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Messaggio  sara olivetti Dom Set 07, 2014 11:47 am

Poiché sono una persona "abbastanza" solare, nessuno mi crede quando dico di essere depressa.
Pensano stia scherzando o non mi prendono sul serio.
Questa cosa mi ferisce molto, mi sento incompresa soprattutto dalle persone che dicono di conoscermi meglio, proprio da loro mi sarei aspettata un comportamento differente.
Non si accorgono della mia sofferenza.
A volte é stupido pensare che perché una persona sorride e scherza é in realtà felice  e senza problemi.
A volte rido davvero per non piangere.
Non dico più a nessuno davvero come mi sento perché le uniche risposte che mi sono sentita dare sono le seguenti:
"Ma si vedrai che sarà un periodo cosi"
"MA smettilaaaa!"
"Ma cosa dici!!??"
Ormai non ha più senso spiegare a chi non può capire.
Tra i miei amici pensavo ci fossero persone che potevano davvero capirmi e quando ho scoperto che cosi non era, allora ho capito che io ho un "problema"... sono io quella sbagliata che soffre apparentemente per "niente".
Ho bisogno di parlare con qualcuno che si sente come me ed é per questo che mi sono iscritta a questo forum.
Ho capito che é inutile parlare di certi argomenti a chi non si é mai ritrovato in una certa situazione.
Non voglio apparire agli occhi degli altri come una persona che si lamenta della vita o che é ingrata.
Solo perché c'è gente che sta peggio di noi nel mondo non vuol dire che si debba essere felici della propria vita a prescindere.
Io sto male.


Ultima modifica di sara olivetti il Dom Set 07, 2014 3:55 pm - modificato 1 volta.

sara olivetti

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Messaggio  idontknow Dom Set 07, 2014 12:56 pm

ciao, io spesso arrivo anche a ridere per finta, che è tristissimo.
come mai stai male? sfogati pure

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Messaggio  sara olivetti Dom Set 07, 2014 4:00 pm

Ciao!
sto male perché non riesco a farmi una ragione della mia vita
mi spiego:
sono stata davvero felice solo per un breve periodo, brevissimo quasi direi.
In quel periodo potevo essere davvero me stessa e questa cosa mi ha fatto sentire viva e piena di aspettative.
Sapevo che questo momento sarebbe finito, perché aveva una "data di scadenza" e nel momento stesso in cui é finita il tracollo emotivo é cominciato.
Sono sempre stata male ma da li non ce l'ho più fatta.
Ora passo le giornate a ripercorrere mentalmente quei momenti nel tentativo di cercare conforto in quei pensieri felici.
Ho paura che i dettagli vadano via via affievolendosi col tempo.
Ho iniziato anche a pensare che sia tutto frutto delle mia mente quella "felicità" passata, non so più cosa pensare.
Ci tengo a sottolineare che non sto parlando di una storia d'amore, perché cosi potrebbe sembrare.

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Messaggio  idontknow Dom Set 07, 2014 4:34 pm

dici che "potevi essere te stessa" ed eri felice per questo. com eri? definisci questo essere te stessa.

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Messaggio  sara olivetti Dom Set 07, 2014 4:54 pm

ero in un ambiente dove potevo davvero fare e dire ciò che volevo.
nessuno mi conoscevae e questo mi ha permesso di presentari cosi come sono davvero, senza la necessità di mentire su me stessa e con la possibilità di poter scegliere davvero cosa mi andava di fare.
un ambiente senza giudizi e senza ansie inutili, dove ci si può esprimere e a nessuno importa se sei diverso.
un posto che ti rende felice già da quando apri gli occhi la mattina.
ora vivo una vita di menzogne.
ogni volte che cerco di far capire che questa vita (che vivo ora) non è la mia vengo attaccata dicendo che non ci si può lamentare se si ha un lavoro e via dicendo.
io non sono felice, mi sento sola, niente mi da gioia vera.
ogni giorno quando mi alzo mi chiedo per quanto dovrò ancora andare avanti a condurre una vita cosi insensata

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Messaggio  idontknow Lun Set 08, 2014 12:15 am

Si ma io ti sto chiedendo come sei realmente. Qual e la parte che ora nascondi,e che prima tis.entivi libera di esprimere.di che opinioni parli? qual e la vera te? Cosa pensa?

