Nervosismo, stanchezza e arresa

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Messaggio  Pincopallino Lun Gen 18, 2016 11:26 pm

Ciao ragazzi Very Happy
Non scrivo da un bel pò su questo sito e stasera ho deciso di sfogarmi un pò qua.

Mi sento sempre più stanco e confuso, la stanchezza ha superato quasi la confusione stavolta però. Sono stanco dei litigi, sono stanco dei brutti pensieri, sono stanco dell'astio che sento tra i miei genitori, sono stato di tutte le cose negative che sento.
Stasera ho rotto un altro computer, il secondo in 5 o 6 mesi, questo però era nuovo e mio padre si è anche messo a piangere perché avevano speso molti soldi per comprarlo. A me mi dispiace anche, però se mi fanno venire sempre un attacco di nervi la colpa è anche loro. Già io Sto male per fatti miei, sentire loro litigare mi fa innervosire anche di più e quando esploso faccio cose che non dovrei fare. Oggi ho quasi picchiato entrambi, direi che li ho picchiati e non mi era quasi mai capitato, non come oggi.
Il fatto è che non ce la faccio più a sentirli litigare, anche se non litigano più come qualche anno fa. Adesso però non so perché ma non riesco a tenermi, appena li sento litigare mi innervosiscono subito e spesso esplodo.

Non so più se voglio più bene ai miei genitori sinceramente, forse li voglio ancora bene ma non come prima.

Comunque i miei genitori non sino più il problema principale, non è più come quando ero piccolo che mi bastava tranquillità per stare bene. Adesso mi sento proprio disturbato, la vita non mi da gioia, la vedo morta e senza speranza. In più in certi moebti come stasera esplodo nell'ira più brutts cosa che agari prima non Vrri fatto.

Sono andando dalla psicologa per la prima volta la settimana scorsa, direi che è andata benino..io gli ho raccontato alcuni dei dei miei problemi e lei mi ha ascoltato.
Però quando sono uscito dal suo studio mi sentivo molto più confuso rispetto a prima.

Boh io non so più cosa fare,mi sento stanco, confuso e senza speranza e via d'uscita.
A uccidermi pur volendo non ci riesco. Non so più neanche cosa vorrei. Quando Sto così mi viene fame. Quindi forse fra un pò vado mangiare. Sempre se la cucina e libera. Ma forse mi addormenterò.
E niente ragazzi, questo credo che sia tutto.

Pincopallino

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Messaggio  Pavely II Mar Gen 19, 2016 10:20 am

La rabbia nasce dalla paura.

Nel tuo post, ho percepito un uomo terrorrizzato.

Un uomo che alza le mani, perché non riesce a vivere la paura in modo razionale.

Io vorrei dirti che la rabbia, quella rabbia che provi, a lungo andare produce odio. L'odio genera proprio da sentimenti di rabbia che si ripeto e si ripetono...

§

Cerca di non odiare.

Cerca di capire come la tua rabbia discenda dalla paura.

Cerca di far evolvere l'odio che provi in ansia, cerca di pensarlo come tale, cerca di viverlo come tale.

E una volta vissuta l'emozione dell'ansia, cerca di rendere produttivo il cambiamento (gioia).

§

Avere genitori che litigano è, sempre, un dolore immenso.

Sono ferite che non si rimarginano.

§

Ti incoraggio a resistere...

(No, non ci sono consigli assoluti in questo senso...)

Pavely II

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Messaggio  mazzonrocky Mar Gen 19, 2016 4:37 pm

