Qual è la via d'uscita?
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Qual è la via d'uscita?
Salve a tutti. Mi sono iscritto oggi al forum e volevo brevemente raccontarvi la mia storia per capire come diavolo uscire dalla situazione in cui mi trovo.
Ho 32 anni e vivo con mia madre in un appartamento in affitto. Sono single da ormai quasi 3 anni, non ho un lavoro e ho solo un diploma di liceo. In vita mia (fino ad ora) non ho avuto nessunissima soddisfazione umana e professionale quali che siano una storia intensa con ragazze, vittorie sportive, laurea ,matrimonio o viaggi all'estero. Sono sempre stato molto insicuro e timido nei confronti delle altre persone, siano essi parenti stretti,amici o estranei.
Nel 2002 ho conseguito il diploma di liceo scientifico e da lì, praticamente, è come se fossi andato in coma e mi fossi risvegliato solo adesso. Mi sono iscritto all'Università lo stesso anno e in 5 anni ho dato solo 5 esami, attirandomi giustamente le ire di mia madre. Mi ricordo che in questo lasso di tempo andavo poco a lezione, spesso mi addormentavo alle 4 del mattino, e al presentarsi di esami particolarmente difficili tendevo a mollare. Dopo questi 5 inutili anni ho fatto domanda di rinuncia agli studi e ho provato a cercarmi un lavoro, ma sono state brevissime esperienze nel campo assicurativo, immobiliare e nel call center (tutti lavori che puntualmente mollavo!). Non sono più riuscito a trovare nulla anche perchè, quando si presentava una occasione di un lavoretto part time, mi veniva un'ansia pazzesca che produceva dentro la mia testa scenari apocalittici che mi portavano a rinunciare. Dopo 3 anni di nulla assoluto, nel quale piangevo,mi disperavo e ho pensato anche al suicidio, ho provato a darmi una seconda chance con l'università nel corso di informatica. Ero determinatissimo a superare il test d'ingresso, ed è ciò che successe; come sono iniziate le lezioni mi è ritornato il panico e mi è passata qualsiasi voglia di studiare. Risultato? 0 esami e rinuncia agli studi dopo un solo anno. Intanto le persone intorno a me andavano avanti come un treno mentre io rimanevo fermo come uno stoccafisso a piangermi addosso e a deprimermi
Come se non bastasse, da 2-3 anni a questa parte ho fatto conoscenza di un gruppo di studenti di medicina e in particolare di una ragazza con cui ho stretto una bella amicizia. Sentire tutti i successi, almeno nello studio, conseguiti da lei e da suoi colleghi mi ha fatto sentire una merdina in quanto mi vergogno a dire che sono disoccupato senza arte nè parte.
La cosa che chiedo agli utenti del forum è: cosa posso fare per cercare di uscire da questa situazione nella quale ho scarsa fiducia in me stesso?
Ho 32 anni e vivo con mia madre in un appartamento in affitto. Sono single da ormai quasi 3 anni, non ho un lavoro e ho solo un diploma di liceo. In vita mia (fino ad ora) non ho avuto nessunissima soddisfazione umana e professionale quali che siano una storia intensa con ragazze, vittorie sportive, laurea ,matrimonio o viaggi all'estero. Sono sempre stato molto insicuro e timido nei confronti delle altre persone, siano essi parenti stretti,amici o estranei.
Nel 2002 ho conseguito il diploma di liceo scientifico e da lì, praticamente, è come se fossi andato in coma e mi fossi risvegliato solo adesso. Mi sono iscritto all'Università lo stesso anno e in 5 anni ho dato solo 5 esami, attirandomi giustamente le ire di mia madre. Mi ricordo che in questo lasso di tempo andavo poco a lezione, spesso mi addormentavo alle 4 del mattino, e al presentarsi di esami particolarmente difficili tendevo a mollare. Dopo questi 5 inutili anni ho fatto domanda di rinuncia agli studi e ho provato a cercarmi un lavoro, ma sono state brevissime esperienze nel campo assicurativo, immobiliare e nel call center (tutti lavori che puntualmente mollavo!). Non sono più riuscito a trovare nulla anche perchè, quando si presentava una occasione di un lavoretto part time, mi veniva un'ansia pazzesca che produceva dentro la mia testa scenari apocalittici che mi portavano a rinunciare. Dopo 3 anni di nulla assoluto, nel quale piangevo,mi disperavo e ho pensato anche al suicidio, ho provato a darmi una seconda chance con l'università nel corso di informatica. Ero determinatissimo a superare il test d'ingresso, ed è ciò che successe; come sono iniziate le lezioni mi è ritornato il panico e mi è passata qualsiasi voglia di studiare. Risultato? 0 esami e rinuncia agli studi dopo un solo anno. Intanto le persone intorno a me andavano avanti come un treno mentre io rimanevo fermo come uno stoccafisso a piangermi addosso e a deprimermi
Come se non bastasse, da 2-3 anni a questa parte ho fatto conoscenza di un gruppo di studenti di medicina e in particolare di una ragazza con cui ho stretto una bella amicizia. Sentire tutti i successi, almeno nello studio, conseguiti da lei e da suoi colleghi mi ha fatto sentire una merdina in quanto mi vergogno a dire che sono disoccupato senza arte nè parte.
