Come si studia in università?

Salve, se leggerete il mio post sul forum principale vi renderete conto del perchè di questo topic!
Ad ogni modo, in teoria lavorerò quasi full time, mi prenderò due giorni a settimana per seguire i corsi e farmi passare appunti e approfitterò delle giornate di pioggia (giardiniere) per studiare più intensamente.
Ma non ho la più pallida idea di come si studi in università, per esempio:
Come si studiano libroni da infinite pagine?
Sento spesso di gente che ripete e continua a ripetere libri interi, ma come fai a ripetere un libro da 500 e passa pagine se non il doppio?
Una volta finito di studiare pagine 500 come è possibile ripetere da pagina 1 a 10 senza aiuti esterni (domande ecc..), ripetendo tutto a pappardella e soprattutto un libro intero in un giorno?

Ad ogni modo, essendo i forum a tema pieni di spacconi preferisco chiedere a voi, nettamente più schietti e sinceri. Come si studia realmente in università? Vi ringrazio in anticipo.

Sono laureato in Giurisprudenza e ho studiato "i libroni" di 500 e passa pagine.

In breve, è bene tenere presente che nessuno, dico n e s s u n o, ti chiede di sapere a pappardella quei libri.

Questo, per la semplice ragione, che, ma non è una cosa ovvia come sembra, nessun essere umano può ricordare un libro di 500 pagine.

Ogni "libro di testo" ha determinati testi di riferimento: ad esempio, in giurisprudenza, gli articoli che devi memorizzare. E sicuramente, è strutturato in modo da fornire informazioni accanto a questi testi: concetti e letture che devi capire e ricordare.

Studiare all'Università implica "memoria".

Tieni conto che la memoria vede, come passo necessario, la "ripetizione" a intervalli sempre più lunghi.

Cioè: ogni esame comporta, in media tre letture (si: vuol dire che per un esame, se il testo è di 500 pagine, lo dovrai leggere 3 volte).

Supponendo un tempo di tre mesi, le prime due letture devono avvenire nel primo mese, la terza nel secondo mese (cioè: la terza rilettura implica un tempo più lungo...), e il terzo mese implicherà esercitazione, una lettura veloce, eventuali appunti.

Se le pagine di riferimento sono 500 e passa, scordati di prendere appunti puntuali su tutto il testo. Non si fa, è inutile, è improduttivo e, di certo, non hai il tempo per farlo (e, per dire, non sei editor).

Il terzo mese puoi "simulare" l'esame (con domande etc...).

E' importantissimo "registrarsi", ad esempio, con la videocamera o incidere la propria voce su PowePoint.

Cioè: il terzo mese, di solito, si fanno delle Slides con i concetti fondamentali e si prova una "ipotetica" conferenza che parli di ciò che stai studiando.

Mi ripeto: non commettere l'errore di prendere migliaia di appunti... fai delle slides, dei cartoncini, e allenati a ricordare partendo da questi.

Leggi molto, impara a memoria solo l'essenziale, prenditi molto tempo per esercitarti.

Tieni conto che... se devi leggere un libro di 500 pagine e pensando che tu abbia 20 giorni per studiare, significa che il primo mese dovrai leggere 50 pagine al giorno.

Non barare: non farne di meno ma, soprattutto, non farne di più.

Non superare mai le 50 pagine al giorno questo perché nessun essere dotato di raziocinio ne può assimilare di più in un giorno.

Non commettere l'errore di tanti studenti che arrivano anche a 80, 100 pagine al giorno. Credimi: non serve a nulla.

Poche pagine, fatte bene.

Tieni conto che per leggere cinquanta pagine ti ci vorranno circa 2 ore.

Il che implica che quelle ore dovresti essere tranquillo, riposato e prenderti, almeno, una pausa.

Fatte le 50 pagine, risfogliale. Rivedile e, eventuale, scrivi qualche nota a margine: è un lavoro che ti occupera circa un'ora.

Puoi anche fare un po' più di pagine o un po' meno (ad esempio, ragionando per capitoli o paragrafi).

Non dimenticare che un terzo del lavoro è comprensione, un terzo è memorizzazione, un terzo è esercitazione.

Infine: è quasi tutto andare a lezione.

Qualsiasi sia la facoltà che fai, è tutto poter andare a lezione, ascoltarlo e tentare di costruire un rapporto con lui e con gli assistenti.

L'idea di: "Non vado a lezione e mi faccio passare gli appunti" non va molto bene: ma dovendo lavorare, spesso, non si può fare altrimenti.

Tieni conto che, di solito, chi prende voti alti non manca una lezione e - nove volte su dieci - molto semplicemente ripete ciò che i professori hanno detto, lettera su lettera.

Infatti, all'esame i professori chiedono ciò che hanno spiegato a lezione.

Ma questo non perché siano cattivi o altro: no.