Caro PInco, anzitutto ottima la soluzione della psicoterapia. Io anagraficamente potrei essere tu padre e sto facendo psicoterapia da due anni e mezzo. Se l'avessi fatta 30 anni fa avrei vissuto meglio, senza dubbio. E' dura, a volte è durissima, è lunga. Non aspettarti che da un giorno all'altro tutto si risolva. E' come andare sull'Everest. Un passo dietro l'altro, lentamente, anche se non vedi la cima. E' quello il tuo obbiettivo, sai che c'è, ed è solo camminando lentamente che ci arriverai, è l'unico modo. Gli adulti litigano, a volte si dividono, e a volte non so come mai non si rendono conto che stanno facendo male a persone innocenti come i figli. Perché io penso che un figlio sia innocente anche se fa della grandi cavolate. Crescendo però deve metterci del suo per migliorare. Io per decenni ho incolpato i miei genitori della mia timidezza e delle mie occasioni perse. Avrei potuto continuare così fino alla morte, ma fortunatamente ho capito prima che la mia vita è mia, e solo io posso cambiarla, fortuna e sfortuna le trovi entrambe sul tuo percorso. Il pessimista vede solo la sfortuna. Dici che hai in pratica picchiato i tuoi genitori. Io sono fisicamente molto reattivo e nella mia vita mi è andata sempre bene: non ho mai picchiato nessuno e mai nessuno ha picchiato me, solo qualche strattone e tentativo infruttuoso di pugni da parte dei miei antagonisti, minacce con crick, minacce con arma d fuoco (subite).....sono sempre stato uno che non si tira indietro, ma questo è sempre stato un mio problema, non una cosa di cui vado orgoglioso. Mi è andata bene, sono vivo, libero, in forma, sono maturo, sono padre di quasi adulti direi felici. Se vedi che i tuoi genitori fanno enormi errori, tienili presenti per non fare tu gli stessi errori quando sarà il tuo momento, ma pensa alla tua vita, a non farti distruggere da questo. La aggressività io ti suggerirei (ma chissà quanti lo hanno già fatto) di sfogarla in qualche sport. Il mio parere personale è che gli sport di combattimento che prevedono di colpire l'avversario non vadano bene. Quando uno si addestra per colpire, alla fine non vede l'ora di farlo, gli basta qualche scusa, qualche sopravvalutazione di una piccola offesa...e si rischia di rovinare la propria vita e quella di altri. Io amo il judo. Si lotta, ci si rotola, tra amici-avversari, c'è il contatto fisico che è importantissimo, si capiscono subito i propri limiti...è fantastico. Provalo. Si impara il rispetto dell'altro. Magari già lo fai. Ti assicuro che dopo il primo stangolamento che subisci, le prima cadute secche, il rispetto diventa obbligatorio. E dopo si sorride e si scherza, in amicizia. Certo, le teste di cavolo ci sono ovunque, ma il judo in linea di massima non le attira,perchè se c'è un buon maestro le mette in riga subito, lì non si può simulare quello che non si è. Scusa la mia propaganda pro judo ed ascolta solo questa mia energica posizione: LE MANI NON SI USANO! Anch'io ho rotto molte cose, anche piccole parti del mio corpo, e se posso aiutare qualcuno a non fare la cavolate che ho fatto io, e a dedicare le proprie energie a cose più cotruttive, a imparare, a crescere, a essere meglio dei propri genitori, alla fine a capirli (quando si diventa adulti), se posso aiutare qualcuno ad evitare di farsi del male, questo da un senso alla mia vita. Racconta qualcosa di più della tua vita, se vuoi . Spero che tu voglia.

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Messaggio  mazzonrocky Mar Gen 19, 2016 5:03 pm

Ho dato un occhiata adesso ai tuoi messaggi precedenti. Hai 17-18 anni, vivi in Germania, ed hai abbandonato la scuola. Hai parlato del grave problema della ragazza con suo padre che si masturba davanti a lei. Non so come la cosa si sia risolta. Cosa è successo, la senti ancora, la vedi ancora, oppure la storia è finita e non ne sai più niente? Ti posso dire, per solidarietà, che io a 17 anni ero solissimo e che a scuola non combinavo nulla, ma ho continuato per inerzia. Che a 17 anni mi sono innamorato perso di una ragazza che non ho mai baciato, e che quando siamo usciti in compagnia mi tremavano le gambe e la voce. Poi la sua famiglia si è trasferita. Sai quando glielo ho detto che ero innamorato perso, ma proprio perso? qualche decennio dopo, quando l'ho trovata grazie a internet (classico) a 1000 km di distanza, e ci siamo poi visti. Una bella donna (di solito invecchiando diventiamo tutti dei cessi), avevo questa cosa in sospeso da tutta la vita, e glielo ho detto. Finita lì, ma mi sono sentito più a posto. Lei ha avuto un paio di mariti ed alcuni figli, è una professionista, è stata picchiata dal secondo marito che ha denunciato, sta con un professionista a cui manda teneri messaggini d'amore (uno l'ha mandato per sbaglio a me e ci abbiamo scherzato sopra). Anche l'enorme rimpianto che mi portavo dentro si è attenuato enormemente, anche se non è scomparso. Ti dico questo perché dimostra che la vita continua, sempre, e bisogna trovare il modo di conservare la curiosità di vedere come va a finire, cercando di guidare, di scegliere cosa fare e cosa non fare. Se io al quel tempo fossi stato diverso, la mia vita sarebbe stata diversa. Non ci saremmo certo sposati (credo) ma avrei vissuto esperienze diverse. Noi ci sentiamo al centro del mondo, ma siamo formichine. Tuti quelli che ci stanno attorno hanno problemi (leggi questo forum, appunto). Quando siamo abbattuti, dei problemi degl altri non ce ne frega niente, e immagino che questo sia ora il tuo sentimento. Tuttavia a vlte leggere qualche storiella rimette in moto (per me è così) l'interesse per la vita. Dio, come mi manca quella ragazza, quell'innamoramento, era davvero bellissima, e io anche, ma dentro di me ero un topolino terrorizzato dal mondo, quasi invisibile perché mi nascondevo. Sarà per la prossima vita.

