Sono solo un perdente...

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Messaggio  occhiofelino Mer Dic 04, 2013 7:47 pm

Ciao a tutti, signori e signore di questo splendido forum.
Vorrei tanto presentarmi, ma mi scuserete se come tutti, dovrò usare questo nickname.
Inizio col dire che nutro un profondo rispetto per tutti voi, o almeno per chi ha raccontato sinceramente il proprio disagio, senza prendersi gioco della sofferenza altrui...perchè so che accettarsi non è per niente facile.
Avevo bisogno di dirvi qual è la mia condizione, perchè so che non mi risponderete con sufficienza e perchè l'ultima cosa di cui ho bisogno è la compassione di un conoscente.
La mia vita ultimamente è difficile...i rapporti con gli altri sono difficili. Nel mio ambiente di lavoro mi sopportano in pochi, questo perchè ho la dote/maledizione, di non riuscire a trattenere le parole ed i pensieri e quello che una persona dotata di buon senso non direbbe mai...beh, io la dico. Sono timido all'ennesima potenza, divento rosso per qualsiasi cosa e questo mi ha portato negli anni a costruire una corazza spessissima ed un avatar, che alla fine ha ben poco a che fare con me in condizioni normali. Divento scostante ed aggressivo e più mi accorgo di non essere calcolato, più mi chiudo in me stesso e aggiungo mattoncini al muro che costruisco tra me ed il mondo esterno, ma io sono un buono...uno di quelli che si mette sempre a disposizione quando serve un aiuto. Ho scoperto di aver toccato il fondo, quando un giorno sono risultato quasi offensivo in un commento fatto su facebook...un commento acido e un po' cattivo e tutto sommato da evitare...sono stato giustamente ignorato anche lì. Mi sono domandato il perchè di tutto questo...tutta questa rabbia da dove spunta fuori? Non voglio additare gli altri perchè capisco bene che è un comportamento da perdenti, ma anche ammettendo le mie colpe, io mi sento un perdente lo stesso. Della mia vita sono contento a metà, anche se fortunatamente ho una casa ed un lavoro...ma non sono felice e non sono sereno e la serenità, voi mi insegnate che non si compra al supermercato. Spesso mi sento solo, a volte a causa della lontananza con la mia famiglia che sta a 600km di distanza, a volte perchè la mia ragazza dopo 4 anni che stiamo insieme, non ha ancora preso una decisione...non ha sentito ancora la spinta per il grande salto. Sarà perchè io ho 34 anni e lei 25, fatto sta che io mi sento con una scarpa ed una ciabatta. Una ragazza una volta mi disse che ho un atteggiamento un po' sbruffone e da spacconcello, ma che poi si rivela appunto un atteggiamento e si intravede il vero me...ma ha anche aggiunto che non si può pretendere di essere accolti e capiti dagli altri, se noi per primi non tendiamo la mano al prossimo. Forse io mi sento talmente timido e fragile che ho paura di mostrarmi realmente e metto in mostra il peggio di me. A volte mi odio anche io per come mi comporto...so che potrei fare di meglio, ma in quei momenti la testa mi fa credere che la parte del grezzo volgare con la battuta sempre pronta, sia la cosa migliore per me. Sono stanco di avere il largo intorno...non pretendo la fila alla porta, ma vorrei far pace con me stesso e accettarmi per quello che sono realmente...il resto sarà solo una conseguenza. Questa lotta continua con me stesso mi sta facendo alienare...invecchiare. Passo periodi stranissimi e bui e spesso mi alzo di cattivo umore e sempre in cerca di qualcosa che mi faccia distrarre un attimino. Quando poi tutti i palliativi sono terminati, torno alla mia ansia, alla mia solitudine.  Ringrazio tutti coloro i quali mi risponderanno nel bene e nel male...ho bisogno di una mano.

occhiofelino

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Messaggio  mazzonrocky Gio Dic 05, 2013 6:22 pm

Occhiofelino, io sono stravecchio e mi sento simile a te, ho litigato ed affrontato a muso duro tutto il mondo, mi sono offeso ed ho offeso senza valide ragioni, e fortunatamente sono sopravvissuto, anche mentalmente, a costo di una grande solitudine, spesso anche in mezzo agli altri.
Anche se ho famiglia. Sto bene solo con i miei cani e con le mie figlie, gli unici esseri viventi che mi sembra mi conoscano bene, perché con loro sono sempre stato me stesso.
Da poco faccio psicoterapia, te la consiglio. Ti aiuta a veder le cose in altro modo, a metterti davvero in discussione.

