Mi ci vorrebbe un miracolo

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Messaggio  richarson Mar Feb 23, 2016 5:17 pm

Come da titolo, ormai solo un miracolo potrebbe salvarmi.
La depressione mi ha ingoiato dentro un vortice senza ritorno, portandosi dentro le mie passioni, il mio passato e la mia speranza.
In questo lungo percorso di autodistruzione ho perso la stima in me stesso, il lavoro, la sicurezza economica, la voglia di esistere.
Nonostante quindi anni di farmaci, di visite da psichiatri, ecc. la malattia è più forte di me. Ormai mi ha distrutto e con me tutto quello che mi circonda. Affetti, emozioni, passioni.
Ora sono sempre stanco, nonostante non faccia mai nulla di faticoso. Non ho più voglia di fare nulla se non quella di starmene a poltrire sul divano, oppure di uscire la sera a farmi un paio di bicchieri di vino.
Sono ingrassato spaventosamente anche perché mangio praticamente solo pasta. Tutto il resto mi fa praticamente schifo ad iniziare dalle verdure per finire alla carne.
Quanto ci vuole per lasciare questo mondo senza atti eclatanti?

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Messaggio  newnew Gio Feb 25, 2016 12:05 am

richarson ha scritto:Non ho più voglia di fare nulla se non quella di starmene a poltrire sul divano, oppure di uscire la sera a farmi un paio di bicchieri di vino.

Anche io mi sento così, però vado avanti per inerzia. Faccio le cose perché le devo fare ma avrei voglia di non fare niente.

Non gioco più nemmeno ai videogiochi perché sono troppo impegnativi, ho alcuni giochi belli ma quando arrivo che inizio a morire un paio di volte mi stufo e non ci gioco più, rimangono li mesi e mesi e non ci gioco più. Gioco a sim city e simili perché almeno li posso mettere in pausa, fare con calma la mia parte, poi togliere la pausa, e guardare il gioco che va avanti da solo. Però le partite durano ore e ore e a volte arrivano a sottrarre tempo al sonno e il giorno dopo alzarsi e affrontare la giornata diventa ancora più pa**oso.

richarson ha scritto:Sono ingrassato spaventosamente anche perché mangio praticamente solo pasta. Tutto il resto mi fa praticamente schifo ad iniziare dalle verdure per finire alla carne.

Ho letto da qualche parte che la flora intestinale influenza i nostri gusti. Se mangi tanto di una cosa, aumentano i batteri che si alimentano di quella cosa, e questi in qualche modo convincono il tuo cervello che quella cosa ti piace. Viceversa quelli che normalmente si nutono di cose che mangi poco abitualmente hanno poca influenza.

Potresti provare ad adottare una dieta più sana e vedere se con il tempo il gusto seguirà.

Ciao

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Messaggio  richarson Gio Feb 25, 2016 10:50 am

Grazie Newnew,
il fatto è che io sono proprio privo di forze, in primis quella di volontà. Sono sempre stato preciso, ora sono diventato un disordinato numero uno. Non riesco più a concentrarmi su niente. Mi arrivano le bollette da pagare e le guardo dopo giorni. Ritardo pagamenti ed allora arrivano solleciti che mi costringono ad andarle a pagare. Ho perso anche la cognizione del mio conto in banca, nonostante possa vederla on-line. La realtà è che non m'importa più di nulla. Io ora potrei vivere in una grotta basterebbe ci fosse un giaciglio per dormire.
Sospetto che questa situazione derivi da una massiccia assunzione di psicofarmaci, nonostante più volte mi abbiano cambiato le cure ed i dosaggi.
L'alimentazione?
Un dramma. Io da sempre ho sempre fatto sport. Ora ho 56 anni ma fino a due anni fa andavo in bici da corsa. Mi sono sempre riguardato perché pensavo alla mia salute.
Ora mi tira un po' su mangiare carboidrati, come se il mio corpo sentisse la necessità di energia. Poi da un po' di tempo bevo. Mi da un po' di euforia immediata ma subito dopo è lo stato depressivo peggiora.
E' come se la mia psiche avesse deciso di autodistruggermi lentamente. Perché così è certo che mi ammalerò a breve. Eppure non ce la faccio a cambiare. La scorsa settimana, mi ero deciso a provare a fare un giro in bici, visto la bella giornata. Mi sono cambiato di tutto punto, gonfiato la bici e sono partito. Dopo due km mi son detto "ma chi me lo fa fare?". Ho fatto marcia indietro e sono tornato a casa.

