Ho sprecato la mia vita ?

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Messaggio  johnnyboy88 Mer Gen 14, 2015 11:34 am

Forse è solo un momento,ma lo devo dire a qualcuno,ripensando a cosa ho fatto in questi 27 anni di vita mi viene da chiedermi se non ho sprecato la mia vita.

Ho sempre fatto tutto ciò che mi si aspettava da me,sono stato un figlio devoto a una madre che mi ha avuto dopo tanti tentativi e che se da un lato mi diceva di rendermi indipendente da un lato mi teneva legato a se dai sensi di colpa,avendo paura che prendessi brutte strade;quando mio padre si è sentito male,ho fatto il mio dovere di figlio e gli sono stato accanto, avevo 15 anni e già venivo trattato come un adulto,a scuola venivo picchiato e insultato perchè ero timido,non ero un ragazzo di strada; avrei dovuto ribellarmi allora invece di chiudermi in me stesso,già allora pensavo la suicidio,mi immersi nello studio per avere la possibilità un giorno di andarmene da questo schifo di paesino,ma non è servito a niente l'università 3 anni come a volare e poi il dramma mia madre nel giro di 48 ore è morta.
Ciò che ancora oggi mi fa più rabbia e che pensavo prima di allora ADESSO è finita la salita comincia la discesa,mia madre aveva unaltro lavoro e l'avrebbero pagata bene,io stavo iniziando a curarmi agli occhi,sarei tornato a guidare;
poi l'abisso,i tentativi di suicidio e il ricovero nella casa dei pazzi,poi la lenta risalita che non è ancora finita.

Vorrei non sentirmi tante responsabilità addosso,vorrei non avere pressioni (la maggior parte nella mia testa): devi fidanzarti,avere un figlio,trovarti un lavoro ecc...

vorrei essere vuoto e superficiale,vorrei essere stupido ecco cosa vorrei,l'intelligenza rende infelici meglio la stupidità.
Scusate x lo sfogo.

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Messaggio  roberto66 Mer Gen 14, 2015 8:53 pm

..


Ultima modifica di roberto66 il Gio Gen 15, 2015 6:18 pm - modificato 5 volte.
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Messaggio  mmm Mer Gen 14, 2015 11:13 pm

johnnyboy88 ha scritto:Vorrei non sentirmi tante responsabilità addosso,vorrei non avere pressioni (la maggior parte nella mia testa): devi fidanzarti,avere un figlio,trovarti un lavoro ecc...

sei TU che te le cerchi, e poi ti lamenti.

johnnyboy88 ha scritto:vorrei essere vuoto e superficiale,vorrei essere stupido ecco cosa vorrei,l'intelligenza rende infelici meglio la stupidità.
Scusate x lo sfogo.  

sei sicuro di essere più intelligente degli altri?

non è per essere crudele, anche a me a volte sembra di essere più intelligente degli altri, poi mi rendo conto che così non è.

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Messaggio  johnnyboy88 Gio Gen 15, 2015 10:12 am

mmm sulla fissazione di fidanzarmi e sposarmi hai ragione molte cose me le creo nella mia testa,e il fatto che sia figlio unico non aiuta in quanto se avessi un fratello sentirei meno responsabilità,per quanto riguarda l'università,dalle mie parti trovare un lavoro con la laurea è difficile figuriamoci senza inoltre mi mancano solo 11 esami è sarebbe stupido mollare adesso;per quanto riguarda l'intelligenza magari non sono molto più intelligente della norma magari solo più sensibile.

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Messaggio  mmm Gio Gen 15, 2015 9:37 pm

johnnyboy88 scusami se a volte sono troppo diretto, è che anche io sto affrontando alcuni degli stessi fantasmi e quindi mi lascio prendere la mano Smile

i percorsi sono infiniti, non ce n'è solo uno giusto ecc...

io sono arrivato al punto che da una parte m'interessa dall'altra non mi interessa più niente.

mi alzo mi sbatto ecc... ma non ho più quell'ansia...

anche lo sfogo di psoriasi mi ha aiutato: adesso avrei paura a mostrarmi a una persona con cui dovrei entrare in intimità. spero che passerà, ma non sono disperato. non mi interessa più di tanto. non mi urge. non ci soffro.

ognuno deve trovare un'obbiettivo nella vita, ma un obbiettivo vale l'altro. l'importante è che sia quello giusto per se stessi. realizzabile, e realmente desiderato.