La cosa che chiedo agli utenti del forum è: cosa posso fare per cercare di uscire da questa situazione nella quale ho scarsa fiducia in me stesso?
Kaizen- Numero di messaggi : 2
Data d'iscrizione : 18.08.15
Re: Qual è la via d'uscita?
Ciao Kaizen.
La vita non è uguale per tutti.
Alcuni hanno gioco più facile, giocano in modalità "easy". Partono con una genetica migliore (più belli, più conformi ai modelli di bellezza predominanti), e/o nascono in un contesto sociale migliore, hanno una famiglia più ricca, più integrata, con gli agganci giusti, ecc...
C'è chi invece gioca in modalità "hard", chi è nato in un contesto socioenomico più svantaggioso, chi ha avuto poche occasioni.
Tornando a te, è inutile piangere sul latte versato. Il passato è passato, lo puoi prendere in considerazione solo per trarvi insegnamenti e linee guida per il futuro, ma non ha alcun senso giudicarlo e giudicarsi in base ad esso.
Hai fatto quello che potevi fare. Ora farai quello che potrai fare.
Non so bene che accorgimenti dovrai prendere per farti più "bello" davanti a nuovi datori di lavoro.
Secondo me dovresti rivolgerti ad agenzie che hanno da guadagnarci a piazzarti.
Agenzie interinali, non so agenzie tipo Manpower, Randstad, Adecco, Kelly Services, e altre che puoi cercare.
Magari verifica prima se c'è un informagiovani nella tua città, se c'è passali a trovare e vedi se hanno qualche dritta da darti.
Se fossi in te lascerei stare i dottorini e cercherei di trovarmi un lavoro modesto, per iniziare e per trovare persone che vivano nel mio stesso contesto socio-economico.
Conta sui numeri, informati su internet e sulle agenzie, e iscriviti a tutte le agenzie per il lavoro che trovi.
Ciao
La vita non è uguale per tutti.
Alcuni hanno gioco più facile, giocano in modalità "easy". Partono con una genetica migliore (più belli, più conformi ai modelli di bellezza predominanti), e/o nascono in un contesto sociale migliore, hanno una famiglia più ricca, più integrata, con gli agganci giusti, ecc...
C'è chi invece gioca in modalità "hard", chi è nato in un contesto socioenomico più svantaggioso, chi ha avuto poche occasioni.
Tornando a te, è inutile piangere sul latte versato. Il passato è passato, lo puoi prendere in considerazione solo per trarvi insegnamenti e linee guida per il futuro, ma non ha alcun senso giudicarlo e giudicarsi in base ad esso.
Hai fatto quello che potevi fare. Ora farai quello che potrai fare.
Non so bene che accorgimenti dovrai prendere per farti più "bello" davanti a nuovi datori di lavoro.
Secondo me dovresti rivolgerti ad agenzie che hanno da guadagnarci a piazzarti.
Agenzie interinali, non so agenzie tipo Manpower, Randstad, Adecco, Kelly Services, e altre che puoi cercare.
Magari verifica prima se c'è un informagiovani nella tua città, se c'è passali a trovare e vedi se hanno qualche dritta da darti.
Se fossi in te lascerei stare i dottorini e cercherei di trovarmi un lavoro modesto, per iniziare e per trovare persone che vivano nel mio stesso contesto socio-economico.
Conta sui numeri, informati su internet e sulle agenzie, e iscriviti a tutte le agenzie per il lavoro che trovi.