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Messaggio  deultimo Gio Feb 25, 2016 11:50 am

Ciao Richarson, io ho 44 anni. 
ammetto di essere pressappoco nella condizione tua e di newnew anche se quest'ultimo va avanti per inerzia mentre il sottoscritto ha mollato tutto qualche anno fa: lavoro e sicurezza economica. Devo dire che è stato facilissimo buttare nel cesso anni e anni di "sudate carte" che mi hanno consentito di intraprendere la mia professione diversi anni fa: è stato sufficiente infatti non rispondere più al telefono, così senza un apparente motivo, da un giorno all'altro. Ho preso coraggio solo di recente, grazie al web, partecipando assiduamente ad alcuni blog, fino ad approdare a questo forum che mi ha dato il coraggio di fare qualcosina di più per me stesso, forse perchè mi ha consolato il cosiddetto "mal comune mezzo gaudio", non lo so. E così mi sono iscritto in una di quelle chat per single, ed ho conosciuto una donna che oggi frequento. E' lei, e solo lei, a darmi qualche motivazione per farmi uscire dal mio precedente pantano ozioso. Da solo non ce la faccio, e sono certo che mai ce la farò. Nel tuo caso credo che siano anche i farmaci. Io ne assunsi uno solo diversi anni fa che mi sedò un po' troppo, praticamente mi stancavo solo a fare due passi. Ero debole come un vecchio e con la volontà di un vegetale. Oggi, quando non sono da lei, macino a piedi diversi km, senza chiedermi perchè o percome, lo faccio e basta, a passo svelto. Di solito mi do una meta, il centro commerciale. Lì faccio un po' di spesa e poi rientro subito nella tana. Mi ritengo cmq fortunato ad avere un metabolismo accelerato, cioè tendo a non ingrassare. Il fatto che per andare da lei sia costretto a prendere il treno poichè risiede in altra provincia, mi dà la consolante impressione di vivere due vite parallele distantissime a livello spaziotemporale, delle quali una sola è quella per me accettabile, quella in cui mi riconosco. A questo punto vedo che il mio unico scopo è finire l'opera da me iniziata anni fa: uccidere definitivamente la mia vecchia vita per rinascere subito in un'altra tutta nuova, da capo a piedi. Altra casa, altra città, altre conoscenze, altro lavoro, altro tutto. In un certo senso sto seguendo il consiglio che tu stesso hai appena dato a Marta31. Solo che te, se mi consenti, prendi un po' troppo alla lettera il seguente aforisma di O. Wilde: "Un buon consiglio diamolo sempre a qualcun altro. E' l'unica cosa da farne giacché non è di nessuna utilità per noi stessi." Potresti cominciare per es. consumando frutta e verdura. Ciao.

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Messaggio  richarson Gio Feb 25, 2016 12:12 pm

Ciao deultimo,
ti posso fare una domanda? tu hai mollato tutto, ma come ti sostieni economicamente ora? perché è innegabile che i soldi servono. Io in tre anni mi sono spolverato 30.000 euro che avevo messo da parte. Spolverato perché a fronte di pochi incassi, spendo anche perché ho due figli.

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Messaggio  richarson Gio Feb 25, 2016 12:16 pm

Devo anche essere onesto, non riesco più ad accettare consigli da chi non sa di cosa sto parlando. La gente mi irrita quando mi danno consigli banali e scontati per me, del tipo "cerca di tirarti su", oppure "dai sei ancora giovane", o "cosa ti manca, pensa a quelli che stanno peggio". Io sono un animale ferito, randagio, ma che aggredisce se infastidito e questo mi ha portato diverse seccature. Divento aggressivo, offendo, violento. Il tutto peggiora una situazione già miserevole.

