informazione sul rapporto psichiatra-familiari

Salve, sono un ragazzo di 20 anni che ha appena iniziato a frequentare delle sedute psichiatriche. Volevo approfittare delle esperienze degli utenti di questo forum per capire alcune cose in più del rapporto dello psichiatra con il paziente, e con i familiari dello stesso.
Mi chiedevo se lo psichiatra mantenesse o meno un "segreto" professionale riguardo la terapia con il paziente e in che misura debba comunicare con i familiari del paziente gli sviluppi ed esiti delle discussioni e terapie.

non so esprimermi riguardo il modo di gestire i rapporti con la famiglia, ma sulla seconda parte della tua richiesta:
a quanto mi risulta, a norma di legge ed anche secondo la deontologia, lo psichiatra è vincolato certamente dal segreto professionale.
esistono eccezioni motivate dalla necessità urgente di tutelare la salute del paziente o di altre persone (ma non so essere più preciso).
Ad ogni modo se fai una ricerca su internet inserendo accanto a "psichiatra" termini come "deontologia" e "segreto professionale" dovresti trovare le fonti.
spero che altri utenti abbiano informazioni più esaurienti per te. ciao

Lo psichiatra è un medico, vai li e ti prescrive una terapia. la terapia è per te, i miei genitori non sanno che ci sono stato ad esempio. quando vai gli dici i sintomi, rispondi alle sue domande, e ti dice se è il caso di andare da uno psicoterapeuta oppure iniziare con i farmaci.

Ti confermo quanto detto da cant, lo psichiatra (anche lo psicologo) è vincolato alla riservatezza nel caso di paziente maggiorenne.
Questo significa che non può neanche dire a nessuno, per esempio, se un paziente va o meno a dei colloqui con lui ecc. ecc.
L'unica eccezione è il caso in cui il paziente rappresenti un pericolo concreto per l'incolumità propria o di qualcun altro, caso in cui psichiatra/psicologo sono tenuti ad avvertire (ma credo ad avvertire direttamente le autorità o assistenti sociali o simili, non i parenti stessi).