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Messaggio  Pincopallino Mer Gen 20, 2016 7:06 pm

Pavely II ha scritto:La rabbia nasce dalla paura.

Nel tuo post, ho percepito un uomo terrorrizzato.

Un uomo che alza le mani, perché non riesce a vivere la paura in modo razionale.

Io vorrei dirti che la rabbia, quella rabbia che provi, a lungo andare produce odio. L'odio genera proprio da sentimenti di rabbia che si ripeto e si ripetono...

§

Cerca di non odiare.

Cerca di capire come la tua rabbia discenda dalla paura.

Cerca di far evolvere l'odio che provi in ansia, cerca di pensarlo come tale, cerca di viverlo come tale.

E una volta vissuta l'emozione dell'ansia, cerca di rendere produttivo il cambiamento (gioia).

§

Avere genitori che litigano è, sempre, un dolore immenso.

Sono ferite che non si rimarginano.

§

Ti incoraggio a resistere...

(No, non ci sono consigli assoluti in questo senso...)

Grazie per avermi risposto Smile
Proverò a trasformare la rabbia in qualcosa di positivo, se continuo così finisce che la rabbia cresce sempre di più con il rischio di arrivare a fare qualcosa di molto grave....

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Messaggio  Pincopallino Mer Gen 20, 2016 7:14 pm

mazzonrocky ha scritto:Caro PInco, anzitutto ottima la soluzione della psicoterapia. Io anagraficamente potrei essere tu padre e sto facendo psicoterapia da due anni e mezzo. Se l'avessi fatta 30 anni fa avrei vissuto meglio, senza dubbio. E' dura, a volte è durissima, è lunga. Non aspettarti che da un giorno all'altro tutto si risolva. E' come andare sull'Everest. Un passo dietro l'altro, lentamente, anche se non vedi la cima. E' quello il tuo obbiettivo, sai che c'è, ed è solo camminando lentamente che ci arriverai, è l'unico modo. Gli adulti litigano, a volte si dividono, e a volte non so come mai non si rendono conto che stanno facendo male a persone innocenti come i figli. Perché io penso che un figlio sia innocente anche se fa della grandi cavolate. Crescendo però deve metterci del suo per migliorare. Io per decenni ho incolpato i miei genitori della mia timidezza e delle mie occasioni perse. Avrei potuto continuare così fino alla morte, ma fortunatamente ho capito prima che la mia vita è mia, e solo io posso cambiarla, fortuna e sfortuna le trovi entrambe sul tuo percorso. Il pessimista vede solo la sfortuna. Dici che hai in pratica picchiato i tuoi genitori.  Io sono fisicamente molto reattivo e nella mia vita mi è andata sempre bene: non ho mai picchiato nessuno e mai nessuno ha picchiato me, solo qualche strattone e tentativo infruttuoso di pugni da parte dei miei antagonisti, minacce con crick, minacce con arma d fuoco (subite).....sono sempre stato uno che non si tira indietro, ma questo è sempre stato un mio problema, non una cosa di cui vado orgoglioso. Mi è andata bene, sono vivo, libero, in forma, sono maturo, sono padre di quasi adulti direi felici. Se vedi che i tuoi genitori fanno enormi errori, tienili presenti per non fare tu gli stessi errori quando sarà il tuo Very Happy momento, ma pensa alla tua vita, a non farti distruggere da questo. La aggressività io ti suggerirei (ma chissà quanti lo hanno già fatto)  di sfogarla in qualche sport. Il mio parere personale è che gli sport di combattimento che prevedono di colpire l'avversario non vadano bene. Quando uno si addestra per colpire, alla fine non vede l'ora di farlo, gli basta qualche scusa, qualche sopravvalutazione di una piccola offesa...e si rischia di rovinare la propria vita e quella di altri. Io amo il judo. Si lotta, ci si rotola, tra amici-avversari, c'è il contatto fisico che è importantissimo, si capiscono subito i propri limiti...è fantastico. Provalo. Si impara il rispetto dell'altro. Magari già lo fai. Ti assicuro che dopo il primo stangolamento che subisci, le prima cadute secche, il rispetto diventa obbligatorio. E dopo si sorride e si scherza, in amicizia. Certo, le teste di cavolo ci sono ovunque, ma il judo in linea di massima non le attira,perchè se c'è un buon maestro le mette in riga subito, lì non si può simulare quello che non si è. Scusa la mia propaganda pro judo ed ascolta solo questa mia energica posizione: LE MANI NON SI USANO! Anch'io ho rotto molte cose, anche piccole parti del mio corpo, e se posso aiutare qualcuno a non fare la cavolate che ho fatto io, e a dedicare le proprie energie a cose più cotruttive, a imparare, a crescere, a essere meglio dei propri genitori, alla fine a capirli (quando si diventa adulti), se posso aiutare qualcuno ad evitare di farsi del male, questo da un senso alla mia vita.  Racconta qualcosa di più della tua vita, se vuoi . Spero che tu voglia.