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Messaggio  merla Gio Feb 25, 2016 12:51 pm

Ciao a tutti,

non litigate!!!!

Un forum ha grossi limiti di comunicazione in quanto tale, non si guarda in faccia l'interlocutore, non si vedono gesti e le espressioni, non si ascoltano toni di voce. È facile interpretare male qualche frase. Inoltre normalmente gli utenti conoscono soltanto in parte la storia degli altri utenti, per cui ha più senso soffermarsi sui concetti e magari valutare con calma se possono essere utili o meno al caso singolo senza fare ipotesi su chi li esprime, che sì, può avere una vita più semplice della nostra, ma può anche avere una vita molto più complicata.

Questo è l'unico modo per far funzionare un forum e perché scrivere/leggere abbia anche una funzione di scambio.

Inoltre, cmq sia, il forum è moderato e litigi, offese personali ecc. ecc. non sono tollerati.
Contare fino a 1000 e se non basta 10000, può essere un buon modo per non far intervenire la moderazione, che tanto provvederà puntualmente (forse puntualmente eheheheh) a cancellare qualsiasi forma di litigata/offesa personale/aggressione, in modo che vada persa per sempre. ;-)

Ciao, fate i bravi
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Messaggio  merla Gio Feb 25, 2016 3:16 pm

Vai negli OT deultimo. Così a richarson resta il suo thread
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Messaggio  richarson Gio Feb 25, 2016 3:23 pm

Scusa Merla, mi sono espresso male. mi riferivo in generale e non a Deultimo, in quanto ritengo che lui sappia di cosa sto parlando, trattandosi di depressione. Non voglio parlare da solo in questo forum, anzi sono qui per cercare di comunicare con qualcuno. Il mio carattere è il mio limite, così come il mio umore che cambia repentinamente, ma ripeto non volevo creare zizzania.

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Messaggio  merla Gio Feb 25, 2016 3:25 pm

Nessun problema. Smile
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Messaggio  mazzonrocky Ven Feb 26, 2016 11:18 am