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Messaggio  sara olivetti Lun Set 08, 2014 9:33 pm

la vera me fa e dice tutto quello che pensa e tutto quello che le va di fare.
attualmente la "finta me" dice cose che non pensa, mente per metà del tempo e più, non fa assolutamente quello che vuole.
"prima" mi sentivo libera di fare quello che volevo, giusto o sbagliato che fosse, ne ero consapevole ma non ero obbligata a comportarmi in un certo modo se non mi andava.
non intendo fare cose vietate dalla legge, parlo comunemente di uscire, vedere gente che mi va di vedere e non che mi é imposta, non dover fingere di trovarmi bene per forza con certe persone o sentirmi obbligata a pensarla come gli altri.

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Messaggio  idontknow Mar Set 09, 2014 11:04 am

ancora resti vaga! se ad esempio tu mi rispondessi 'mi piace il giallo ma sono costretta a dire che mi piace il blu per integrarmi' potrei capirti! ma non mi parli di cosa ti piace e cos è che nascondi, continui solo a dirmi che non sei te stessa, per questo insisto tanto! ad ogni modo viviamo la stessa situazione, a volte penso 'ma perchè cazzo non posso semplicemente dire che non mi piace stare con le persone e devo fare la hippie del cazzo che "conoscere gente nuova è stupendooo"' lo penso, sai? penso davvero lo sia. ci sono cosi tanti punti di vista e storie da farsi raccontare che sarebbe un peccato non conoscerne quanti piu possibile. ma se il prezzo da pagare è avere un attacco di panico dopo, quella non è la strada che fa per me. che devo farci. per un periodo se qualcuno mi si avvicinava arrivavo a dirgli 'oh te ne vai? sono sociopatica' credimi. e poi la gente ha iniziato a pensare fossi strana.

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Messaggio  sara olivetti Mer Set 10, 2014 7:48 pm

fingo di odiare cose che amo, fingo per esempio di non amare gli alcolici perché "non sta bene una ragazza che beve"
vorrei solo vestirmi come voglio io e quindi con vestiti fuori un po' dalla norma, invece devo mettermi sempre i soliti cazzo di jeans e maglietta.
fingo di divertirmi con gente che in realtà mi sta antipatica o reputo deprimente a mio avviso.

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Messaggio  idontknow Mer Set 10, 2014 8:10 pm

non c è qualcuno di un pò piu alternativo dalle tue parti?

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Messaggio  sara olivetti Mer Set 10, 2014 10:43 pm

qui sono tutti fatti con lo stampino, per non parlare delle persone del lavoro...
li odio tutti dal primo all'ultimo, sono solo un gruppo di ipocriti che si credono chissà chi. Mi fanno solo pena.
A volte penso che siano davvero dei poveracci e provino gusto a farsi grossi al lavoro perchè sanno che è l'unico ambito in cui "hanno la forza", fuori di li sarebbero carne da macello.
Gente senza spina dorsale, con dei principi discutibili che passa le giornate a sparlare dietro alle persone, a volte si sparlano anche dietro a vicenda ridicoli...
odio andare a lavorare li e odio quel lavoro.
mi alzo ogni mattina con l'ansia e aspetto con ansia il fine settimana.
una volta arrivato il fine settimana mi sento ancora peggio perché non ho niente che mi tenga la mente occupata e li inizio a stare davvero male...

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Messaggio  lorenzobg75 Mer Set 10, 2014 11:17 pm

ciao sara,posso sapere che sintomi hai quando ti definisci depressa??
...e per curiosità,che lavoro fai e che abbigliamento alternativo ti piace?Smile
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Messaggio  Stef Gio Set 11, 2014 12:53 am

