Non ci avrei mai creduto...eppure sono depresso.

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Pavely II
Chisonoio
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Messaggio  Chisonoio Gio Gen 07, 2016 6:15 am

Ecco la mia storia..
Ciao a tutti parto del presupposto che mai e poi mai avrei pensato di ritrovarmi qui tra "sfigati" (ammettiamolo i depressi vengono etichettati facilmente così) eppure eccomi qui. Ho 20 anni e credo di essere entrato in depressione da 5 mesi oppure di esserci sempre stato da diverso tempo non lo so nemmeno io... Iniziò tutto quando conobbi la mia prima fidanzata circa due anni fa (comunque con le ragazze ci ho sempre saputo fare ho sempre attirato ma non ho mai avuto niente di serio ..) attualmente ex,avevamo una storia a distanza perché l'ho conosciuta nel paese dove vado d'estate a 300 km dalla mia città dove ero immischiato in un giro di spaccio e usavo droga ..e lei era diventata la mia ancora..in preda ai debiti scappai li da solo e ci fidanzammo..poi dovetti tornare nella mia città perché la mia famiglia aveva subito delle minacce e mio padre si allarmò e dovetti aiutare nelle indagini..solo 3 giorni dal commissario mi disse..passai un mese chiuso a casa dei nonni per paura e nel tragitto da casa mia stavo nel portabagagli tutto questo dura circa 40 giorni..nel frattempo la mia ragazza pensa che mi stia inventando tutta una storiella(non ha mai conosciuto realtà criminali) ed ero diventato abbastanza pesante perché sempre al computer a parlare con lei quando aveva gli studi ..e mi lasciò.. 3 giorni dopo in preda al panico più totale per i debiti e per lei..tento il suicidio mi butto dal quarto piano e che ci crediate oppure no..mi rompo solo il gomito,appena mi svegliai ricordo ancora le mie esatte parole "ma cosa cazzo ho fatto"? da lì in ospedale mi vennero a trovare amici,amiche,parenti le cose con la ragazza piano piano si sistemarono capii subito il mio errore ma non mi sentivo depresso,solo stupido e in un certo senso sollevato..e iniziai una nuova vita trasferendomi nel suo paese dove avevo già una cerchia di amicizie(vere in testa mia)..bene qui 8 mesi vanno a meraviglia mi sento un ragazzo normale come tutti senza problemi di droga ne altre cazzate trovo un lavoro per 6 mesi con la provincia,amici fidati e con una ragazza che mi voleva bene una vita normale insomma tranquilla ma ero FELICE...finché non mi lascia perché "non mi ama più" da lì vuoto totale..scateno perfino una rissa con i miei amici di lì che avevo tatuato sul braccio anni prima..per colpa di lei che ad una festa mi veniva vicino ed io l'allontanavo si sono messi in mezzo ed io ubriaco meno chiunque mi si para davanti..non contento dopo prendo la macchina e mi schianto(non volontariamente) e nessuno vuole più vedermi...Perdo tutti,amici e ragazza..mi sentivo triste,perso,SOLO. Dopo due settimane "tentai" di nuovo il suicidio se così si può dire (avevo preparato il cappio,scritto una lettera ma poi non ebbi il coraggio e in prede alle lacrime staccai tutto)..passa un mese e tento di rifarmi una vita nella città vicino a questo paese(li ormai ero malvisto la gente mi vedeva come un deliquente malfattore ecc)...e da dove ricomincio? Dalla droga..ma stavolta (facevo solo uso di spinelli e a volte ma raramente di cocaina) pesantemente qualsiasi droga,apparte l'eroina,che mi veniva offerta alle feste in discoteca o anche altrove la prendevo senza problemi,volevo vivere al limite..di nuovo per far vedere a tutti che potevo farcela anche da solo..e ci riuscii trovai anche lavoro come PR al Cocoricò e organizzavo pullman dalla mia zona,gli amici c'erano(per quanto fossero amicizie fittizie),le ragazze pure,una favola..ma mi mancava sempre qualcosa mi resi conto che tutto quello che facevo lo facevo per dimenticare lei..il primo amore..che tornò dopo circa 4 mesi in preda ai ripensamenti da lì non abbandonai la droga e le feste almeno non subito volevo divertirmi ero diventato più menefreghista..comunque lei dopo un discorso mi convince a smettere e passo praticamente metà agosto 2015 pulito...poi la notizia più brutta che poteva capire..muore lo zio di mio padre che