato a curarmi. Avevo degli esempi gravi in famiglia, e questo fattore mi ha tenuto sempre molto agganciata alla convinzione di proseguire nel farmi curare, se non altro per non proseguire lungo una strada che conoscevo benissimo e, se non altro, per darmi l'opportunità di fare cose diverse, anche solo sbagli diversi. Dalla mia ho anche sicuramente un buon grado di testardaggine e poca tolleranza verso me stessa, che sono difetti ma a volte molto utili. Credo che non farsi scoraggiare di fronte a un momento difficile sia importante: è difficile, ma può essere necessario star male e anche star peggio, a volte e senza esagerare, per andare avanti lungo lo stesso percorso.
Un po' come quando ci si prende un'infezione e viene un febbrone: ovvio che bisogna stare attenti perché una febbre molto alta può anche essere pericolosa, però è il segno del corpo che si difende e che guarisce. Sta a tenerla in considerazione, senza farsi abbattere.

Non credo che il percorso farmacologico e psicoterapeutico sia per forza l'unico percorso possibile, certamente è il più accreditato, ma ci sono persone che hanno imparato a risolversi seguendo strade diverse. L'importante è voler sempre provare a cambiare e percorrere strade nuove, con i tempi e i modi che ci sono consoni.
Ieri sera ho cenato con la mamma di una mia cara amica, vedova da pochissimo tempo dopo 40 e passa anni di matrimonio, totalmente dedicati a una famiglia numerosa e, per quanto carica di amore, anche carica di problemi seri e momenti molto difficili, e a un certo punto questa vecchina tutta curva, spersa e abbattuta (sembra una bambolina), con figli e figliastri che vivono tutti lontani, che dovrà cambiare città e non sa se avrà la forza di fare il trasloco, mi ha detto "È difficile. Ma adesso devo imparare a pensarmi in una vita diversa".
Questo dopo avermi cucinato i finocchi. Se trova la forza lei, che neanche un mese fa ha sepolto quello che dava un senso alla sua vita, credo francamente che possiamo farlo in tanti.
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Messaggio  Pavely II Lun Mag 09, 2016 11:27 am

Lost, io penso che tu chieda questo: "volevo capire , come bisognerebbe almeno provare, per curare il malessere della depressione??"

Fondamentalmente, vorrei dirti due cose.

La prima è questa: non mollare mai con la terapia.
Certo, alle volte conta trovare il terapeuta g i u s t o.
Così, come conta trovare i g i u s t i farmaci che possono esserci di supporto.
Conta, per me, percorrere la terapia imparando ogni giorno, l'umiltà. Essere umili. Saper dire: "Non ce la faccio" e non odiarsi per questo. Ma tentare, tentare sempre, provarci ogni giorno.
Non scoraggiarci. E se con un terapeuta proprio non va, cercarne un secondo. A me, è accaduto qualcosa di simile e quando è accaduto ho iniziato un percorso che mi ha portato ad affrontare i miei problemi fisici (ci sono) e la mia malattia mentale (il terapeuta in questione ha scoperto come io abbia un profilo autistico ad alto funzionamento).
Non starò mai perfettamente bene (ragione per cui, ad esempio, dopo tantissimo tempo sono tornato a scrivere qui).
Ma starò b e n e... (non so se riesco a spiegarmi).

Oggi so come io sia nato d i f f e r e n t e.
Come molti degli errori che ho commesso discendevano dal mio corpo e dalla mia incapacità di conoscerlo.

La seconda cosa che voglio dirti è questa: voglio offrirti un Cloud di parole.
LE scrivo in maiuscolo...

FANTASIA, CURIOSITA', DESIDERIO DI SAPERE, RICERCA DI NUOVE ESPERIENZE.

Fantasia: fare arte, creare, immaginare, dipingere, disegnare, recitare, fantansticare, scrivere fiabe, ridere...
Curiosità: essere centrato sull'Altro, desiderare di ascoltare, non imporre il proprio punto di vista, essere aperto, non interrompere mai un discorso...
Desiderio di sapere: studiare, padroneggiare un argomento perfettamente, andare a scuola, leggere, appassionarsi di scienza e delle sue leggi naturali...
Ricerca di nuove esperienze: fare ogni giorno qualcosa di nuovo, improvvisare, innovare, tentare, cercare qualcosa di nuovo, compiere esperienze che danno senso alla vita...

Da una parte, allora, la terapia (sia personale che farmacologica) dall'altra avere un culto per queste qualità e i m p o r s i di farle crescere ogni giorno.