Ciao cara, una sola cosa: tu hai ragione.
In questa società depressiva, ipocrita basata unicamente sulle apparenze e competitiva, non c'è spazio per la tua umanità. La sensibilità che hai (e che traspare dalle tue parole) fa tremare le persone false, hanno quindi un'istintiva paura, una reazione di difesa, crollano le loro certezze e tu devi essere neutralizzata, emarginata, derisa o sminuita. In poche parole devi scomparire. Deve rimanere solo la Sara simpatica, la seconda Sara, la pseudosara, sennò fai paura. Il tuo vero io. Chi può vedere il tuo vero io? Quella gente là? Con chi puoi parlare veramente, con quella gente là? Chi è che si dovrebbe sparare (simbolicamente)? Io non so chi dovrebbe andare a farsi benedire, certo non tu.
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Messaggio  idontknow Gio Set 11, 2014 1:20 am

Si scade in generalizzazioni di basso livello che non fanno altro che renderci non dissimili da loro. Io sono stata anche con gli "alternativi" i comunistelli al cazzp,io le tipologie di gruppi le ho.girate tutte. ma ti assicuro che puoi trovare del buono in una persona fatta apparentemente con lo stampino cosi come puoi trovare del lercio in chi si veste in maniera un po piu orignale.deyto questo,la mia psicologa mi ha detto (perche questo tema dell adattarsi a chi si ha di fronte ha riguardato anche me) mi ha fatto presente che e convenzione sociale ottima qurlla di sapersi adattare e quindi evitare l argomentp omosessualita con un omofobo,per farti un esempio molto blando,perche tanto l omofobo anche se stao a parlargli fino a dppodomani ha un tipo di mentalita diversa,quindi si cerca di intrattwnwre.conversazooni su punti in comune o si parla del piu e del meno.adattarsi pero non deve voler dire annientare la propria soggettivita.io la sto.ritrovando,parti persino da una maglietta. Mettila perche piace a.te e non pensare agli altri.e un esercizio che passo passo ti aiutera a recuperarla pur comportandoti adeguatamente a chi hai di fronte

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Messaggio  Chiaradb Ven Set 12, 2014 6:31 pm

Ciao Sara...ti capisco, anch'io, mi sento come te. Rimango colpita quando scrivi di quel periodo in cui eri felice, e che tu non ne parla apertamente...Di cosa si trattava? di viaggi? volontariato? abitavi lontano dai tuoi? eri in una comunità tipo "ecovillaggio"? relazione d'amore?.....Vorrei capire. Ma voi sapete che la società così com'è adesso, è programmata per renderci tutti depressi e vuoti? Io non sono una che si fa le storie, complotti ecc..diciamo che ho una mente abbastanza aperta a comprendere cose che solitamente nessuno ci dice. Ho capito anche che il lavoro è la prima rovina dell'essere umano. Io che sono stata sempre una che non ha mai pensato al posto fisso per darmi la possibilità di girare il mondo, da avventuriera, e con pochi soldi, ho deciso che anche quel lavoro stagionale di 6 mesi l'anno, mi faceva stare male. Ed ho colto l'occasione (complice ovviamente questa crisi economica..) per non cercarlo piu'. Ora dipendo dai miei. Ho 32 anni. Io che a 17 anni ho iniziato la prima convivenza. Sono una che pensa molto, troppo, ho sempre cercato di stare bene, di leggere, di informarmi. Lo yoga mi ha aiutato e mi aiuta molto. Introversa e un po' paurosa. INTROVERSIONE. Un'altro argomento interessante e che ti puo' aiutare. Prova, se hai tempo, a leggere 2 libri di LUIGI ANEPETA.(Le talpe riflessive; Timido, docile, ardente..), dai un'occhiata anche al suo sito. A me ha aperto un mondo. Magari fa al caso tuo. Ovviamente non da una soluzione pratica, ma aiuta a capirsi. Non pensare: "Io introversa?" perchè al mondo milioni di individui amano classificarsi estroversi, ma non pensano mai che forse potrebbero non esserlo. Potresti ritrovarti nelle parole che Anepeta scrive. Concentrati su cosa ti piacerebbe fare, io mi sono messa a cucire, ho visto che mi piace molto e sto cercando di vendere in internet le mie creazioni, senza successo ovviamente...Mi piace fumare qualche canna al giorno, perchè mi rilassa, ed ho chiesto ai miei genitori di cercare di capirmi, e di non costringermi a nascondermi da loro per farlo. Fortunatamente mi hanno capito. Non è che vado fuori di testa quando fumo, cerca di capire.Trovo che mi sia d'aiuto per il mio nervosismo e per l'appetito, perchè non riesco a metter su peso (43 kg alta 1.60), mi avevano anche diagnosticato il morbo di Chron ma che non ho mai avuto. Dovevo prendere 6 pastiglie al dì...poi alla fine m'han detto che in relatà non l'avevo mai avuto.... Conclusione: il mondo non gira più come dovrebbe. La gente è triste, malata; stiamo distruggendo questo pianeta consapevolmente per cosa? Non avrebbe piu' senso lavorare meno, e vivere di piu'? Avremmo più tempo per imparare tante cose: ad amare, a respirare, a mangiare, a rispettare, a scoprire le nostre vere potenzialità personali invece di inserirci in scuole dove ognuno è uguale all'altro. Impare a Vivere. Io ho deciso che voglio uscire da questo sistema. Aldilà del cucito che mi piace, ma che oramai di sicuro non mi darà di che vivere, voglio vivere in maniera coerente con i miei pensieri. Altrimenti muoio. Voglio circondarmi di natura, coltivare quello che mangio, sudare duro ma vivere una vita degna di questo nome. Sto cercando comunità, ecovillaggi o simili.Voglio riuscire a vivere senza il dio denaro.Prima però, voglio finire di cucire tutta la stoffa che ho comprato nel mio ultimo viaggio in India. Un patto tra me e me. E poi devo convincere il mio ragazzo che amo molto e che vive con i suoi genitori a 300km da me. se non mi seguirà cercherò di farmene una ragione...che senso ha stare insieme, se si vogliono percorerre strade diverse? Mi sono accorta poi, che anch'io me la prendo con la gente, ma che fa male solo a me stessa. Prova a compatirla, la gente. Abbi pietà di loro e della loro ignoranza. Cerca di sentirti superiore, e di far capire loro, se trovi l'occasione, che la vita che loro stanno facendo è sprecata e che mancano di consapevolezza. Ecco, per ora questi sono i miei pensieri, e mi andava di condividerli.. Smile  A presto spero