mi ospitava a casa sua (anche se ho vissuto da solo nella casa di mia nonna,sempre lì per molti litigi con lui)...le cose per me si fanno chiare,nonna essendo "gelosa" della casa non mi lascia lì e mi costringe a tornare nella mia città natale dove non avevo più nessuno a parte la famiglia..passo settembre chiuso in casa da prima sempre nervoso poi sempre più triste,senza dormire la notte se non prima delle 5..le uscite di casa rarissime avendo pochi amici che chiamare amici è pure troppo..e l'ambiente lì non mi piaceva più(ps quello a cui dovevo i soldi almeno era stato arrestato) poi convinco nonna a lasciarmi casa di zio ..per ritentare di trasferirmi lì ..vedo la mia ragazza e la prima cosa che mi dice dopo un mese senza vederci è "svegliati" per il brutto periodo passato nella mia città..chattando comunque le cose si capiscono e mi vedeva cambiato e mi ci vedevo anch'io sinceramente..comunque tutto nella norma per due settimana a parte l'apatia che piano piano mi invadeva..(sarà la mancanza di droga?) ho un attacco di panico in pullman torno a casa chiamo i miei e torno nella mia città per curarmi...lo psichiatria dell asl mi prescrive dei regolatori del umore ma non li prendo per paura degli effetti collaterali mi facevano più paura delle droghe..mi dico che è solo un brutto momento..ma le cose peggioravano di giorno in giorno..stavo cambiando mi sentivo sempre più freddo apatico e le cose con la ragazza non andavano meglio tra litigate e incomprensioni ..comunque vado da vari psicologi il mese dopo ma senza risultati.. Anzi ero sempre più triste e vuoto cambiato mi sentivo "sfigato" insomma totalmente diverso.. Mi dissero che avevo delle crisi depressive..comunque tornai al paese per tre giorni per dei lavori da fare nella casa li.. La ragazza vorrebbe lasciarmi ma si intenerisce quando le spiego tutta la situazione di questa depressione ecc.. Torno di nuovo nella mia città per curarmi sta volta in maniera decisa...ma ahimè cosa sono diventato? Prima non ero così avevo sempre la battuta pronta,la risposta ero sempre attivo simpatico e non sopportavo vedere musi lunghi una positività una curiosità simpatia esagerate...Non esco più di casa,non riesco ad avere un dialogo più lungo di 2 minuti con qualcuno,sono sempre a terra,non mi va di far nulla,continui pensieri suicidari che provavo a scacciare perché avevo ancora lei "per combattere" ma mi sono reso conto a mio grande malincuore che la reazione era cambiata..ormai si era quasi del tutto sciolta ..e infatti dopo l'ultima litigata il 18 di dicembre vengo lasciato..definitivamente..la depressione è aumentata..e adesso come ho detto prima non sono nemmeno come ci sono finito qui tra gli "sfigati" ma ci sono..ultimamente piango e spesso vorrei suicidarmi sia per vendicarmi di tutti sia per porre fine a questo dolore che mi lacera da dentro..ma sto ancora lottando per la mia famiglia ma non so quanto durerò ..ho già progettato il suicidio e ci penso ogni dannato giorno..mia madre quando capisce che sto in una crisi e mi parla scoppio quasi sempre in lacrime come quasi fossi preso da un senso di colpa per essere un figlio così sfigato e fallito perché alla fine questo sono ...ho abbandonato la scuola per la droga e per i soldi facili..mi sono pentito ma la vita "normale" mi ha portato a stare così..odio la mia vita odio vivere a volte mi chiedo.. uno non può fare quello che vuole? Non può semplicemente morire e finire quest'agonia..? e vi dico un ultima cosa ne ho latti tanti di forum prima di scrivere..e provare dolore da sempre non è meglio di provare dolore sapendo cos è la felicità e lo stare bene ed essere "non sfigati" perché credetemi sono stato preso alla sprovvista più totale..piango urlo mi incupisco mi incazzo con me stesso giro frettoloso per casa non dormo quasi mai a volte anche più di un giorno lo passo sveglio..ho perfino chiesto a mia madre oggi in preda ad una crisi di chiudermi in una clinica e di farmi imbottire di tranquillanti e cassi vari...ma il mio desiderio più grande resta quello di morire.
Accetto qualsiasi risposta,critica è quello che volete ...sono tremendamente solo a combattere con me stesso.