Ti faccio degli esempi.
Io odio disegnare.
Mi riesce male.
Pure, il mio terapeuta mi chiese di dedicare venti minuti al giorno a questa attività.
Lo sto facendo tutt'oggi.

Ancora: non interrompere quando qualcuno parla o ascoltare v e r a m e n t e mi è difficilissimo. E' come se dentro di me, avessi un treno di pensieri che non riesco a fermare.
Il mio terapeuta mi chiese di iniziare a compiere un gesto con la mano quando una persona mi dice qualcosa e di v i s u a l i z z a r l o nella mente. Soprattutto: mi chiese di superare la mia ansia di guardare le persone negli occhi.

Proseguendo: dopo anni, sono riuscito a laurearmi in giurisprudenza. Volevo non approfondire più questo argomento.
Pure, il mio terapeuta mi spinse ad approfondire il tema del Diritto della disabilità e a partecipare ad una proposta legislativa.
Ci sono riuscito e alcune mie proposte saranno votate, a breve, in Senato.

E per finire mi impose (e fu una delle cose più difficili) di viaggiare.
E in alcuni anni, ho visitato quasi tutta l'Italia.
Attenzione: viaggi di una sola giornata. Andata la mattina, rientro la sera. Qualcosa, insomma, che fosse gestibile.

Sono aspetti cognitivo-comportamentali di cui mi sfuggiva il senso.
Con il tempo, mi spiegò che gli aspetti di cui ti parlo (fantasia, curiosità, studio, esperienze) costruiscono una barriera alla depressione.
E' come - e queste sono parole sue - se costruissero ottimismo.

Non sono uno psicologo e non so darti una spiegazione razionale.
Pure: per me ha funzionato.

§

Per il resto, ti lascio un abbraccio e un fortissimo incoraggiamento a non mollare mai.

Pavely II

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Messaggio  Lost_in_a_moment Mar Mag 10, 2016 5:07 pm

Vi ringrazio per tutte le risposte.. quindi per alcuni è un mostro che si può e deve curare da soli e per altri invece il supporto medico è necessario..
Pavely mi ha colpito molto la tua storia! Come hai sottolineato , bisogna trovare un terapeuta giusto.. Purtroppo ho un lavoro in cui non posso sbandierare al mondo i miei problemi personali, andare anche solo alla ricerca di un nome sarebbe rischioso... ecco infatti convivere con il mio male, che spesso porta a comportamenti autodistruttivi e poi prendere e condurre una vita normale in pubblico sta diventando qualcosa di sempre più difficile da nascondere e sopportare!
Devo informarmi da fonti riservate e fidate. e crederci anche se ultimamente l'unica certezza che ho è che non manca molto alla mia fine Sad

Lost_in_a_moment

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Messaggio  serpico Gio Mag 12, 2016 10:44 am

ciao per esperienza parlare con uno psicologo che ci capisca e che soprattutto emani un'aria di serenità intorno a lui, che si ami e sia umile sia molto più antidepressivo di un antidepressivo

serpico

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Messaggio  Lost_in_a_moment Ven Mag 13, 2016 3:19 pm

serpico ha scritto:ciao per esperienza parlare con uno psicologo che ci capisca e che soprattutto emani un'aria di serenità intorno a lui, che si ami e sia umile sia molto più antidepressivo di un antidepressivo

psicologo quindi, non psichiatra?

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Messaggio  richarson Sab Mag 14, 2016 12:10 am

Io sono 16 anni che assumo psicofarmaci. Non sono guarito anzi sono peggiorato. Mi sono convinto che non guarirò mai perchè per me la depressione è l'estrema espressione della mia personalità. Io sono inadatto mentalmente e fisicamente a vivere in questa società. Io mi sono convinto di essere sostanzialmente una persona incapace di affrontare le situazioni. Nel mio dna è impresso la fuga. I miei antenati preistorici fuggivano di fronte all'animale inferocito. In epoca più recente sarei stato il soldato morto il primo giorno al fronte.