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Messaggio  idontknow Ven Set 12, 2014 7:14 pm

io credo che si tratti di questione di prospettive. c è un mio amico per cui la realizzazione professionale coincide con la felicità. è il suo obiettivo di una vita. come per altri può esserlo l avere dei figli, come per altri il viaggiare. ma quanto è facile pensare 'e ma il lavoro ci rende infelici, siamo in catene, fuck the society!' non è cosi che va. russeau diceva che il lavoro nobilitava l uomo. marx che era abbrutito senza di esso, al pari di una bestia. è sempre questione di prospettive. di concreto però sai cosa c è? che sicuramente a molti piacerebbe viaggiare e grattarsela dalla mattina alla sera a spalle dei propri genitori ma è ora di crescere e capire che la vita è fatta di piaceri si, ma anche di doveri. bisogna far conciliare le due cose e non circoscriversi in accezione egoistica pensando 'ommioddio ma se la mia vita non è into the wild sarò infelice per sempre,sarò devastata' senza pensare che stiamo pesando sui nostri genitori o su altre persone che amiamo, probabilmente. anche a me l idea di lavorare essendo sociofobica terrorizza. mi fa stare proprio male. ma lo devo fare, è uno dei miei doveri. l unica cosa che posso fare è cercare di bilanciare ad essi i piaceri e piangermi un pò meno addosso e smetterla di fare i capricci.io la vedo cosi Smile

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Messaggio  sara olivetti Ven Set 12, 2014 10:06 pm

chiara grazie mille per le tue parole e per ave aver voluto condividere la tua storia con me...se ne avro' l'occasione leggero' i libri da te suggeriti Smile

purtroppo questa vita é strana, troppo strana ma lo sono ancora di piu' le persone che ci circondano, a volte mi sembrano fenomeni da baraccone...