però questo obbiettivo non deve generare ansia. è come eliminare tutti i palloncini a quei videogiochi di quel tipo, o come il tetris. lo scopo del gioco sarà pure eliminare palloncini o mattoncini, ma in fondo non è quello l'importante. quegli obbiettivi servono solo per costruirci sopra il gioco. l'importante è altro. è divertirsi, trarre piacere. quello è lo scopo di quei giochi.

idem per la vita. ora, quello che scrivo potrei rimangiarmelo presto. ma penso che l'importante sia essere in pace con se stessi, sentirsi giusti, sentire di aver fatto la cosa giusta. essere sereni.

che ti credi, che avendo dei figli sopravviverai alla morte? no non funziona così. i tuoi geni verranno dispersi. così come i geni che hai tu, ce li hanno anche gli altri, magari mischiati diversamente. i figli non darebbero continuità a te, darebbero continuità alla razza umana, e quella non ha bisogno di nessuno in particolare. non c'è carenza di esseri umani oggigiorno, ne di bianchi, italiani, concittadini ecc... se magari ti sfiora un bricioli di razzismo/nazionalismo/campanilismo...

il lavoro è giusto cercarlo si, anche perché senza si è emarginati. comunque tu devi finire gli studi... meglio pensare a un problema alla volta... magari nel 2015/2016 c'è il boom, assumono tutti, come in germania, che ne sai? e tu ti sei torturato per niente...

la serenità è a portata di mano, ma ognuno ha la sua strada e i suoi avvenimenti che lo guidano... devo scappare ciao

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Messaggio  johnnyboy88 Ven Gen 16, 2015 11:01 am

mmm mi dispiace x la tua psoriasi è che sono molto stressato ultimamente,la mattina faccio fatica ad alzarmi e la sera sono molto stanco,il dottore mi ha dato del carbo-litio spero che mi faccia sentire meglio,x il figlio io penso che se dobbiamo occuparci di qualcuno che non siamo noi,ma è una mia ipotesi, noi depressi possiamo se non stare meglio,ma meno peggio.
Cmq hai ragione devo prendere le cose con meno ansia,ma non è facile ma ci proverò,almeno ogni tanto posso sfogarmi qua,mi fa sentire veramente meglio. ;-)

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Messaggio  LucaB Sab Gen 24, 2015 4:47 pm

Ciao Johnny mi sono riletto nel gran parte del tuo post. Ho 26 anni e dopo un percorso difficile mi sento anch'io un fallito e senza punti di riferimento.

Mi è piaciuta molto la risposta di mmm. Dobbiamo tutti trovare la nostra strada. Quale? E' la grande domanda che mi faccio spesso la mattina e la sera quando non riesco a dormire. Dove trovare il coraggio? In se stessi? Negli altri?

Per due anni della mia vita ho pensato che mi sarei sentito meglio occupandomi degli altri e non pre-occupandomi di me stesso. Per certi versi è vero. Poi però arrivano anche lì le batoste, le incomprensioni personali, l'errore di poter inquadrare il mondo secondo il nostro punto di vista e la scarsa umiltà di pensare di avere un peso per gli altri e per te stesso. Ma il significato ce lo diamo solo noi. Poco alla volta, duramente. Coraggio. Come va per ora?

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Messaggio  gess Lun Feb 09, 2015 3:51 pm

Se vuoi vieni con me

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Messaggio  Ganimede50 Lun Feb 16, 2015 2:34 pm

johnnyboy88 ha scritto:Forse è solo un momento,ma lo devo dire a qualcuno,ripensando a cosa ho fatto in questi 27 anni di vita mi viene da chiedermi se non ho sprecato la mia vita.

Ho sempre fatto tutto ciò che  mi si aspettava da me,sono stato un figlio devoto a una madre che mi ha avuto dopo tanti tentativi e che se da un lato mi diceva di rendermi indipendente da un lato mi teneva legato a se dai sensi di colpa,avendo paura che prendessi brutte strade;quando mio padre si è sentito male,ho fatto il mio dovere di figlio e gli sono stato accanto, avevo 15 anni e già venivo trattato come un adulto,a scuola venivo picchiato e insultato perchè ero timido,non ero un ragazzo di strada; avrei dovuto ribellarmi allora invece di chiudermi in me stesso,già allora pensavo la suicidio,mi immersi nello studio per avere la possibilità un giorno di andarmene da questo schifo di paesino,ma non è servito a niente l'università 3 anni come a volare e poi il dramma mia madre nel giro di 48 ore è morta.
Ciò che ancora oggi mi fa più rabbia e che pensavo prima di allora ADESSO è finita la salita comincia la discesa,mia madre aveva unaltro lavoro e l'avrebbero pagata bene,io stavo iniziando a curarmi agli occhi,sarei tornato a guidare;
poi l'abisso,i tentativi di suicidio e il ricovero nella casa dei pazzi,poi la lenta risalita che non è ancora finita.