Lo fanno perché - ovviamente - non sanno il libro di testo a memoria o in modo puntuale (mi ripeto: nessun essere umano sa un libro di testo di 500 pagine a memoria); di solito i libri di testo sono lontani anni luce dalla realtà pratica; poi sostanzialmente, sono dei sciovinisti pazzeschi.

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Ti auguro ogni bene per il tuo studio.



Un ultima cosa.

Potrà accadere, benissimo, che la depressione ti ostacoli enormemente nello studio.

Perdonati.

Così come ho fatto io.

Se cadrai, se inciamperai, se verranno giorni in cui non ce la farai per giorni difficili, non essere duro con te stesso.

La depressione, spesso, è un problema che ha ragioni biologiche evidenti. E' una diversità del cervello.

Di cui non devi vergognarti.

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Una buona strategia, ad esempio, potrebbe essere anche spiegare la depressione agli assistenti.

(Sono obbligati alla riservatezza).

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un abbraccio e un fortissimo incoraggiamento!

Grazie per la risposta, purtroppo avendo preso il diploma al serale ho molte lacune, non ho un metodo di studio preciso e non sono abituato a studiare in maniera "pesante".
Per dire, quando avevo da studiare quello che facevo se avevo 30 pagine di storia ad esempio era: leggerle, riassumerle al pc (sono più rapido), stampare e rileggere apportando ulteriori tagli ma mantenendo a mente i concetti eliminati e il giorno dopo imparare bene ciò che avevo riassunto in 10 pagine o meno. Purtroppo avevo a che fare con una professoressa che durante l'interrogazione si limitava a dire "ti ascolto", lasciandoti parlare mezzora. E in assenza di domande mirate ecc.. allora mi trovavo costretto a studiare e ripetere a pappagallo. Tuttavia nei test scritti solitamente non ho mai studiato, al massimo davo una lettura veloce perchè avendo una domanda (aperta) a cui rispondere riuscivo a pescare le informazioni che mi servivano, ma questo proprio perchè era la domanda che mi accendeva la lampadina.
Ma devo riconoscere che per studiare in quel modo 20 pagine ci mettevo mezza giornata, considerando la poca concentrazione che avevo a quei tempi.
La mia paura è che non potendo seguire le lezioni avrei il doppio del lavoro da fare a casa, e che una volta arrivato all'ultimo capitolo del libro io non riesca a ricordare informazioni a sufficienza del primo, per riuscire a costruire un discorso. Nel senso, potrei rispondere a due domande, ma parlare liberamente o meglio ripetere un capitolo intero studiato parecchi giorni non so se ne sarei in grado.
Per la maturità ad esempio ho rimandato fino all'inizio della prima prova e alla fine anche durante le varie prove non ho toccato nulla ad eccezione del giorno prima del quizzone e dell'orale in cui in un giorno ho fatto i salti mortali per memorizzare formule che mai ci sono state richieste e argomenti mai trattati. Però comunque si trattava sempre di poca roba, per nulla paragonabile a volumi di 500 e passa pagine, anche se poi, basandosi su ciò che vogliono i docenti, riassumendo e scartando il superfluo quelle 500 pagine diminuiscono di molto. Ora appena arrivano gli editest inizio intanto a studiarmi da zero matematica, biologia, chimica e fisica, fondamentali nel caso di test di ammissione e soprattutto per colmare le mie lacune e mettermi alla prova in questi mesi.

Dai che ce la farai!

Coraggio!

Crashtest però dipende tantissimo dalle materie e da quanto sei portato tu per la rispettiva materia.

Immagino che studierai qualcosa di scientifico/tecnologico.
Io studiavo ingegneria (e mi piaceva, non ho finito per altre ragioni) e sinceramente, rispetto a quello che tocca fare in altre facoltà come per esempio giurisprudenza o facoltà umanistiche, il tempo richiesto per "memorizzare" (e quindi "ripetere") è tutto considerato minimo.

La questione è piuttosto capire e sapere applicare i concetti (e per carità, capire e saper applicare concetti è importante anche nelle facoltà umanistiche, ovviamente, però insomma, il discriminante è diverso).
Certamente frequentare aiuta perché appunto di tratta di materie dove, se capisci già a lezione, la maggior parte del lavoro è fatto.
Però si fa, anche perché mai nessuno né a giurisprudenza come scrive Pavely, né da altre parti ti chiederà mai di sapere 500 pagine a memoria..

In rete cmq ci sono dei tutorial o dei blog di studenti/ex studenti con tecniche di studio e di sintesi volte a ridurre i tempi.
Si tratta sostanzialmente di organizzazione delle informazioni e di organizzazione anche nell'approccio alla prima lettura/allo studio vero e proprio.

Quando ho tentato di ricominciare a studiare, li avevo trovati utili!

merla