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Messaggio  Chiaradb Ven Set 12, 2014 11:15 pm

Riferito alla risposta di Idontknow: (Non riesco citare il suo messaggio). Trovo sbagliato puntare ad essere felici concentrandosi su una sola cosa tipo lavoro, figli, amori ecc...perchè prima o poi o non ci saranno piu' o ci si ritroverà ad essere troppo possessivi e fissati sull"oggetto del nostro "desiderio".bisognerebbe cercare di trovare un equilibrio tra piu cose. Certo poi ognuno ha i suoi gusti. Ok Marx diceva anche: "il lavoro resta esterno all'operaio, non appartiene al suo essere, e l'operaio quindi non si afferma nel suo lavoro, bensì si nega, non si sente appagato, ma infelice, non svolge alcuna libera energia fisica e spirituale, ma mortifica il suo corpo e rovina il suo spirito... Il suo lavoro non è volontario, ma forzato, è lavoro costrittivo. Il lavoro non è quindi la soddisfazione di un bisogno, ma è solo un mezzo per soddisfare dei bisogni esterni ad esso."...e allora qui la discussione tra me e te non finirebbe più. Anzi sono proprio questi "legami" con il passato, questi confronti, che ci fanno continuare a commettere errori. E comunque quello che vorrei riuscire a fare è proprio "aver bisogno di meno cose possibili" e vivere cercando di rispettare la natura. Qui non si tratta di into the wild o frikketoni vari, è la verità, stiamo distruggendo tutto. cosa darai ai tuoi figli o di chiunque, da mangiare, ormoni? aria a pagamento? ecc.ma forse queste cose la gente non le capisce ancora.. Dunque visto che in italia, come in tutto il mondo,(ma l'italia è speciale in questo), la gente di questi tempi non usa più ribellarsi per qualcosa che trova sbagliato, anzi non trova di meglio da fare che "fare i capricci", accettare le condizioni di lavoro troppo dure, e che non danno loro il tempo libero per capire chi sono in realtà, e nonostante tutto cerca pure di trovare qualcosa da fare nel tempo libero, o peggio incantarsi alla tv, quasi in "trance". pero' poi s'ammalano e vanno pure un po' fuori di testa....scusa ma....alla faccia di into the wild..... Se tanti si fossero opposti alle condizioni lavorative disumane, come in molti han fatto, le cose forse sarebbero cambiate. Ma siccome al posto di chi si oppone, hanno trovato una mandria di...pronti a dar tutto pur di lavorare....le cose sono rimaste uguali. e sempre peggio. (tu dirai, certo ma non tutti possono farsi mantenere dai genitori. certo io ti dico: pensaci bene prima di fare un mutuo, di comprarti un'auto nuova di zecca, la borsetta e le scarpe di chennesò, e di fare 3 figli perchè li "VUOI" e le famiglie numerose sono allegre, e di prenotare un bel viaggio tutto organizzato che cosi non ti stressi almeno in ferie, spendendo 4 volte in piu' del normale e vedrai quanti soldi che ne escono) chi lavora, lavora troppo ed è alquanto stressato, una grande % di quelli che non lavora, è sulla strada della depressione o cerca di tenersi occupato con cose inutili tipo tv e internet usato male, che non fanno altro che confusionarlo ancora di piu'. Ci sarebbe la possibilità di equilibrare il tutto, lavorare tutti, e un po' meno. (vedi le teorie di Silvano Agosti, SE TI INTERESSA). Ma la gente IGNORA e preferisce SUBIRE. Ho sempre viaggiato senza chiedere soldi a miei, perchè il lavoro l'ho sempre trovato. E ho sempre risparmiato più viaggiando che non restando qui in Italia.Ovviamente non ho cazzeggiato, ho imparato MOLTO e capito piu' di universita da 3000 euro l'anno o chennesò. per non parlare di quanta umanità che ho trovato nel mondo...ma lasciamo stare, queste sono prospettive....Di soldi ne ho ancora un po' e se non fossi cresciuta sarei già partita da un tot. ora il lavoro semplicemente non c'è più. stop. così non si puo' andare avanti. e io neanche ovviamente. sto solo approfittando dell'"occasione" per capire cosa mi fa stare bene realmente per poi poterlo praticare al meglio. Ed ho capito che CAMBIARE stile di vita è la soluzione, al costo di non viaggiare piu', anche perchè nel resto del mondo sta diventando come qui. Di fare delle rinunce MATERIALI, lavorare meno e vivere meglio. So che è un grosso cambiamento, ma tutti dovrebbero iniziare. Sono consapevole di non essere un peso ai miei genitori, anzi, un aiuto. per una serie di circostanze che non sto a spiegarti, probabilmente perderei solo tempo. Ma io sono sempre stata autonoma, ti dicevo APPUNTO. ed anche se i miei genitori sono "finalmente" felici di avermi a casa, io non lo trovo giusto per me e per loro. SI, CAMBIARE, TOGLIERE IL SUPERFLUO, COMPRESE PAROLE E PENSIERI. TORNARE AD ESSERE TUTTI PIU UMANI. PER ME QUESTA SAREBBE LA SOLUZIONE PER STARE TUTTI BENE O MEGLIO. CI VUOLE UN GRANDE LAVORO MA BISOGNA INIZIARE. Anch'io ho pensato tante volte, che forse si trattava di capricci. Ma visto che mi sono data il tempo di ragionare, ho capito che non è vero. Io non faccio i capricci. Sono gli altri che li fanno. CAMBIARE E TOGLIERE IL SUPERFLUO RESTA PER ME LA SOLUZIONE.