Vorrei non sentirmi tante responsabilità addosso,vorrei non avere pressioni (la maggior parte nella mia testa): devi fidanzarti,avere un figlio,trovarti un lavoro ecc...

vorrei essere vuoto e superficiale,vorrei essere stupido ecco cosa vorrei,l'intelligenza rende infelici meglio la stupidità.
Scusate x lo sfogo.  



Capisco benissimo quello che intendi dire, anche se non ci sono 2 situazioni identiche; eppure quello che sentiamo è simile a prescindere dai percorsi che ci conducono qui. Non so se siamo più intelligenti degli altri, sicuramente più sensibili, preoccupati e insicuri nei confronti della vita, lavoro, ragazze/ragazzi, scelte... E da quello che ho visto io gli altri percepiscono subito l'insicurezza, inconsciamente, non so come ma lo sentono.
Essere insicuri e indecisi ci porta a non ottenere le cose che vorremmo: lavoro, ragazza.... perchè non le vogliamo abbastanza, veramente.
E gli altri se ne accorgono, pensano e si chiedono perchè siamo così indecisi e insicuri? "Lotta per quel lavoro, metticela tutta... Provaci con quella ragazza, dai tutto te stesso... Impegnati il più possibile con lo studio è un investimento per il futuro...!"
Ma in verità non è che vogliono farci pressione in questi aspetti della vita, è pieno di disoccupati, scapoli ecc... quello che fa la differenza è l'insicurezza; la pressione che sentiamo è indirizzata a questo.
Ho letto negli altri commenti che è importante avere un obiettivo, qualcosa da seguire per vivere. E' vero, questo sarebbe ciò che ci dà la grinta, la voglia, e la decisione. Se sai cosa vuoi sei anche sicuro delle tue scelte, puoi anche sbagliare ma sono incidenti di percorso. Quello che mi chiedo io è: un obiettivo vale l'altro? Basta mettersi una tappa da raggiungere dietro l'altra? Sicuramente è meglio di niente, ma mi sa tanto di cercare di tirare avanti in qualche modo.
Io credo che per vivere appieno ci serva qualcosa in cui credere. Ci sono tante cose in cui credere, e ce le abbiamo di fronte costantemente. Io fino a 2 anni fa infatti avevo tutto un insieme di valori, idee, cose che credevo irrinunciabili. E stavo da dio. Mai avuta la ragazza, lavoro ce n'era poco o niente, da cretino avevo anche deciso di non proseguire gli studi all'università.... però non mi importava, cioè sì mi importava, mi sarebbe piaciuto innamorarmi e fare innamorare una ragazza per esempio; voglio dire che non ci soffrivo più di tanto. Ok, erano delle cose che non avevo, ma quante altre ne avevo? Mai mi sarei cambiato, o sostituito ad un'altro, per avere ciò che mi mancava, neanche se avessi avuto la bacchetta magica.
Poi non so cosa è successo, ma è crollato tutto. Ora vedo solo il bicchiere mezzo vuoto, non credo più a niente, o quasi. E adesso sì che ci soffro di non avere un lavoro decente, di non essere in grado di trovare neanche mezza donna (figurarsi figli), di non essere al mio posto da nessuna parte.
Io non credo che tu abbia sprecato la tua vita, anzi, da quello che ho capito l'hai vissuta con valore invece, più della maggioranza. Non avere rimpianti per quello che hai/non hai fatto nel passato, è solo una deformazione che hai creato tu.
Solo non so come si fa a tornare a credere in qualcosa, a ritrovare il filo di quello che eravamo prima, o cambiare del tutto e diventare persone diverse...

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Messaggio  madotsuki Lun Feb 16, 2015 3:13 pm

Ganimede50 ha scritto:
johnnyboy88 ha scritto:Forse è solo un momento,ma lo devo dire a qualcuno,ripensando a cosa ho fatto in questi 27 anni di vita mi viene da chiedermi se non ho sprecato la mia vita.