In parte mi sono rispecchiato in quello che hai scritto. Anche io per molto tempo ho dato la colpa ai miei genitori per i miei fallimenti, per la mia timidezza o per le mie brutte abitudini. Anche adesso so che loro sono i principali responsabili delle cose brylutte che mi sono capitare e del tipo di personalità che mi ha accompagnato per gran parte della mia vita.
Come hai scritto tu però fermarsi e condannare i propri genitori per sempre non ha senso, siamo noi alla fine che dobbiamo cambiare le nostre vinte perché nessun'altro lo farà al posto nostro.
Da un pò di tempo penso di andare in palestra ma fino adesso sono sempre rimasto fermo, alle volte penso che andare avanti non abbia senso e rimango semprr fermo con le mano in mano.

Grazie per la risposta Smile

Pincopallino

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Messaggio  Pincopallino Mer Gen 20, 2016 7:26 pm

mazzonrocky ha scritto:Ho dato un occhiata adesso ai tuoi messaggi precedenti. Hai 17-18 anni, vivi in Germania, ed hai abbandonato la scuola. Hai parlato del grave problema della ragazza con suo padre che si masturba davanti a lei. Non so come la cosa si sia risolta. Cosa è successo, la senti ancora, la vedi ancora, oppure la storia è finita e non ne sai più niente? Ti posso dire, per solidarietà, che io a 17 anni ero solissimo e che a scuola non combinavo nulla, ma ho continuato per inerzia. Che a 17 anni mi sono innamorato perso di una ragazza che non ho mai baciato, e che quando siamo usciti in compagnia mi tremavano le gambe e la voce. Poi la sua famiglia si è trasferita. Sai quando glielo ho detto che ero innamorato perso, ma proprio perso? qualche decennio dopo, quando l'ho trovata grazie a internet (classico) a 1000 km di distanza, e ci siamo poi visti. Una bella donna (di solito invecchiando diventiamo tutti dei cessi), avevo questa cosa in sospeso da tutta la vita, e glielo ho detto. Finita lì, ma mi sono sentito più a posto. Lei ha avuto un paio di mariti ed alcuni figli, è una professionista, è stata picchiata dal secondo marito che ha denunciato, sta con un professionista a cui manda teneri messaggini d'amore (uno l'ha mandato per sbaglio a me e ci abbiamo scherzato sopra). Anche l'enorme rimpianto che mi portavo dentro si è attenuato enormemente, anche se non è scomparso. Ti dico questo perché dimostra che la vita continua, sempre, e bisogna  trovare il modo di conservare la curiosità di vedere come va a finire, cercando di guidare, di scegliere cosa fare e cosa non fare. Se io al quel tempo fossi stato diverso Question , la mia vita sarebbe stata diversa. Non ci saremmo certo sposati (credo) ma avrei vissuto esperienze diverse. Noi ci sentiamo al centro del mondo, ma siamo formichine. Tuti quelli che ci stanno attorno hanno problemi (leggi questo forum, appunto). Quando siamo abbattuti, dei problemi degl altri non ce ne frega niente, e immagino che questo sia ora il tuo sentimento. Tuttavia a vlte leggere qualche storiella rimette in moto (per me è così) l'interesse per la vita. Dio, come mi manca quella ragazza, quell'innamoramento, era davvero bellissima, e io anche, ma dentro di me ero un topolino terrorizzato dal mondo, quasi invisibile perché mi nascondevo. Sarà per la prossima vita.

Con quella ragazza sto ancora insieme, ci sentiamo quando possiamo e proviamo ad aiutarci a vicenda.
Quel brutto problema con suo padre si è risolto credo nei migliori dei modi e adesso lei per quanto mi dice sta bene e non ha piu problemi.
Io ho paura che so già come va a finire questa vita, spero di sbagliarmi però.

Grazie anche a te per la risposta e per l'aiuto Smile

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Messaggio  giuliopiacente Gio Gen 21, 2016 9:25 am

ciao pincopallino
quando ti senti arrabiato prima cosa eshi di casa fai una passegiata o fai qualunque cosa limportante ritornare a casa calmo perche questo comportamento afliggera alle persone piu vicine nella tua vita nel presente e nel futuro.
magari se puoi prenderti cura di un animaletto puo darti calma .
nella vita mai pensa negativo anzi cerca di forzarti a pensare positivo perche il pensiero si trasforma in realta
buona fortuna

giuliopiacente

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