mazzonrocky

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Messaggio  occhiofelino Gio Dic 05, 2013 8:41 pm

Ciao, ho provato a chiedere aiuto in quel senso, ma dato che non posso permettermi uno psicologo privato, mi sono affidato all'asl...beh, a parte la prescrizione medica ho dovuto pagare la visita presso una psichiatra (è di prassi), poi una volta parlato con lei ed aver avuto per risposta del tipo :" si ma...lei non ha bisogno di una psichiatra ma di uno psicologo al massimo" ed io: "beh, che non sono pazzo lo sapevo già anche io e mi sembra eccessivo pagare 50€ per sentirselo dire...io ho chiesto uno psicologo, siete voi che inventate sti giri strani", mi sono fatto dare il numero del centro con lo psicologo che copre la mia zona e sorpresa...al momento non funziona perchè non c'è uno psicologo. Sinceramente mi sono un po' sfiduciato e poi questi periodi negativi nella mia vita sono abbastanza altalenanti. Potrebbe capitare che mi ritrovo a parlare con lo psicologo in un periodo in cui sto meglio e non riesco ad esprimere al meglio il mio malessere, perchè sono più portato a vedere le cose in maniera più positiva. Probabilmente se ci fosse la possibilità di una terapia di gruppo magari, mi farebbe molto piacere parteciparvi, anche per un confronto diretto con gli altri. Anche io come te mi sento bene solo con la mia famiglia e col mio gatto...quando lo abbraccio mi sento leggero ed è come se tutto il peso dei problemi sparisse in un attimo. Fa un po' strano sentirsi al sicuro semplicemente con un gatto in braccio, ma è la verità. Oggi ho deciso di rimanere un po' solo per riflettere e per smaltire un po' di sofferenza. Non sarei neanche di buona compagnia. Grazie per aver letto e risposto al mio topic...sarebbe stato davvero molto triste se anche qui, fossi stato escluso e mal considerato.

occhiofelino

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Messaggio  mmm Ven Dic 06, 2013 12:01 am

Ciao Occhiofelino,

a momenti la vita è dura, ma se non lo fosse ci annoieremmo a morte.

Anche io sul lavoro al momento mi sento un po' solo. Comunque, far buon viso a cattivo gioco, pazientare, fin'ora ha pagato, e continuerò così, negli anni sono sopravvissuto a tanti rapporti difficili, ho dovuto lavorare a stretto contatto con gente che non apprezzavo, che ritenevo che a volte mi trattasse ingiustamente, ma poi me li sono lasciati dietro ogni volta. C'è gente che mi apprezza a cui io invece avrei tirato il collo. Continuerò a comportarmi così anche se non è facile.

Sulla tua compagna non ti so consigliare. Direi di ricominciare a guardarti attorno.

Dai direi che stai andando alla grande, preoccupati meno della tua immagine (sia quella che proietti verso gli altri che quella che proietti verso te stesso), e continua così Wink

Cioè anche il dover per forza dire quello che pensi, non perché hai voglia di dirlo, ma perché ti senti in obbligo verso te stesso di farlo, mi sembra una limitazione alla tua espressione. A volte non vale la pena di puntualizzare, di attaccar briga, di far valere le proprie ragioni. A volte si perché se no ci si sente male. Però non vederlo come un obbligo ecco Wink

mmm

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Messaggio  merla Ven Dic 06, 2013 8:18 am

Ciao occhiofelino,

a suo tempo anche a me era successa una cosa simile all'asl (dovevo seguivo appunto una psicoterapia) perché lo psicologo che mi seguiva era stato trasferito presso un'altra asl per questioni di riorganizzazione/costi.

È ovviamente una delusione, però non farti abbattere, tutta la sanità italiana purtroppo è in grosse difficoltà.

Però appunto puoi cercare delle alternative: esistono in alcune città (qui a Torino sicuramente, perché ne parlavo con un utente del forum che li ha frequentati) organizzazioni/associazioni che forniscono supporto psicologico a costi contenuti (ad esempio, contributi volontari) in diverse forme, terapie singole o di gruppo.
Spesso in questa sede si parla anche della Fondazione Idea, che forse ha anche un centro di ascolto telefonico.