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Messaggio  Pavely II Gio Gen 07, 2016 11:45 am

(Edit)


Ultima modifica di Pavely II il Gio Gen 07, 2016 4:39 pm - modificato 1 volta.

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Messaggio  Chisonoio Gio Gen 07, 2016 1:04 pm

Terzo piano ho sbagliato a scrivere..grazie delle prese in giro gratuite..comunque è il destro la casa precisamente è una cantoniera quindi in altezza dovrebbe essere sul terzo perdonami..ma è così come si allegano le foto?

Chisonoio

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Messaggio  Chisonoio Gio Gen 07, 2016 1:11 pm

Il gomito è esploso come un puzzle senti ma pensi che mi atteggio di un tentato suicidio? Assurdo

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Messaggio  canterel II Gio Gen 07, 2016 4:07 pm

ciao Chisonoio,
non vorrei parlare a nome di Pavely ma non credo che la sua intenzione fosse quella di prenderti in giro, e infatti ha concluso dichiarando la sua solidarietà, che credo genuina.

Per conto mio vorrei solo suggerirti di non cercare tanti significati e tante funzioni nei gesti distruttivi e/o autodistruttivi. Non vendicano niente. Non aggiustano niente. Il dolore dell'esistenza rimane tutto lì: al massimo, e purtroppo, si rovina o si interrompe l'esistenza.
Se il ritmo delle tue azioni e dei tuoi comportamenti rispecchia quello del tuo racconto, forse potresti cercare di assumere una mentalità più riflessiva, agire meno e cambiare corso d'azione meno spesso, cercare un patto di fiducia più solido con medici e psicoterapeuti che ti seguono, provare a fermare un po' le situazioni e a ragionare in prospettiva, anziché reagire velocemente a stimoli spiacevoli o dolorosi del passato remoto, del passato prossimo e del presente. Gestire l'insoddisfazione che è, fidati, condizione molto più comune di quanto sembri credere quando alludi a una specie di sottocategoria o di ghetto degli "sfigati".
Lascia scorrere i pensieri distruttivi: non è necessario né sopprimerli né reagire ad essi. Più li lasci scorrere senza dargli peso, meno ti affaticano e più margine ti danno per progettare qualcosa, sentire qualcosa, ascoltare gli altri, riposare l'intelligenza e reinvestirla in cose più significative e magari pure utili o piacevoli.
E occorre anche non arrabbiarsi e non arrendersi davanti ai fallimenti parziali, che messi insieme formano a guardare meglio il tessuto vivente di uno sviluppo.
Ciao
canterel II
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Messaggio  Pavely II Gio Gen 07, 2016 4:41 pm

Ha ragione Canterel, ammetto di essermi espresso male.

Ho cancellato il mio post proprio perché poteva essere frainteso.

(Chisonoio... coraggio... tieni duro)

Neutral

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Messaggio  Chisonoio Gio Gen 07, 2016 5:52 pm

Scusami anche tu pavely per aver frainteso allora Smile grazie c'è la metto tutta.. Oggi che non ho dormito molto (3/4h su 48h circa) mi sento meglio in un certo senso più tranquillo.. Forse la stanchezza(anche se non mi sento stanco ne assonato) mi fa pensare di meno a voi è mai capitato ? Grazie canterel.. Ti rispondo sinceramente dicendoti che io sono sia impulsivo che grande registra di film mentali e pippe varie da Oscar penso veramente tanto e a tante cose insieme pensieri negativi compresi ..

