OSSERVATORIO

in crudele e inedita sintonia, il nuovo governo dell'italia, la sua polizia e l'arma dei carabinieri, e anche i suoi gangster, hanno rivolto le loro forze convergenti contro il nemico nazionale numero uno: gli zingari.
ieri papa benedetto XVI e un esiguo numero di militanti di sinistra hanno levato voci isolate a napoli contro l'inasprimento del sentimento nazionale nei confronti degli eterni stranieri d'europa. con scarso successo: l'appello del pontefice in favore di uno spirito di accoglienza e accettazione ha incontrato una raffica di astiosi rifiuti nei commenti inseriti sui blog dei siti di informazione.
ma ciò che rimarrà marchiato a fuoco nella memoria nazionale - come un segno di infamia, o come un falò indicante la strada da seguire, a seconda delle opinioni - sono le strutture in fiamme del campo degli zingari bruciato nel quartiere napoletano di ponticelli, mercoledì.
i residenti di quella che un tempo era una roccaforte comunista nella periferia settentrionale di napoli hanno scatenato un inferno sul campo fin da sabato, quando una donna ha accusato una zingara di essere entrata nel suo appartamento e di aver cercato di rapire la sua bambina.
le prime bombe molotov sono state lanciate sulle baracche e sugli alloggi improvvisati martedì sera, dopo di che i circa 800 abitanti hanno cominciato ad abbandonare l'area in gruppi.

mercoledì gli incendiari, dei quali si dice che appartengano alla camorra, l'equipollente napoletano della mafia, hanno definitivamente bruciato il campo, osservati da una folla di cittadini plaudenti e non ostacolati dalla polizia. quando i vigili del fuoco hanno mostrato di voler domare l'incendio, la gente del quartiere ha lanciato fischi ed insulti contro di loro. gli ultimi rom se ne sono andati sotto la protezione della polizia. solo allora i politici locali hanno speso qualche lacrima di coccodrillo: antonio bassolino, governatore della campania, ha dichiarato: "dobbiamo fermare con la massima determinazione questi episodi di violenza contro i rom." rosa russo iervolino, il sindaco di napoli, ha aggiunto: " è impensabile che chiunque possa solo immaginare che io possa giustificare rappresaglie contro i rom." ma il primo atto di pulizia etnica nella nuova italia si è consumato con poco clamore. flora martinelli, la donna che ha denunciato il supposto tentativo di rapimento della sua bambina, ha detto: " mi spiace molto per ciò che sta accadendo, non volevo si arrivasse a questo punto. ma gli zingari devono andarsene." i rom vivono in italia da sette secoli, e 70.000 di loro su 160.000 hanno la cittadinanza italiana. ammontano a meno dello 0,3 % della popolazione, una delle proporzioni più basse in europa. ma la loro povertà e la refrattarietà all'integrazione li hanno fatti percepire come più consistenti delle altre comunità. e il flusso di nuove migliaia dalla romania negli anni scorsi ha confermato l'idea di molti italiani che gli zingari e i loro accampamenti sparsi siano la fonte di tutti i loro problemi.

le forze dell'ordine hanno intrapreso la loro azione ieri. a roma, circa 50 rom senza documenti e residenti nel più grande campo zingaro sono stati arrestati nel corso di un'operazione contro l'immigrazione illegale, che ha prodotto più di 400 arresti nel territorio nazionale. nel frattempo, il governo ha annunciato che il suo nuovo diktat sulla sicurezza è quasi pronto, e sarà approvato nella prima riunione del consiglio dei ministri che si terrà a napoli, come annunciato dal sig. berlusconi, per dimostrare la sua determinazione a risolvere il cronico problema dei rifiuti della città. il decreto legge, che avrà effetto immediato, renderà l'immigrazione clandestina un atto criminale, punibile con la carcerazione fino a quattro anni. la discussione della bozza della legge, e l'annuncio che non ci saranno più amnistie, ha gettato nel panico centinaia di migliaia di immigrati illegali che lavorano senza contratto come collaboratori domestici e badanti per anziani. ora il governo sta cercando di aggiustare la legge per renderla applicabile solo ai clandestini con inclinazioni criminali, e agli zingari.