In alternativa o in aggiunta potresti cercare un gruppo di mutuo/auto aiuto: ce ne sono moltissimi e potresti trovare quello che fa più al caso tuo. A volte questo genere di gruppi sono gestiti/accompagnati da un terapeuta o da una persona di riferimento, altre volte sono totalmente autogestiti, il che assolutamente non vuol dire che non servano (:-)). Io frequento un gruppo di Codipendenti Anonimi (che sostanzialmente significa persone con problemi relazionali) e viene richiesto unicamente un contributo volontario che in pratica vuol dire 1/2 euro a incontro. Sostenibile Smile

Inoltre potresti anche rivolgerti a uno psicologo ipotizzando non tanto una psicoterapia, quanto una forma di sostegno: il sostegno psicologico è una forma di aiuto più breve e limitata a obiettivi di minor portata, non strutturale. Da un punto di vista dei costi ovviamente riduce la portata dell'investimento (per il minor numero di colloqui, ovviamente), potresti iniziare a risolvere qualcosa e sarebbe cmq un avvicinamento a un certo tipo di percorso personale di cui senti la necessità.
Molti psicoterapeuti, inoltre, a fronte delle difficoltà economiche del paziente sono disponibili a trovare un compromesso per rendere fattibile la terapia (uno sconto, incontri più rarefatti ecc. ecc.).
merla
merla

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Età : 48
Località : Torino

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Messaggio  occhiofelino Ven Dic 06, 2013 1:53 pm

Grazie ancora per le gentilissime risposte...
a MMM vorrei dire che è proprio quella sottile linea che divide l'inutilità di un commento dall'obbligo dello stesso, che è quasi invisibile per me. Spesso mi capita di non afferrare al volo quando è il caso di star zitto e far finta di niente (cosa buona e giusta). Ti faccio un piccolo e stupidissimo esempio. Tempo fa una conoscente motociclista fece un commento su facebook, su un articolo riesumato non so dove e che trattava la morte di un giovane motociclista... quando ho letto: riposa in pace fratello ecc ecc e una valanga di ipocrite e patetiche frasi, non ho resistito dal commentare : ma...hai letto che è dell'anno scorso la notizia? ...gelo totale, ha praticamente stallato  e non sapeva più come districarsi dalla figura patetica e falsa buonista che fa sempre. Vedete, sono motociclista anche io e pistaiolo, dispiace anche a me quando qualcuno muore sia se ha torto sia se ha ragione, ma non ho sopportato in quel momento che questa ragazza si è fatta bella approfittando del titolo dell'articolo (neanche letto tutto, altrimenti avrebbe letto la data scritta a caratteri cubitali), ma soprattutto della morte di quel giovane ragazzo, mancandogli secondo me di rispetto. In quell'occasione mi sono fatto odiare ed il rapporto si è praticamente interrotto da quel giorno. Io avrei bisogno di reimpostare le mie direttive...di capire meglio come si sta al mondo e la colpa è solo mia.
A MERLA vorrei dire invece, che le sue informazioni sono state molto utili e la ringrazio per questo. Se ci fosse la possibilità di farlo anche qui, non esiterei un secondo a partecipare a delle sedute di quel genere. Credo che affrontare un disagio nel completo confronto e rispetto del prossimo sia utilissimo, in quanto un punto di vista diverso dal mio, sicuramente mi aiuterebbe a vedere zone oscure del mio carattere, dando per scontato però che riesca a parlare davanti agli altri, senza prima esser diventato color magenta.
Per quanto riguarda la mia compagna...ci ho pensato molto in questi anni. All'inizio e fino a pochi mesi fa, mi battevo, mi incazzavo e mi offendevo quando vedevo che ero l'unico a proporre un progetto futuro, una vita insieme...una convivenza. Mi sono sempre domandato quale fosse il motivo del suo blocco. In tante occasioni dimostra il suo sentimento e mi fa stare relativamente tranquillo, ma poi si perde in un bicchier d'acqua. Le ho detto che quando si sentirà pronta, io sarò ancora più invecchiato e che non ho voglia di far figli in età avanzata (ho sempre pensato che vanno fatti da giovani, quando si hanno le forze e la voglia di dedicargli il tempo e le cure di cui hanno bisogno) e che quando arriverà il momento si tireranno le somme...perchè io una casa mia ed un lavoro ce li ho e come ho vissuto da solo adesso, posso farlo anche dopo senza di lei. Credo che quando in una coppia si tira troppo la corda, alla fine si spezza e una decisione bisogna per forza prenderla...nel bene e nel male.

occhiofelino

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