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Messaggio  Ganimede50 Ven Gen 08, 2016 3:46 pm

ciao Chisonoio! (nome appropriato anche per me intanto!!)
(leggete oltre il primo paragrafo plz!!)
Prima di tutto mi preme precisare che mi ritrovo perfettamente nella presunta categoria degli "sfigati", sebbene sentirlo dire sapendo benissimo di esserci dentro non faccia affatto piacere; e leggere tutte queste cose con la consapevolezza di quale sia il proprio posto mi fa venire voglia semplicemente di spaccarti la faccia... Questo è il primo filo di emozione che sopraggiunge leggendo alcuni tipi di confidenze e, anche se non ho letto il ms di Pavely, può spiegare le venature da presa ingiro nelle risposte. Lo dico perchè mi capita a volte, in quanto mi sento sopraffatto dalla frustrazione di fronte a una vita apparentemente molto più piena e intrigante della mia, che io non riesco minimamente ad abbordare.
Eppure, caro Chiseitu, è impossibile rimanere inerti di fronte al malessere di chichessia, e un opinione/conforto non si può negare, specie se si ha qualcosa da dire.
Mi ha colpito sinceramente ciò che dici nell'ultimo messaggio,

""Ti rispondo sinceramente dicendoti che io sono sia impulsivo che grande registra di film mentali e pippe varie da Oscar penso veramente tanto e a tante cose insieme pensieri negativi compresi."

Nella nostra profondissima diversità trovo ad accomunarci l'ultimo dei caratteri che mi sarei aspettato. Pensavo che tipi come te non avessero affatto l'abitudine dei viaggi e pippe mentali!! Non so neanche dove lo trovi il tempo, perchè a me onestamente i pensieri mi portano via molto tempo, durante il quale non riesco a dedicarmi ad attività produttive.
Ebbene io penso che questi vortici di pensieri non facciano assolutamente bene, neanche un po'. Piacerebbe sapere su cosa vertono, come sono... Personalmente qualche volta ho cercato di impormi di resisterli, rifiutarmi di seguirli. E' un impresa quasi disperata, ma ci sono riuscito solo nei periodi in cui mi dominavo anche nei gesti di vita quotidiani. Mi spiego: in certi periodi ho deciso che dovevo semplicemente essere più forte, e allora mi prefiggevo di alzarmi presto, fare esercizi (di solito flessioni) con regolarità 3 volte al giorno, lavorare (in questi periodi di solito lavoravo molto, 11 ore al giorno), nelle pause fare della spesa o passeggiate o bici o studiare, andare a letto presto. Non era importantissimo ciò che sceglievo di fare, gli orari ecc... quanto il fatto che mi imponevo di fare come mi ero prefissato, seguivo il copione.
Ho sempre odiato la routine. Ma in questi periodi mi sentivo fortificato e conseguentemente riuscivo più facilmente a dominare anche sui pensieri negativi, in pratica non avevano lo "spazio" per entrare in me. Anche dormire poco mi aiutava; però è molto molto dura, specie perchè tra gli effetti della depressione provo una stanchezza e spossatezza infinite, disillusione e incostanza. Infatti questi periodi sono stati brevi, perchè poi entrava qualche elemento "disturbatore": l'arrivo di una collega, inizio delle feste estive, fine del lavoro... e anche perchè sento che le cose che mi deprimono non possono essere risolte, ma solo accettate, e quindi i rimorsi rimarranno per sempre dentro di me, anche se dovessi guarire.
Tu hai una vita molto diversa dalla mia, e io non potrei onestamente capirti più di tanto, non riesco a entrare nella tua mentalità (se ci riuscissi non sarei così smorto, inattivo, sfigato!) eppure ritengo di poterti suggerire qualcosa!!
1) Non per farti un pistolotto scontato e preconfezionato, ma le esagerazioni della tua vita, droga, suppongo iperattività e quant'altro, pur se in passato ti hanno fatto galoppare e riempire di vita, hanno fatto il loro corso. Ora hai 22 anni (o giù di li, non ricordo), l'adolescenza è finita. Puoi vantare un passato densissimo di esperienza ed avventure, non necessariamente positive, ma che ti arricchiscono. Continuare su questa strada ti farebbe rimanere un ragazzino, e non lo sei più.
Per esempio, avere successo con le ragazze, trovarne fin che vuoi in disco è certo una cosa piacevole! (che invidia madonna, facciamo a metà? Smile) Ma mi sembra da quel che dici che questa non è la cosa che cerchi di più... com'è giusto ti sei innamorato, e quella ragazza era più importante del resto. Con i tuoi espedienti riuscivi ad avere dei "soldi facili", come li hai etichettati tu, dando tu stesso un significato quasi dispregiativo a questa strada. Insomma mi sembra che sai anche tu che quella che seguivi era, con parole un po' buffe, la strada della perdizione.
Secondo me hai fatto bene a seguirla fin qui, non è che la consiglio agli altri eh!, ma come dicevo sopra ti ha riempito, hai vissuto alla grande. Adesso devi riuscire a lasciarla. E diventare adulto.
2) Pensa un po' a come puoi impostare il tuo futuro a breve termine, datti dei tempi, mettitti a posto con i bioritmi (se come penso hai ritmi sregolati e casuali), impegnati a seguirli, fai esercizi fisici... In pratica devi programmarti, come se avessi un mestiere, perchè se decidi così a caso, giorno per giorno ciò che devi fare, la scostanza ti farà fallire al 99,9%
3) cerca di controllare i tuoi pensieri, non tanto scacciandoli, a volte sì ma è quasi impossibile se sono forti; piuttosto devi lasciarli scorrere come diceva Canterel, fare le tue cose anche se hai questo fardello opprimente che ti schiaccia; devi essere più forte di lui e continuare ostinato a seguire il tuo "programma".
4) facoltativo: riversa la tua forza, esperienza, competitività, esuberanza, in qualcosa di nobile, sii generoso, onesto. Se riesci a farlo mantenendo la tua forza e spirito vitale, secondo me diventi veramente super, altro che depresso!!!