Io da tutta la vita faccio una fatica immensa a non dare consigli. La mia psicanalista mi dice che faccio anche fatica ad accettarli, perchè voglio risolvere tutti i problemi del mondo da solo. Io invece ho la sensazione di DESIDERARE di ricevere consigli, di averli sempre desiderati, e di non averne mai ricevuti. Cresciuto come un animale selvatico, solo, senza supporto, senza protezione, senza guida. La mia voglia di dare consigli deriva probabilmente da questo. Io non mi dico "nessuno mi ha dato consigli, e quindi si arrangino anche gli altri", ma mi sembra a volte di vedere le cose chiarissime, la soluzione a portata di mano, e la persona che non la allunga per coglierla. Ma allunga quella mano, testa di rapa! Questo è il mio approccio, e spesso, quasi sempre, ottengo l'effetto opposto, e la mano si ritira ulteriormente. Quindi, Richarson, non rinunciare se puoi a un pò di tolleranza nei confronti di quelli che danno consigli, anche se a volte sono davvero molto ma molto irritanti. Bravo, so anch'io che dovrei uscire, fare sport, mangiare verdura ecc.....MA SE TI STO DICENDO CHE SONO A TERRA E CHE NON HO NEPPURE LA FORZA DI VOLONTA' DI ALZARMI DAL DIVANO....MA VAFFA.........
Ma spesso a sentire banalità non c'è neppure l'incazzatura, solo un ulteriore abbattimento.
D'altra parte, su questo forum scrivono persone che hanno dei problemi. Se ci limitiamo a confrontarci con gli altri, a leggerli....allora io ad esempio sto davvero benissimo rispetto a molti, ho ancora enormi spazi di peggioramento, posso lasciarmi andare ancora un pò di più...io ieri ho lavorato almeno un paio d'ore, c'è chi non ha fatto assolutamente nulla, forse posso accettarmi così....
Certo che per la bici è un peccato che tu sia tornato indietro, ma la cosa positiva è che l'hai gonfiata, ci sei salito.... Ma poi dopo pochi km senti che le gambe non vanno come andavano quando ti allenavi, che sei in affanno, che ti fa male il sedere....quando eri allenato, avevi una miglior considerazione di te, ora sei diventato (ti dici) una chiavica. Ma per forza, a star seduto sul divano i muscoli se ne vanno e il sedere si smolla. Lo sai molto bene, certo, ma perchè fare fatica, a quale fine? Tanto a 56 anni, e io sono più vecchio, il nostro ruolo sociale è molto ridotto, anche con i figli. Già la fatica di vivere è troppo pesante, perchè aggiungere la sofferenza delle gambe appesantite dall'acido lattico e del male al sedere? La risposta la sai, è perchè in questo modo ci entra più ossigeno nei polmoni, nei muscoli e nel cervello, è perchè poi si sta bene. Certo il problema esistenziale della vita non ce lo toglie nessuno. Ce lo terremo. Io mi sono rassegnato a tenermelo. Non potrò vivere altre vite come mi piacerebbe fare, la mia vita è stata questa. E questo è il mio errore: non E' STATA, ma E' questa, fino alla fine potrò ancora provare qualche emozione, spero, qualche curiosità da soddisfare, qualche cavolata da scrivere. Tornare ad allenarsi è molto difficile....se potessi darti dei consigli, invece di trattenermi come sto da anni cercando di fare, ti direi di riprovare altre 100 volte, magari due km, poi 2,5.....

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Messaggio  richarson Ven Feb 26, 2016 11:42 am

Hai ragione mazzon..il problema non è solo la stanchezza accumulata, la fatica di riprendere a fare attività fisica e la pigrizia che ne consegua, il mio è un disagio più profondo, una specie di autopunizione. "perché devo tentare di divertirmi se la natura mi ha condannato ad un esistenza triste?". Lo so è difficile da comprendere ma la mia psiche ragiona così adesso. Per lo stesso motivo non faccio più sesso da tre anni, come se fosse una forma di piacere che non posso permettermi nella mia condizione mentale.
In questa involuzione interiore sembra che tutto mi segua. Ho grossi problemi intestinali generati da un accumulo di stres di anni ed anni. Sembra che il mio cervello abbia stia eliminando tutti gli alimenti che mi possono far bene. Ormai sono quanti i diti delle mani gli alimenti che posso mangiare senza grossi problemi. Inoltre in questo stato di perenne depressione le mie difese immunitarie sono crollate. Basta un alito di aria fresca e mi viene la sinusite, il mal di gola ecc. Mi sono venute anche due ernie al disco che da due anni mi provvocano dolore. Il crollo è stato repentino nell'arco di due/tre anni.
Prima avevo una vita attiva forse anche troppo. Ero affetto da disturbo bipolare con frequenti episodi maniacali. Ero sempre agitato, superattivo, litigioso, rissoso. Ora solo il pensiero di avere una discussione con qualcuno mi mette nausea.

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Messaggio  mazzonrocky Sab Feb 27, 2016 10:42 am