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Messaggio  lorenzobg75 Sab Mag 14, 2016 11:02 am

Ciao ancora LOST IN A MOMENT...
La tua domanda é quella più frequente che si fa ma anche la più difficile...prima di tutto credo che la depressione sia un disturbo molto soggettivo che non può essere trattato per tutti allo stesso modo...la cause possono essere molteplici e di conseguenza in base ad esse si intraprendono terapie differenti...per come la vedo io si deve essere predisposti biologicamente e si deve essere anche caratterialmente più fragili e sensibili...nel cado della mia distimia io la chiamo anche depressione filosofica perché ho pensieri molto ampi e mi chiedo spesso cosa ci faccio qui...e che senso abbia tutta l'esistenza...il fatto che in fondo tutto non ha senso perché dobbiamo morire...poi il pensiero della grandezza infinita dell'universo e dell'eternità del tempo mi opprime e mi angoscia...a volte mi immagino solo nell'universo buio e silenzioso...e questo mi deprime e mi spaventa...penso a cose a cui il 99% delle persone non pensano...inoltre sono piuttosto fragile e sensibile e basta poco per mettermi sconforto...quindi tirando le somme bel mio caso mi hanno consigliato lo psichiatra che per anni ho evitato a causa della mia paura dei farmaci...ma dopo gli ultimi 2-3 anni passati stando male circa 10 giorni al mese con sintomi di una certa intensità,segnati tutti sul calendario per monitorare il tutto...ho deciso che non potevo tirare a campare cosi mi hanno prescritto paroxetina che prendo a dosi medio-basse e a fasi alterne il samir...un blando antidepressivo...
A distanza di 7 mesi posso dire di stare un po meglio ma non guarito (ammasso che si possa guarire)...le fasi con sintomi più pesanti sono migliorate mentre le settimane con sintomi medi ma sopportabili ci sono sempre...a parte i primi 2 mesi di terapia dove stavo proprio bene...
Inoltre le motivazioni personali e il dare e ricevere affetto mi mette un certo benessere e serenità...quindi non sottovalutiamo questo aspetto...motivarsi con piccoli obbiettivi e dare affetto alle persone...nel mio caso il tennis e il comporre musica rock col mio pc mi aiutano un pochino...certo i miracoli non li fanno però il loro effetto positivo è innegabile...quindi partiamo da questo...un passo alla volta...e vogliamoci bene....un bacione da parte mia...💓
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Messaggio  serpico Sab Mag 14, 2016 11:11 am

Lost in a Moment
Guarda non saprei cosa consigliarti perché il mio é un Neuropsichiatra ma é unico e irripetibile, ne ho conosciuti molti altri ma non hanno niente a che vedere con lui perché tutti sono persone normali mentre lui é illuminato, c'é una differenza abissale.... Lui mi delizia quando apre bocca ha una profondità unica ed anche in silenzio con lui regna la pace! Basta starci insieme poco che per minimo un giorno mi sento rinascere, l' ultima volta che l' ho visto, circa due settimane fa, sono rimasto per tre giorni leggero! Purtroppo non posso vivere con lui e dopo qualche giorno torno punto a capo, però in confronto l' antidepressivo non fa veramente niente!

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Messaggio  serpico Sab Mag 14, 2016 11:21 am

Intervento moderato

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Messaggio  merla Sab Mag 14, 2016 11:40 am

Spiego la moderazione dell'intervento precedente.

Qui abbiamo la norma di non dare indicazioni terapeutiche, quanto meno esplicite e dirette.
Va bene parlare della propria esperienza e del percorso che sta seguendo, ma gli interventi con indicazioni dirette, soprattutto sui farmaci, quindi "secondo me dovresti cambiare farmaco, prendi questo o prendi quello" tempi, dosaggi e simili no.

Questo innanzitutto per buon senso, dal momento che, anche se qualcuno avesse effettivamente le competenze per farlo, in questa sede non ci sono gli strumenti per fare diagnosi e indicazioni terapeutiche.
In secondo luogo perché la prescrizione di una terapia da parte di un medico implica un'assunzione di responsabilità, anche legale, che ovviamente in questa sede non è possibile garantire.
Mi preme anche far notare che, comunque sia, gli psicofarmaci possono anche essere pericolosi: possono interagire con altri farmaci, psicofarmaci, o altre sostanze di cui si fa uso e in sé e per sé, possono dare dipendenza, possono far scattare reazioni paradosse, episodi di mania o peggio. Quindi insomma, ci andrei piano nel dare consigli.

In generale, invito anche tutti a diffidare un minimo dalle diagnosi, terapie e in generale informazioni reperite in rete. In Internet c'è di tutto, quindi è sempre meglio stare un attimino attenti.
Grazie a tutti
merla
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Messaggio  Lost_in_a_moment Lun Mag 16, 2016 1:11 am

Non ho letto il post che è stato moderato ma comunque il senso della mia domanda non voleva proprio essere una richiesta su quali psicofarmaci utilizzare... era solo per sapere se era meglio rivolgersi a medici psichiatri o se altri casi avevano risolto con psicologia e basta..
Comunque credo di aver capito che è meglio rivolgersi a specialisti anche per capire se è il caso di assumere farmaci e quali ...
Grazie a tutti per le risposte

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