Se devi passare un periodo buio, solitario, arido, così sia, è nei momenti in cui si è più giù che tocca fare le cose più ardue.
Buona fortuna! Avanti tutta!

ps. non sono affatto uno psicologo, e se ho dato consigli sconvenienti prego i più esperti di farlo preente

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Messaggio  Chisonoio Ven Gen 08, 2016 5:58 pm

Il fatto della categoria "sfigati" è una cosa della società non volevo offendere nessuno ..non sono il tipo che etichetta la gente ma uno che non esce di casa è sempre triste chiuso in se stesso ecc.. così lo definiscono.. La vita piena ok ce l'ho avuta ma dopo cosa c'è? I pensieri li ho sempre fatti fa parte del mio carattere,ovvio quando ero drogato e avevo una vita erano di meno.. Adesso che sono "piombato" in questa fossa sono sempre di più e si accentua il mio lato negativo..grazie per i consigli cercherò di fare attività fisica più in là é una cosa che mi voglio imporre da tempo anche se non ne ho mai la voglia neanche lontanamente..la mia vita ERA piena ragazze divertimento ecc..ma adesso mi sento un altro come ho già scritto e non riesco proprio ad uscirne oggi pensieri suicidari a mille..ed ho dormito..boh a questo punto penso sia meglio non dormire un paio di giorni e stare più tranquillo ..odio me stesso

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Messaggio  Ganimede50 Ven Gen 08, 2016 6:46 pm

No dai, non mi sono sentito offeso, lo so che è una cosa della società!
Ho capito, il problema è proprio che senti che la tua "vita piena" è finita, e come dici nel titolo incredibilmente sei piombato in una situazione completamente estranea... allora attualmente ci troviamo in una situazione molto più simile; quei consigli allora diventano più sentiti!
Secondo me comunque la tua situazione è temporanea, prenditi un po' di tempo, ma non lasciarti andare troppo.
Comunque anche io non volevo affatto offendere, spero si sia capito. Riguardo al tuo passato comunque voglio dire che poggi su "basi piene", cioè sai che ne sei capace, devi solo accettare una vita un po' meno densa in futuro, che non è male di per se, anzi troverai un equilibrio più vero!
Tanti auguri brother!