Ho sempre fatto tutto ciò che  mi si aspettava da me,sono stato un figlio devoto a una madre che mi ha avuto dopo tanti tentativi e che se da un lato mi diceva di rendermi indipendente da un lato mi teneva legato a se dai sensi di colpa,avendo paura che prendessi brutte strade;quando mio padre si è sentito male,ho fatto il mio dovere di figlio e gli sono stato accanto, avevo 15 anni e già venivo trattato come un adulto,a scuola venivo picchiato e insultato perchè ero timido,non ero un ragazzo di strada; avrei dovuto ribellarmi allora invece di chiudermi in me stesso,già allora pensavo la suicidio,mi immersi nello studio per avere la possibilità un giorno di andarmene da questo schifo di paesino,ma non è servito a niente l'università 3 anni come a volare e poi il dramma mia madre nel giro di 48 ore è morta.
Ciò che ancora oggi mi fa più rabbia e che pensavo prima di allora ADESSO è finita la salita comincia la discesa,mia madre aveva unaltro lavoro e l'avrebbero pagata bene,io stavo iniziando a curarmi agli occhi,sarei tornato a guidare;
poi l'abisso,i tentativi di suicidio e il ricovero nella casa dei pazzi,poi la lenta risalita che non è ancora finita.

Vorrei non sentirmi tante responsabilità addosso,vorrei non avere pressioni (la maggior parte nella mia testa): devi fidanzarti,avere un figlio,trovarti un lavoro ecc...

vorrei essere vuoto e superficiale,vorrei essere stupido ecco cosa vorrei,l'intelligenza rende infelici meglio la stupidità.
Scusate x lo sfogo.  



Capisco benissimo quello che intendi dire, anche se non ci sono 2 situazioni identiche; eppure quello che sentiamo è simile a prescindere dai percorsi che ci conducono qui. Non so se siamo più intelligenti degli altri, sicuramente più sensibili, preoccupati e insicuri nei confronti della vita, lavoro, ragazze/ragazzi, scelte... E da quello che ho visto io gli altri percepiscono subito l'insicurezza, inconsciamente, non so come ma lo sentono.
Essere insicuri e indecisi ci porta a non ottenere le cose che vorremmo: lavoro, ragazza.... perchè non le vogliamo abbastanza, veramente.
E gli altri se ne accorgono, pensano e si chiedono perchè siamo così indecisi e insicuri? "Lotta per quel lavoro, metticela tutta... Provaci con quella ragazza, dai tutto te stesso... Impegnati il più possibile con lo studio è un investimento per il futuro...!"
Ma in verità non è che vogliono farci pressione in questi aspetti della vita, è pieno di disoccupati, scapoli ecc... quello che fa la differenza è l'insicurezza; la pressione che sentiamo è indirizzata a questo.
Ho letto negli altri commenti che è importante avere un obiettivo, qualcosa da seguire per vivere. E' vero, questo sarebbe ciò che ci dà la grinta, la voglia, e la decisione. Se sai cosa vuoi sei anche sicuro delle tue scelte, puoi anche sbagliare ma sono incidenti di percorso. Quello che mi chiedo io è: un obiettivo vale l'altro? Basta mettersi una tappa da raggiungere dietro l'altra? Sicuramente è meglio di niente, ma mi sa tanto di cercare di tirare avanti in qualche modo.
Io credo che per vivere appieno ci serva qualcosa in cui credere. Ci sono tante cose in cui credere, e ce le abbiamo di fronte costantemente. Io fino a 2 anni fa infatti avevo tutto un insieme di valori, idee, cose che credevo irrinunciabili. E stavo da dio. Mai avuta la ragazza, lavoro ce n'era poco o niente, da cretino avevo anche deciso di non proseguire gli studi all'università.... però non mi importava, cioè sì mi importava, mi sarebbe piaciuto innamorarmi e fare innamorare una ragazza per esempio; voglio dire che non ci soffrivo più di tanto. Ok, erano delle cose che non avevo, ma quante altre ne avevo? Mai mi sarei cambiato, o sostituito ad un'altro, per avere ciò che mi mancava, neanche se avessi avuto la bacchetta magica.
Poi non so cosa è successo, ma è crollato tutto. Ora vedo solo il bicchiere mezzo vuoto, non credo più a niente, o quasi. E adesso sì che ci soffro di non avere un lavoro decente, di non essere in grado di trovare neanche mezza donna (figurarsi figli), di non essere al mio posto da nessuna parte.
Io non credo che tu abbia sprecato la tua vita, anzi, da quello che ho capito l'hai vissuta con valore invece, più della maggioranza. Non avere rimpianti per quello che hai/non hai fatto nel passato, è solo una deformazione che hai creato tu.
Solo non so come si fa a tornare a credere in qualcosa, a ritrovare il filo di quello che eravamo prima, o cambiare del tutto e diventare persone diverse...