Ciao
newnew- Numero di messaggi : 196
Data d'iscrizione : 04.05.15
Re: Qual è la via d'uscita?
newnew ha scritto:Ciao Kaizen.
La vita non è uguale per tutti.
Alcuni hanno gioco più facile, giocano in modalità "easy". Partono con una genetica migliore (più belli, più conformi ai modelli di bellezza predominanti), e/o nascono in un contesto sociale migliore, hanno una famiglia più ricca, più integrata, con gli agganci giusti, ecc...
C'è chi invece gioca in modalità "hard", chi è nato in un contesto socioenomico più svantaggioso, chi ha avuto poche occasioni.
Tornando a te, è inutile piangere sul latte versato. Il passato è passato, lo puoi prendere in considerazione solo per trarvi insegnamenti e linee guida per il futuro, ma non ha alcun senso giudicarlo e giudicarsi in base ad esso.
Hai fatto quello che potevi fare. Ora farai quello che potrai fare.
Non so bene che accorgimenti dovrai prendere per farti più "bello" davanti a nuovi datori di lavoro.
Secondo me dovresti rivolgerti ad agenzie che hanno da guadagnarci a piazzarti.
Agenzie interinali, non so agenzie tipo Manpower, Randstad, Adecco, Kelly Services, e altre che puoi cercare.
Magari verifica prima se c'è un informagiovani nella tua città, se c'è passali a trovare e vedi se hanno qualche dritta da darti.
Se fossi in te lascerei stare i dottorini e cercherei di trovarmi un lavoro modesto, per iniziare e per trovare persone che vivano nel mio stesso contesto socio-economico.
Conta sui numeri, informati su internet e sulle agenzie, e iscriviti a tutte le agenzie per il lavoro che trovi.
Ciao
Ciao e grazie per avermi risposto.
Quelle sono certamente delle soluzioni che ho già provato. Non ho trovato nulla di nulla. Vorrei veramente capire cosa posso fare per dare una sterzata decisiva alla mia esistenza sin qui grigia e deprimente. Se volessi un posto part time in un call center, ma ho paura che rimarrò tale per tutto il resto della vita, cosa peggiore persino della situazione attuale. Corsi che potrei fare per imparare un mestiere non ce ne sono.
Se poi metti che sono molto ansioso e ho terrore del giudizio della gente, ecco i risultati!
Kaizen- Numero di messaggi : 2
Data d'iscrizione : 18.08.15
Re: Qual è la via d'uscita?
Ti leggo solo adesso. Ottimi i consigli di Newnew. Se posso, so di alcuni amici che hanno trovato lavoro come panificatori. Non sarà il massimo, ma magari ti risolve per ora, prova in quegli ambienti, dopo un brevissimo corso ti pigliano di solito perché gli orari e i turni comprendono anche le domeniche e le feste a volte, e non tutti accettano, ma tu sei molto giovane, non credo che hai già problemi di famiglia sulle spalle.
fujama- Numero di messaggi : 20
Data d'iscrizione : 21.08.15
Re: Qual è la via d'uscita?
Ciao Kaizen
secondo me il tuo problema è la fobia per le persone. Devi cercarti un lavoro con pochi o nessun contatto umano. Il panificatore va bene, purchè non stai al banco. Meglio se lavori per i fatti i tuoi, ma non avendo una professione tua è difficile. Forse avresti dovuto iscriverti ad un istituto tecnico o professionale. Magari sei ancora in tempo per imparare un lavoro manuale, artigianale, cmq non intellettuale. Quando la mano si muove la mente si ferma. Auguri, ti capisco, anche se la mia situazione è un po' diversa.
E mi raccomando, vicino casa. Non devi allontanarti troppo dall'ovile.
secondo me il tuo problema è la fobia per le persone. Devi cercarti un lavoro con pochi o nessun contatto umano. Il panificatore va bene, purchè non stai al banco. Meglio se lavori per i fatti i tuoi, ma non avendo una professione tua è difficile. Forse avresti dovuto iscriverti ad un istituto tecnico o professionale. Magari sei ancora in tempo per imparare un lavoro manuale, artigianale, cmq non intellettuale. Quando la mano si muove la mente si ferma. Auguri, ti capisco, anche se la mia situazione è un po' diversa.
E mi raccomando, vicino casa. Non devi allontanarti troppo dall'ovile.
deultimo- Numero di messaggi : 175
Data d'iscrizione : 30.08.15
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