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Messaggio  Chiaradb Ven Set 12, 2014 11:17 pm

sara olivetti ha scritto:chiara grazie mille per le tue parole e per ave aver voluto condividere la tua storia con me...se ne avro' l'occasione leggero' i libri da te suggeriti Smile

purtroppo questa vita é strana, troppo strana ma lo sono ancora di piu' le persone che ci circondano, a volte mi sembrano fenomeni da baraccone...
E' stato un piacere! Scrivere e condividere pensieri penso faccia bene!

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Messaggio  idontknow Ven Set 12, 2014 11:33 pm

chiara credo tu ti stia confondendo su marx, le frasi da te citate si riferiscono al concetto di alienazione, nella mia frase 'l uomo è abbrutito senza lavoro' per lavoro si intende quello che vede l uomo legato al suo operato, non alienato da esso. comunque ripeto, la tua è un ottica che mi piacerebbe avere, non la giudico nè disprezzo ti sia chiaro, semplicemente la vedo un pò troppo utopistica. e ribadisco, si tratta di prospettive e punti di vista, ognuno raggiunge la serenità/felicità o comunque l essere appagato in modi diversi, è una cosa soggettivissima.

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Messaggio  Testapazza Sab Set 13, 2014 11:16 am

sara olivetti ha scritto:Poiché sono una persona "abbastanza" solare, nessuno mi crede quando dico di essere depressa.
Pensano stia scherzando o non mi prendono sul serio.
Questa cosa mi ferisce molto, mi sento incompresa soprattutto dalle persone che dicono di conoscermi meglio, proprio da loro mi sarei aspettata un comportamento differente.
Non si accorgono della mia sofferenza.
A volte é stupido pensare che perché una persona sorride e scherza é in realtà felice  e senza problemi.
A volte rido davvero per non piangere.
Non dico più a nessuno davvero come mi sento perché le uniche risposte che mi sono sentita dare sono le seguenti:
"Ma si vedrai che sarà un periodo cosi"
"MA smettilaaaa!"
"Ma cosa dici!!??"
Ormai non ha più senso spiegare a chi non può capire.
Tra i miei amici pensavo ci fossero persone che potevano davvero capirmi e quando ho scoperto che cosi non era, allora ho capito che io ho un "problema"... sono io quella sbagliata che soffre apparentemente per "niente".
Ho bisogno di parlare con qualcuno che si sente come me ed é per questo che mi sono iscritta a questo forum.
Ho capito che é inutile parlare di certi argomenti a chi non si é mai ritrovato in una certa situazione.
Non voglio apparire agli occhi degli altri come una persona che si lamenta della vita o che é ingrata.
Solo perché c'è gente che sta peggio di noi nel mondo non vuol dire che si debba essere felici della propria vita a prescindere.
Io sto male.
E invece di ti sbagli. Esiste una soglia limite oltre la quale è pure ingratitudine lamentarsi. Questo è un forum di depressione, mi sono iscritto da nemmeno venti minuti e non ho ancora trovato una persona veramente degna di stare in questo posto, apparte me. Siete tutti donne giovani frustrate. Pensavo di trovare persone sole, isolate, depresse, che non escono da anni, persone con veri problemi e invece molte di voi hanno amici e fidanzati.