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Messaggio  Chisonoio Ven Gen 08, 2016 6:53 pm

Ma non lo è ..sono 5 mesi ormai e tra un po anche sei che sono diventato unnonsochedimerda anche quando ero fidanzato..pio quella puttana invece di starmi vicino se ne è andata ma vabbè questo è un altro discorso.. Spero non lo so che passi tutto all'improvviso com è venuto ma stando improgionato in questa città di cacchina dove non ho più nessuno e sono anche denigrato per il tentato suicidio di un anno fa... Sto veramente a pezzi.. Comunque grazie per i consigli cercherò di aiutarmi per quanto mi odio..le basi è come se l'abbia perse o meglio..se devo continuare così conoscendomi tornero alla droga per stare meglio e ricominciare il giro felice con la droga triste e solo quando provo a sistemarmi.. Boh bah cacchina

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Messaggio  merla Ven Gen 08, 2016 7:41 pm

Ciao Chisonoio,

Adesso io non so quanto questa mia considerazione possa aiutarti però, anche se 5 mesi sono lunghi, io considererei che smettere con le droghe (tutte, leggera o pesante non fa grande differenza se l'uso era diciamo importante e costante) è difficile e a tutti fa passare un lungo periodo di almeno difficoltà.
Apatia, depressione, insonnia, difficoltà a stare con gli altri, in realtà sono tutte fasi normalissime per chi sta cercando di risolvere quel tipo di problema.

Non è che io voglia spiegare tutto tutto con la droga, però anche se è vero che uno fondamentalmente magari comincia per divertirsi o per sperimentare, però poi se continua , soprattutto se non è un uso occasionale, vengono fuori o nascono problemi anche di altro tipo. Quindi di rapporti, con le donne o con gli amici e anche comportamenti inconsulti come magari buttarsi giù dal balcone ecc. ecc.

Però, e magari per esperienza non lo sai, 18/20 anni è cmq un'età in cui alla fine dei conti raramente si è adulti e raramente si è in grado di regolare le emozioni o almeno regolarne le reazioni. È chiaro che l'età adolescenziale o post-.adolescenziale è quella in cui in genere si impatta nei problemi di droga, perché alla fine la droga è un modo facile proprio di regolare le emozioni. Vuoi divertirti, ti diverti, vuoi calmarti ti calmi e via dicendo....
E insomma, se le circostanze sono abbastanza favorevoli, si rimane incastrati in quel meccanismo. Solo che sul lungo termine invece di controllare le emozioni o le sensazioni con qualcosa, ti trovi che qualcosa sta controllando te, in un periodo della tua vita in cui probabilmente non hai ancora imparato bene a gestirti sul serio in autonomia.
Non per niente, appunto nella droga e nell'alcol ci si casca più o meno alla tua età e credo che siano rarissimi i casi di persone che hanno avuto una vita "salutista" che improvvisamente a 40 anni scoprono le droghe.

Comunque, è inutile mettere tanta carne al fuoco: per rifarsi una vita ci vuole tempo e cinque mesi dopo tante sostanze sono pochi, sinceramente. Datti tempo, prendi la cose con calma, un problema alla volta, perché se pensi a tutti i problemi insieme, ti demoralizzi e basta. Magari vai a parlare con qualcuno, cercati un sert o qualche gruppo di terapia o cose del genere rivolti a chi ha fatto abuso di droga. Tieni appunto conto che la depressione è normalissima e che tutti quelli che hanno vissuto un periodo in cui hanno esagerato con qualcosa, hanno poi dovuto passare almeno un brutto periodo. Che poi in fondo forse non è così male, rispetto a quelli che, smesso o non smesso, se ne portano invece dietro gli strascichi per tutta la vita.

