L'equivoco

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Messaggio  massimo Mar Gen 13, 2009 9:39 am

Gli antidepressivi sono utili, necessari ed in certi casi indispensabili e non bisogna demonizzarli. Ma, secondo me, non sono la soluzione ed è sbagliato delegare la risoluzione di tutti i nostri problemi.; sono come gli antipiretici che abbassano la febbre (il sintomo) ma non curano la malattia. La mia esperienza mi dice che quando sono depresso vorrei reagire e risolvere in fretta tutti i miei conti in sospeso con la vita; quando l'allarme è rientrato (guarigione) allora siccome il sintomo è passato e sto bene, mi illudo di aver risolto tutti i miei problemi e me la riprendo comoda e continuo fatalmente a ripetere gli stessi errori e gli stessi schemi mentali che poi sono quelli che mi allontanano dai nodi della mia vita. Diciamo che ho la memoria corta; una volta passata la bufera, tendo a rimuovere drasticamente tutta la mia sofferenza passata ed a continuare come se niente fosse stato.
Penso che, invece, quando si è nel pieno della depressione non è il momento di affrontare i grossi temi della nostra vita ma bisogna guarire e ricominciare piano piano a rimetterci in carreggiata; al contrario quando si sta meglio (grazie anche agli antidepressivi) non bisogna sprecare il benessere raggiunto ma utilizzare queste fresche energie ritrovate per cercare di raddrizzare la nostra esistenza secondo quanto abbiamo elaborato e sofferto. Questa, però, è una scelta tra il continuare ad essere infantili o decidere, anche se con dolore, di crescere.

massimo

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Messaggio  Viola Mar Gen 13, 2009 2:47 pm

Gli antidepressivi, curano. Poi, bisogna scegliere se rimanere infantili e crescere....Si, credo che gli antidepressivi, non possono sostituire la psicoterapia, percorso col quale vai a vedere il perchè uno vuole rimanere infantile e non crescere. Tranquillo massimo, hai appena iniziato ad andare in analisi....continua è un buon percorso. Buon proseguimento.....
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Messaggio  massimo Mar Gen 13, 2009 4:15 pm

cara Viola

Io nella psicoanalisi ci credo e la sto facendo con entusiasmo ma anche con una punta, però, di scetticismo, anche perchè bisogna stare attenti con chi si capita. Comunque sto avendo dei risultati, almeno ho smesso di lamentarmi ed ho iniziato il viaggio all'interno della mia memoria.
Io credo, però, anche nelle lezioni della vita e nelle batoste che fatalmente prendi quando hai un atteggiamento remissivo,non assertivo, come se non dovessi morire mai o come se tutto quello che succede non ti debba riguardare mai, mentre gli altri lottano con i denti e con le unghie per farsi spazio. Alla fine bisognerebbe sforzarsi di non chiudersi in casa e di mettersi in gioco, di fare comunque delle esperienze anche se non ci si sente predisposti.
Alla fine si ritorna al dilemma di amleto: o vivere con tutto ciò che questo si porta dietro (gioia, dolore, ansia, paura di morire) o far finta di vivere pensando di poterla fare franca senza mai prendere posizione e lasciare che altri prendano le decisioni per te. E' il classico caso in cui ti accorgi che, alla fine della vita, di fatto non sei mai vissuto. In questo senso, non prendermi per matto, la depressione può avere un significato fondamentale nella vita di una persona, un punto di svolta, ma bisogna saperlo coglierlo ed io spero di riuscirci.
Grazie per l'interesse che mostri per i miei interventi e spero di avere nuove opportunità di scambiare opinioni con te. Siccome sei stata la prima a darmi il benvenuto in questo forum mi sei particolarmente cara.

massimo

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Messaggio  Viola Mar Gen 13, 2009 9:45 pm

Grazie massimo! Mi fai sentire come la tua Cocca Very Happy ...Penso fermamente anzi ne sono certa che la depressione sia una opportunità che va colta. Penso in oltre che noi siamo predisposti sin dalla nascita alla gioia. Poi si cresce (?) , e inevitabile arriva anche la paura di morire, l'ansia ecc.ecc. tratti questi che nascono per salvarci...riflessi di un cervello rettiliano ecc.ecc. Ma visto che comunque si cresce(?) insomma si va avanti, tra Noi e la gioia, si intromettono tutta una serie di "raccolti" .Dipende da cosa abbiamo raccolto durante il percorso di vita. Siamo tutti uguali, stragonfi di sola gioia....poi arriva la famiglia, l'ambiente, la società e l'interazione con questi fattori ci fa crescere...o non ci fa crescere o ci fa crescere non sani. Come avrai già potuto sperimentare durante le sedute di analisi, quanto materiale che io di solito definisco "merda" ti prego di non ridere perchè così è, ci si attacca addosso e che non ci riguarda. Non siamo noi....E inizia un bel viaggio quello della scoperta di noi stessi...della nostra predisposizione...la gioia, finalmente. La sto aspettando, ne sento l'odore Very Happy
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Messaggio  anthea Gio Gen 29, 2009 8:37 am

Caro Massimo,
scrivo anch'io anche se un po' in ritardo per una riflessione su una delle tue asserzioni che mi ha toccato tanto e cioè l'atteggiamento passivo del lasciarsi scivolare e quello un po' utopistico del credersi inattacabile dai problemi comuni della vita, dal non essere completamente calati nella realtà.
Effettivamente la mia infanzia eccessivamente protetta causata da una madre amorosa ma apprensiva e da un fisico gracilino, mi hanno fatto saltare l'adolescenza.
Mi sentivo più grande dei miei compagni e certe cotte, gli infantilismi ecc. mi sembravano solamente sciocchezze da bambini un po' cresciuti. Ahimè, quanto ero lontana dal vero!
Appena ho trovato l'amore, sono rimasta incinta a 18 anni e la mia psiche immaginifica ed infantile non ha retto al colpo. Ho rifiutato la realtà. Mi sembrava che tutto fosse un brutto sogno e che potessi da un giorno all'altro risvegliarmi come se tutto non fosse successo.
Quando invece la mia vita "perfetta" è crollata, sono crollata anch'io. Da lì un grande percorso che mi ha fatto riemergere ma che non ha risolto i miei problemi mentali.
Infatti ogni volta che la mia vita subisce una "stoccata" difficile da digerire, io ci ricasco.
Da qui l'accostarmi alla psicoterapia e la voglia infinita di capire i miei errori mentali e correggerli.
Spero tanto di farcela!
Fortunatamente ho una bellissima famiglia che mi supporta e che mi ama.

Chiudo dicendo che questo forum è veramente pieno di belle persone e che mi piacerebbe conoscervi tutti. Anche se dicono che chi è depresso deve stare con chi non lo è, solamente chi lo è stato capisce sino in fondo e può dare spunti di riflessione veri e utili.
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Messaggio  Pavely Sab Gen 31, 2009 10:52 pm

(Vorrei dire a Massimo che a scritto parole verissime).
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