Anch'io sono sempre stato piuttosto rissoso. Ora lo sono molto meno, ma la vedo come una maturazione. C'è anche una componente di abbattimento, in effetti: non potrò mai cambiare le cose. E' vero e fisiologico quello che tu dici: un problema tira l'altro. Stavo pensando in effetti poco fa, tra me e me, all'aspetto sessuale, a quanto conti nella nostra vita, a quanto i problemi sessuali siano una causa e quanto siano un effetto del disagio. Ci sono naturalmente 1000 diverse possibilità ed incastri. Io mi masturbo. Non faccio sesso con mia moglie da oltre un anno, ed è soprattutto per problemi suoi e non miei. Però io i miei problemini li ho, ho anche fatto uso un pò troppo intenso di pornografia. Se riuscissimo/potessimo avere una vita sessuale serena, e non sto parlando di trombare come ricci ma di farlo con piacere e serenità, la nostra vita sarebbe ben diversa. Ma alcuni sono impotenti, alcuni sono troppo chiusi per trovare un partner, alcuni hanno troppa paura, alcuni hanno troppa disistima di sè, alcuni fanno troppo uso di pornografia. A scriverlo, mi viene anche da pensare che io ho dentro di me un pò di tutte queste cose. Una vita sessuale serena, di certo aiuta, ma non per tutti è possibile. E non deve diventare un ossessione, perchè si può vivere senza fare sesso e trovando altri interessi. Ma a un certo punto manca la forza per cercarli, per coltivarli. E mentre ti scrivo, realizzo che anch'io ho smesso di praticare uno sport che mi piaceva molto, adducendomi un sacco di ragioni. Tornerò a farlo, sono bravo, mi tengo ancora in gran forma, ma per ora ho smesso, perchè voglio stare solo. Mi dico che avevo pensato di andare stamattina almeno in piscina, cosa che non faccio da 1 anno, ma che sto rinunciando, e che quindi mi forzerò ad andare. Per non rinunciare, per salutare spero qualcuno che conosco, anche se non avrei voglia di farlo, ma di farlo lo stesso perchè una cosa tira l'altra, e ho bisogno di stimoli.
Anchio mi sto chiudendo. Mi sto rassegnando. Sto bene solo con i miei cani. E penso che se qualcuno che mi conosce leggesse queste righe capirebbe subito chi sono, ma pazienza, va bene lo stesso. Ho voglia di apertura, di trasparenza, di amicizia, di serenità. E anche di sesso. Come tutti noi. Il discorso è sempre quello. Da una parte la mia psicanalista mi dice che pretendo troppo dagli altri, e siccome sono democratico pretendo troppo anche da me, che sono ossessionato dall'azione (questo almeno è il suo messaggio che io percepisco). Dall'altra parte, mi dice che non posso cambiare il mondo e che posso solo agire su me stesso. Agire, appunto. Oppure solo CAPIRE. Ma una volta che hai capito, cosa fai? Stai serenamente sul divano? E' una domanda che faccio a me stesso, e che non ho il coraggio di fare apertamente ala mia psicanalista, paradossalmente per non offenderla...

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Messaggio  deultimo Dom Feb 28, 2016 4:43 pm

Questa discussione è diventata interessante perché la sua morale potrebbe essere semplificata da una banalissima domanda: quale parte assume la volontà nel tentativo di uscire da una situazione di grave depressione? Il fatto che questo argomento sia intitolato: "mi ci vorrebbe un miracolo" potrebbe presupporre che il ruolo della volontà valga poco o nulla. Ebbene io non sono affatto d'accordo. Qualcuno potrebbe dire che la depressione annienta qualsiasi barlume di volontà, ma non si può neanche negare che sia la pervasiva assenza dell'ultima a causare la prima. E' perciò un circolo vizioso, un gatto che si morde la coda che, paradossalmente, solo la forza volontà, ancorché minima, può interrompere. Capita che il depresso giustifichi la sua quasi totale assenza di volontà assumendo (inconsciamente) degli obiettivi che francamente vanno un po' troppo al di là della sua portata, talvolta perfino delle capacità di una persona cosiddetta normale. Certamente se l'obiettivo del depresso che si costringe a restarsene giornate intere sprofondato nel divano, quando non addirittura sdraiato a letto, è fare due chilometri in bici o impegnarsi nel sesso di buona qualità, scopi che spesso comportano dei notevoli sforzi persino per la gente cosiddetta normale, la conseguenza quasi naturale è che si pensi al miracolo come unica fonte di salvezza, cioè un beneficio che ci cade addosso casualmente ed improvvisamente da fuori, a prescindere dalla volontà. Il risultato allora non può essere che sprofondare ulteriormente nel divano. In questo forum ciascuno porta la sua esperienza, perciò i cosiddetti consigli non costituiscono lezioni teoriche (e chi mai avrebbe il diritto di darne?), astrazioni filosofiche o altro di simile, bensì esperienze di vita esistenziale. Ebbene la mia esperienza di persona depressa, ovvero pressappoco animale da divano, mi dice che prefiggersi un solo obiettivo semplice, anzi banale, almeno per la gente comune, può gettare una luce, seppure fioca, in un mondo fatto di tenebre. Esperienza reale dunque e non consigli di chi non ha provato sulla propria pelle cosa significhi apatia H24. Spiace che talvolta si fraintenda. Nel mio caso il mio primario obiettivo non è stato certo quello di cambiare totalmente vita da un giorno all’altro, che semmai inizialmente fu una concausa della mia palude depressiva, ma qualcosa di molto meno ambizioso e che è venuto gradualmente: partecipare ad una banalissima chat. Ora, qualcuno potrebbe credere che per il sottoscritto caratterizzato da sempre da una riservatezza maniacale, praticamente un misantropo totale da capo a piedi, sia stato più facile che per altri per es. mangiare verdure. Libero di crederlo. Non mi va nemmeno di convincerlo del contrario.