Cambiare del tutto e diventare persone diverse non credo sia possibile, le esperienze della vita, belle e brutte, ci possono far crescere e maturare, cambiare anche, ma non credo completamente, fino a stravolgere chi siamo davvero..

In cosa credevi? Io ad esempio sto iniziando a credere in me stessa, per questo ho tanta grinta oggi, eppure stavo male, ma lo sai pure tu, sono crollata anche io, ero insicura, indecisa, avevo paura, di tutto.
Gli obiettivi mi hanno dato un senso, forse è brutto ma è così, ora capisco che sono importanti, erano un modo per tirare avanti quando stavo male, ma ora lo sono per crescere, per capire cosa mi fa stare bene e male, per conoscermi e per amarmi.
Mi confrontavo sempre con gli altri, dalla ragazza con i capelli lunghi, a quella simpatica, a quella sicura di sé.. E sì, tutti notavano la mia insicurezza, si vede quando si è insicuri di se stessi, quando non si crede..

Come a teatro, devi fare le cose, ma ci devi credere, se tu non ci credi manco il pubblico ci crede, la differenza tra un bravo attore e uno mediocre.
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Messaggio  Depresso Lun Feb 16, 2015 10:15 pm

Il posto sembra essere scritto da me. A parte alcuni dettagli, mi rivedo pienamente in quanto hai detto. 28 anni compiuti da poco e niente ho combinato nella vita. Ho seguito delle strade che non mi hanno portato a niente. Ero consapevole e ho continuato ma gli anni sono trascorsi a vuoto.
Quella che er auna strada consapevole, oggi, si è trasformata in un vero e proprio passato "voraginoso" .
Certo, molti altri giovani si trovano nella mia situazione ma ogni percorso di vita è a sé.
Io ho le mie colpe ed il mio carattere c'ha messo molto del suo per farmi stare in questa situazione.
Sono maturato, sono diventato più consapevole della vita e del tempo che passa ma non sono "formato".
Ho la vera e propria esigenza di amare ed essere amato a mia volta ma non per disperazione semmai per la voglia sincera che deve tradursi nella fortuna di trovare la donna o che lei trovi me. Non accontentarmi per solitudine o altro.
Non ho un lavoro e non ho grosse sperane per il futuro vista la mia condizione sociale e scolastica.
Vorrei andarmene pure io da questo paesino.

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Messaggio  mmm Lun Feb 16, 2015 11:07 pm

Milano mi ha accolto quando nella mia città non trovavo niente. Per farmi forza quando sono messo davvero male mi ispiro o addirittura immedesimo in personaggi "forti".

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Messaggio  Depresso Lun Feb 16, 2015 11:45 pm

mmm ha scritto:Milano mi ha accolto quando nella mia città non trovavo niente.  Per farmi forza quando sono messo davvero male mi ispiro o addirittura immedesimo in personaggi "forti".

E la personalità tua dove sta? Immedesimare personaggi "forti" ma andassero.... Very Happy

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Messaggio  mmm Mar Feb 17, 2015 7:21 am

E' peggio di quel che credi... Ken Shiro che si fa "carico della tristezza", Duken Nukem il super ca**one "I'm here... to kick ass and chew gum... and I'm... all out of gum" (pause aggiunte da me), ora mi sento un po' Snake / Big Boss di Ground Zeroes, mi sto facendo crescere i capelli, spesso ho la barba incolta (quella piena me la riservo per i 40) attraverso la pioggia battente se necessario, combatto guerre folli (esprimendo il mio massimo potenziale passivo-aggressivo... roba da record personale...), ogni tanto mi faccio venire in mente la canzoncina tema... quando così ispirato potrai pure perdere ma non sarà lo sconforto ad abbatterti...

mmm

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