Bocce ferme, insomma, e un pezzo alla volta.
Ciao

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Messaggio  Chisonoio Ven Gen 08, 2016 7:56 pm

Io però continuo a pensare che non sia solo un problema di droga alla fine non ho mai preso una dipendenza seria apparte con la cannabis che non posso fumare per le paranoie giusto il fine settimana abusavo di qualsiasi cosa.. Con quelle pesanti in questo senso non ho mai avuto problemi a smettere con le canne invece ho dovuto ma non ne sento il bisogno in un certo senso.. Comunque grazie della risposta ma penso che del sert non ne ho bisogno perché il bisogno di prendermi qualcosa non lo sento.. Più che altro non mi va di rimanere depresso perché è veramente logorante sono impaziente ma .. Proverò ad affrontare il tutto ..

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Messaggio  newnew Ven Gen 08, 2016 11:08 pm

Io di sert non ne so niente, comunque la dipendenza non è solo dalla sostanza, anche il dover sempre vivere qualcosa, il dover sempre leggere qualcosa, dover sempre parlare con qualcuno, comunicare, interagire, like, messaggini, chiacchierate, partite, anche quelle sono dipendenze secondo me, dipendenza da attenzioni, da validazione esterna (tu vali, tu esisti, ti vogliamo bene, sei dei nostri, ecc...), bisogno di sapere, conoscere, scoprire, dire, comunicare, esprimere, far parte, avere il controllo, influenzare, piacere, essere ben voluto, ecc...

purtroppo tutto questo è umano, forse pratiche come lo zen e filosofie come lo stoicismo sono disumane, probabilmente anche diventare disumano non è una buona cosa, comunque bisogna cerare di trovare un equilibrio e cercare di andare oltre alle passioni del momento, cercare di capire razionalmente la situazione, capire razionalmente dove, tra le situazioni possibili, si vorrebbe arrivare, cercare di stendere un piano che porti da qui a li, procedere, giorno dopo giorno, con pazienza, con speranza, in inglese la chiamano "delayed gratification", riuscire a farsi motivare dalle gratificazioni che si potrebbero avere (un fisico in forma, e/o una relazione sana, e/o un lavoro sufficiente a soddisfare i propri bisogni, e/o una maestria in un'arte), riuscire a non lasciarsi buttare giù dalla brama di gratificazioni istantanee (voglio essere amato qui e ora per quello che sono), ma piuttosto riuscire a impegnarsi, a lavorare, a perseverare, per un obbiettivo realizzabile seppure a lungo termine.

Tendenzialmente (ma io tendo a esagerare) inizio a contemplare l'idea che il piacere e la felicità siano cose negative. La fatica e le pene potrebbero essere positive. O forse è solo un tentativo per raggiungere la felicità tramite il masochismo invece che tramite l'ottenimento di cose faticose da ottenere. La mente fa brutti scherzi e a volte ci inganna, in linea di massima comunque la cosa importante è evitare di far danni e continuare a fare del proprio meglio, tra i tanti fallimenti ci saranno anche dei successi, ed evitando di far danni ci si dà la possibilità di provare e riprovare e riprovare.

Anche io ho fumato in adolescenza, ho smesso perché mi ero rotto le palle di dover aver paura ogni volta che incrociavo un poliziotto. Ora invece sono in pace con me stesso, perquisitemi tutto, magari mi piace anche Smile

Comunque scherzia a parte mio fratello secondo me il cervello se l'è proprio devastato a forza di canne, anche io probabilmente qualche danno l'ho riportato, secondo me se sono vietate le droghe ci sarà un buon motivo.