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Messaggio  richarson Dom Feb 28, 2016 5:13 pm

Vedi Deultimo, la mia perdita di volontà deriva dalla presa di conoscenza che il mondo fuori è più forte di me. Posso dire che dopo anni di affannosa ricerca di rimanere a galla, adesso ho mollato. La vita fuori richiede una concentrazione, uno sforzo mentale che anche volendo non sono più capace di sostenere. Fino a due anni fa percorrevo anche 120 km in bici, alzandomi la domenica mattina alle 7,30 e partendo. Ora mi alzo alle 12,30. Questa discussione è proprio per capire come fare a riaccendere un minimo di voglia di volontà. Non so se siano stati i farmaci, se sia l'alimentazione o cosa, ma io mi sento assolutamente privo di forze.

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Messaggio  deultimo Dom Feb 28, 2016 5:57 pm

Ciao Richarson, innanzitutto volevo dirti che nell'ultimo post non mi riferivo a te, e cmq non volevo rimproverare nessuno, solo magari chiedere ad altri di prendere atto che esistono diverse esperienze di vita che vanno tutte rispettate. Nessuno qui, credo, ambisce a mettersi in cattedra. L'unica cattedra, almeno per quanto mi riguarda, è l'esperienza personale. Nel caso specifico certamente i nostri casi sono diversissimi perché il sottoscritto non ha mai goduto di un livello di energia paragonabile a quella necessaria per fare 120 km in bici, ed anche meno per es. ad affrontare la vita cosiddetta normale che tuttora non conduco. Perciò, anche se ti dico che per me l'unico farmaco che assunsi mi sedò talmente tanto da incidere pesantemente sulla mia vita lavorativa (allora lavoravo), e cioè che al sottoscritto quel farmaco non ha recato alcun giovamento, anzi tutto il contrario, devi prendere questa mia esperienza con le molle perchè noi due abbiamo certamente di base due livelli energetici incomparabili, visto che la mia aggressività è quasi nulla. Tuttavia anche se posso ammettere che è più facile per quelli come me prefiggersi degli obiettivi poco ambiziosi, persino ridicoli, rispetto a quelli come te, non vedo alternative. Anche il fatto che assumi farmaci comporta un certo sforzo di volontà da parte tua perchè sei consapevole che ti fanno bene, addirittura che non potresti farne a meno. Non devi far altro che trasferire una parte di questa tua volontà (innegabilmente presente) su altri oggetti che non attengano alla farmacologia, dopo essersi convinto che questi ti fanno altrettanto bene di quelle tue pasticche. L'impressione è che nel tuo affidarti totalmente alla farmacologia ti aspetti un farmaco miracoloso che presumibilmente non verrà mai. E' forse questo il miracolo che aspetti?