Testapazza

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Messaggio  mmm Sab Set 13, 2014 11:25 am

Testapazza ha scritto:E invece di ti sbagli. Esiste una soglia limite oltre la quale è pure ingratitudine lamentarsi. Questo è un forum di depressione, mi sono iscritto da nemmeno venti minuti e non ho ancora trovato una persona veramente degna di stare in questo posto, apparte me. Siete tutti donne giovani frustrate. Pensavo di trovare persone sole, isolate, depresse, che non escono da anni, persone con veri problemi e invece molte di voi hanno amici e fidanzati.

Non ha senso per te, maschio, confrontarti con loro, femmine, dal punto di vista relazionale, le dinamiche sono molto differenti. Tra i maschi attivi su questo forum mi pare che siano più i single.

mmm

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Messaggio  Testapazza Sab Set 13, 2014 11:29 am

mmm ha scritto:
Testapazza ha scritto:E invece di ti sbagli. Esiste una soglia limite oltre la quale è pure ingratitudine lamentarsi. Questo è un forum di depressione, mi sono iscritto da nemmeno venti minuti e non ho ancora trovato una persona veramente degna di stare in questo posto, apparte me. Siete tutti donne giovani frustrate. Pensavo di trovare persone sole, isolate, depresse, che non escono da anni, persone con veri problemi e invece molte di voi hanno amici e fidanzati.

Non ha senso per te, maschio, confrontarti con loro, femmine, dal punto di vista relazionale, le dinamiche sono molto differenti. Tra i maschi attivi su questo forum mi pare che siano più i single.
Si, in effetti, il figocentrismo sentimentale è il Talmud in Italia.

Testapazza

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Messaggio  merla Sab Set 13, 2014 11:33 am

Testapazza, il fatto innanzitutto è che questo forum è aperto a tutti e non esiste una soglia di malessere al di sopra non si è degni di scrivere o meno su un forum.
È invece un requisito imprescindibile il rispetto degli altri e delle loro vicende, a prescindere dal fatto se la sofferenza degli altri sia tanta, poca, trascurabile o persino in certi casi una condizione invidiabile rispetto alla propria.

Nello scrivere qui e nel rapportarti con gli altri, gioco forza, tu accetti questo requisito del rispetto, quindi adeguati, per favore, perché lo scambio con gli utenti (e in generale con qualsiasi persona tu incontri) può avvenire solo con la premessa del rispetto. Altrimenti ti areneresti in un'inutile gara a chi sta peggio, e anche una volta che dovessi vincerla, ne avresti tratto molto poco.

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Messaggio  Testapazza Sab Set 13, 2014 11:42 am

merla ha scritto:Testapazza, il fatto innanzitutto è che questo forum è aperto a tutti e non esiste una soglia di malessere al di sopra non si è degni di scrivere o meno su un forum.
È invece un requisito imprescindibile il rispetto degli altri e delle loro vicende, a prescindere dal fatto se la sofferenza degli altri sia tanta, poca, trascurabile o persino in certi casi una condizione invidiabile rispetto alla propria.

Nello scrivere qui e nel rapportarti con gli altri, gioco forza, tu accetti questo requisito del rispetto, quindi adeguati, per favore, perché lo scambio con gli utenti (e in generale con qualsiasi persona tu incontri) può avvenire solo con la premessa del rispetto. Altrimenti ti areneresti in un'inutile gara a chi sta peggio, e anche una volta che dovessi vincerla, ne avresti tratto molto poco.

merla
Scusa, adesso non vorrei dire, ma prima ho letto di una che si lamentava e diceva di odiare le persone perchè una sua amica ipocrita gioca a Candy Crush e poi considera sfigati i giocatori di videgiochi. Ora, questo è seriamente una tematica adatta a un Forum come questo? Ma poi quanti anni ha quella persona? Non può avere più di quindici anni. E invece secondo me ne ha oltre venti. A me sembra paradossale. Se ci dev'essere rispetto, allora rispettiamo anche il Forum ed evitiamo di far sentire in imbarazzo persone con problemi ben più gravi.

Testapazza

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