Tante cose negli anni io pensavo di saperla meglio della società, e invece poi mi sono dovuto ricredere, il senso comune aveva ragione e io avevo torto. Un grande traguardo per me è stato divenire cosciente che anche le cose di cui io sono più convinto potrebbero essere totalmente sbagliate, fuori strada, e gli altri potrebbero avere ragione, quindi tendenzialmente meglio moderarsi e cercare di convivere con il resto del mondo invece di andargli sempre contro.

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Messaggio  Chisonoio Ven Gen 08, 2016 11:22 pm

Bel discorso.. Sì in effetti ho avuto sempre bisogno (senza saperlo perché bene o male le ho sempre avute) delle cose che hai scritto..porsi un obbiettivo dici.. Io di obbiettivi apparte tornare quello di sempre o uccidermi per vendicarmi di tutte le persone che mi hanno ridotto così non ne ho .. contemplo sempre la stessa cosa per me porre fine a questo strazio in modo o nell'altro è la cosa più importante..poi il resto ma nel frattempo? ...quanto odio svegliarmi

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Messaggio  newnew Sab Gen 09, 2016 12:00 am

non sto a scriverti tutte le mie sfighe perché se no non la finisco più e mi sembrerebbe di occupare abusivamente la tua discussione.

comunque io voglio vedere come va a finire questa vita. non diserterò. voglio vedere che succede, come si evolve, come finisce.

non è un prodotto di intrattenimento. non è un film o un videogioco che se non mi piace butto via. io sono posto qui, in questo universo, in questo spazio, in questo tempo, io affronterò e gestirò o subirò tutto quello che mi verrà in contro, bene o male, come sarò in grado, sarò anche propositivo a volte, tenterò quanto sarò in grado di tentare e otterrò quanto le mie capacità e quanto le condizioni ambientali mi permetteranno di ottenere.

ho degli obbiettivi miei, ma sono totalmente secondari, è come se fossi in montagna e potessi decidere di andare a vedere il torrente o di salire verso quelle rocce che vedo la giù, è giusto per avere una direzione, per fare e vedere qualcosa.

io sono qui e farò quello che sarò in grado di fare. amen. non starò a frignare perché non ho la il lavoro ambito, perché non ho la fidanzatina che mi fa cucci cucci (non ce l'ho con te ma con l'andazzo generale degli uomini), che non ho la macchinina con le lucine bianche, ecc... a me non me ne frega di niente, mi godo quello che ho, mi patisco le mie pene, e bho, alla fine se uno riesce a prendere un po' di distacco, se riesce a smettere di essere un bambino capriccioso che vuole vuole vuole, vuole i soldi vuole il sesso vuole l'amore vuole gli amici vuole vuole vuole sempre lui tutto lui, io io io io io, ma che ca***, ma chi se ne frega, io dormo, mangio, vado avanti, un giorno morirò, e sarò fiero della mia dignità sviluppata, ma bada bene, non la dignità umana, quella che hanno tutti, no, la dignità che sto costruendo e accudendo con tanto amore e affetto è quella di una persona che non si dispera per ciò che non ha, e non si attacca troppo a ciò che ha, perché niente ci appartiene, nudi ci ha creati il signore e nudi torneremo a lui, senza nessun merito, nastrino, medaglina o fiocchetto a renderci migliori.

io la morte non la temo e non la bramo, io sono qui, occupo il tempo con la mia vita da umano, un giorno me ne andrò, oggi sono qui, e non ho alcun problema.

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Messaggio  Chisonoio Sab Gen 09, 2016 12:13 am

Beato te che la pensi così ..sarò ancora un bambino ma vivere per nulla anzi vivere per stare in questa condizione per quanto ci lotto..è stancante quello che non ho,mi manca..vorrei esser nato macchina e non avere sentimenti tristi o brutti che siano ..

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Messaggio  Chisonoio Sab Gen 09, 2016 5:55 am

Questa notte non dormo per vedere se sto meglio..il 15 avevo una visita da un neuro psichiatra che ho scoperto essere un neurologo e la cosa mi ama abbattuto un po.. In più la mia ex mi ha perfino bloccato ovunque e sto sia incazzato che perso.. solitudine e pensieri suicidiari sempre più forti..porcozio

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