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Messaggio  tic tac Dom Feb 28, 2016 8:24 pm

richarson ha scritto:Vedi Deultimo, la mia perdita di volontà deriva dalla presa di conoscenza che il mondo fuori è più forte di me. Posso dire che dopo anni di affannosa ricerca di rimanere a galla, adesso ho mollato. La vita fuori richiede una concentrazione, uno sforzo mentale che anche volendo non sono più capace di sostenere. Fino a due anni fa percorrevo anche 120 km in bici, alzandomi la domenica mattina alle 7,30 e partendo. Ora mi alzo alle 12,30. Questa discussione è proprio per capire come fare a riaccendere un minimo di voglia di volontà. Non so se siano stati i farmaci, se sia l'alimentazione o cosa, ma io mi sento assolutamente privo di forze.

L'assenza di volontà è causata dall'assenza di stimoli.
Per trovare stimoli bisogna sforzarsi di uscire di casa e guardarsi intorno.
Si può cominciare con piccole cose, come una passeggiata in un centro commerciale in ore poco affollate. Guardare le vetrine, le nuove tendenze, osservare gli altri, un piccolo acquisto, ...
Poi, il resto viene da sé.

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Messaggio  richarson Lun Feb 29, 2016 10:38 am

Tic tac, non è così semplice. Ormai sono 15 anni che lotto con questa tragedia e credimi ne ho provate di tutto.

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Messaggio  richarson Lun Feb 29, 2016 11:35 am

Deultimo, il miracolo che mi aspetto è generico e non ben identificato. Mi aspetto di alzarmi una mattina e sentirmi di nuovo in forza e voglioso di fare. Considera che io ho sempre fatto un sacco di sport fin da bambino, ho fatto alpinismo, nuoto, ecc. Sono sempre andato in moto da strada e fuoristrada, in bici, ecc. Ora sono due anni che ho tutto lì in garage fermo. La moto da enduro non la metto in moto da un anno e quella da strada la riaccendo ogni tanto solo sul cavalletto. Ho tutte le bici appese, sgonfie. Poi ho il giardino e terreno. Non sono più in grado nemmeno di tagliare l'erba o di fare i piccoli lavori di manutenzione. Un abbandono totale come la mia persona. Mi rado una volta ogni quindici giorni, non curo più l'abbigliamento, i capelli, ecc. Uno schifo totale

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Messaggio  mazzonrocky Lun Feb 29, 2016 4:53 pm

Ho riletto sui tuoi post che l'origine del tuo problema, o sicuramente la causa scatenante, è stata la crisi lavorativa con tutto quello che ne consegue.
La cosa "positiva" è in questo caso che sai bene con cosa prendertela, non è una malattia che è nata misteriosamente dentro di te e che non riesci a spiegarti. E' una perdita del tuo ruolo. Mi chiedo che fine abbiano fatto gli amici, se si sono allontanati, se li hai allontanati...
Ho potuto rilevare nelle mie esperienze di vita che questo accade. Che gli amici abbandonino e che gli amici vengano rifiutati. Accade quasi sempre, quando ci sono difficoltà, se non si risolvono in breve tempo Le persone tendono a restare alla larga, per paura del contagio. E' anche il non sapere cosa fare per aiutare. E' il fare un'azione sbagliata, dare un consiglio sbagliato o banale, e sentirsi per questo rifiutati. Una cosa tira l'altra, anche in questo. Io per anni ho provato odio verso diversi ex-amici. Odio puro, quasi ossessivo, desiderio non di uccidere ma di veder passare il loro cadavere nel fiume. Ci sto mettendo anni, ma piano piano mi pare che questo desiderio di vederli morti o sofferenti e bisognosi di aiuto si stia un pò attenuando, anche se non è scomparso. Non voglio passare il resto della vita sulla riva del fiume, in attesa, senza sentimenti positivi. Non dico di essere riuscito, tutt'altro. La psicoterapia in questo mi sta aiutando, credo. Il prendermi cura dei mie sentimenti mi sta aiutando. Prima, quando incontravo gli ex-amici odiati (uno in particolare, che continuo a disprezzare per il suo egoismo e la sua ignavia) mi capitava di avere stress emozionali intensissimi, tachicardia, voglia di risolvere tutto con un duello verbale, magari anche fisico, ristabilire giustizia e verità. Ora vedo gli altri come persone che hanno un sacco di problemi, come me. Cerco di coglierne gli aspetti positivi, anche in modo egoistico, cosa che prima non ho mai fatto. Cioè penso "si, è uno str..... e ancora una volta si conferma per quello che è, ma non è colpa sua..." e ricordo le esperienze piacevoli che abbiamo vissuto insieme e quello che ancora potremmo vivere. Nono ho più l'età per crearmi nuovi amici importanti, resterei solo, ed è anche una cosa che ho valutato moltissime volte. Ma non voglio ancora restare solo. Perchè degli altri abbiamo bisogno, e gli altri sono diversi da noi, imperfetti come noi....

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Messaggio  richarson Lun Feb 29, 2016 5:41 pm

Ti dico solamente che se avessi un fucile di precisione, avrei un sacco di conti da regolare.

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Messaggio  richarson Lun Feb 29, 2016 6:21 pm

Gli amici? ho perso tutti gli amici che avevo. Tavola rasa. Il mio stato non mi consente di interagire con gli altri in modo tranquillo e rilassato. Mi basta poco e parto per la tangente. La gente mi urta, mi da fastidio. Io sto bene con i miei animali, almeno non mi voltano le spalle, non ridono di me, non mi tradiscono e non mi diranno mai "ti ci vuole un medico buono, ma buono davvero!"

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Messaggio  Fantasma Mer Mar 02, 2016 6:11 pm

Ti capisco Richardson, ho la metà dei tuoi anni ma sono piazzato uguale...si comincia piano piano, non ti fai più la barba..non pulisci casa.
Ho sempre fatto sport, ora riesco solo a drogarmi e stare suo divano come ora.
Non esco volentieri, in mezzo alla gente mi sento a disagio.
Avevo passioni che ora non ho più...piacevo alle ragazze...
Ora mi addormento la sera pregando Dio di non svegliarmi più...a volte ho fitte in testa molto forti, e non mi vergogno a dire che vorrei fossero fatali così da non dover dare alla mia famiglia il dispiacere del mio suicidio....

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Messaggio  richarson Gio Mar 03, 2016 9:37 am

Sono sconcertato leggendo quante persone giovani siano afflitte da questa malattia. Io ho iniziato ad avere i primi disturbi a 40 anni e fino ad allora devo dire ho avuto una vita regolare, mi sono divertito ed ho avuto anche delle soddisfazioni. Dopo è stata un odissea culminata nella situazione attuale. Ormai ho un età per cui anche se morissi il meglio di me l'ho già dato. Non riesco a concepire però come possa un giovane pensare di passare una vita nella mia situazione. Invito tutti i giovani nella mia situazione di tentare di trovare le ultime risorse rimaste per chiedersi il perché della loro situazione e tentare di svoltare vita. A 20, 25, 30, si può tentare di cambiare. Alla mia età si hanno troppi vincoli familiari per cui non è facile mettere un punto e ripartire.

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Messaggio  Fantasma Gio Mar 03, 2016 2:26 pm

Eh lo,so Richardson, però credo che i giovani saranno sempre più vittima della depressione...la difficoltà della vita quotidiana da affrontare senza lavoro, o con un lavoro precario o in nero (come me), una società che in nome del liberalismo rinnega sempre più i veri valori, il marchio di eterni bambocci, la quasi impossibilità di creare un nucleo famigliare , una società in cui è meno grave distruggere una persona che distruggere l iPhone...
citando un film ti dico che mi sento come se fosse il primo giorno d inverno e io mi ritrovo chiuso fuori di casa...tutti i giorni...

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